Omocisteina Alta: Una ipotesi per Fibromialgia
Testimonianza di remissione con vitamina B12

Dedicato a tutte quelle persone che rimangono incastrate in una diagnosi senza senso come la Fibromialgia.

Se ti abbandoni ai loro protocolli inconsistenti sicuramente ti troverai un armadietto pieno di Antidepressivi, Antiepilettici, Antidolorifici, Oppiacei, Miorilassanti, Ansiolitici ed una miriade di farmaci da banco per dare sollievo ad uno e più disturbi ed effetti collaterali, quali steatosi ed obesità.

Daltronde i medici di base hanno le mani legate da quando il ministero ha messo dei limiti per la prescrizione degli esami, e la fibromialgia non è contemplata. Si dovrebbero fare tutti i pacchetti esami disponibili per escludere tutte le malattie e forse trovarne almeno una fra queste che sia positiva e cominciare a curarsi davvero.

Gli antidepressivi non funzionano anzi creano ulteriori carenze di Magnesio, Co Q10 e Gruppo B e anche tanti altri danni.

Abbiamo visto tante ipotesi che scatenano questa sindrome.  Tra le carenze vitaminiche cito: Carenza di Vitamina D, Magnesio, Tiamina.

Oggi vediamo una aumentata Omocisteina che si associa alla carenza di vitamina B12 ed una testimonianza emblematica di cura.

Lo Studio:

“Aumento delle concentrazioni di omocisteina nel liquido cerebrospinale nei pazienti con fibromialgia e sindrome da stanchezza cronica”

B. Regland, M. Andersson, L. Abrahamsson, J. Bagby, L. E. Dyrehag &C. G. Gottfries

https://doi.org/10.3109/03009749709105320

Astratto

Dodici pazienti ambulatoriali, tutte donne, che soddisfacevano i criteri sia per la fibromialgia che per la sindrome da stanchezza cronica, sono state valutate su 15 elementi della scala di valutazione psicopatologica completa (CPRS-15). Questi oggetti sono stati scelti per costituire una corretta sottoscala nevrastenica. I livelli di laboratorio del sangue erano generalmente normali.

La scoperta più ovvia è stata che, in tutti i pazienti, i livelli di omocisteina (HCY) sono aumentati nel liquido cerebrospinale (CSF).

Le correlazioni tra vitamina B12 e variabili cliniche della scala CPRS in questo studio indicano che bassi valori di CSF-B12 sono di importanza clinica.

aumento dei livelli di omocisteina riscontrati nel nostro gruppo di pazienti.

Concludiamo che l’aumento dei livelli di omocisteina nel sistema nervoso centrale caratterizza i pazienti che soddisfano i criteri sia per la fibromialgia che per la sindrome da affaticamento cronico.


Testimonianza di Margit Lindstrøm

Margit soffre di carenza di vitamina B12: non pensava che una vitamina potesse significare così tanto

Da: Julie Svarrer

14 SETTEMBRE 2021 | SALUTE | CASA
Due anni dopo, la sua anca va meglio e si allena di nuovo per la mezza maratona.

Margit, madre di tre figli e vive a Brabrand vicino Aarhus, visita il medico. Fa un sacco di esami del sangue e la sottopone ad un trattamento antimicotico intensivo, che, tuttavia, non fa molto effetto:

Poi suo padre trova la risposta

Contatta di nuovo il medico, perché ora qualcosa deve accadere. Insieme concordano che lei dovrebbe comunque provare le iniezioni di vitamina B12, anche se il medico è scettico.

non conosce molto sulla carenza di B12, e quindi deve costantemente raccogliere informazioni da sola.

Scopre, per esempio, che per assorbire correttamente la B12, servono anche le altre vitamine B, e da quando inizia con queste, può riprendere subito a  correre come faceva un tempo.

Finalmente arriva un supporto molto valido:

spiega che tutti i sintomi di Margit sono probabilmente dovuti al fatto che le manca la vitamina vitale sin dalla comparsa dei primi sintomi nel 2015.
Anche se Margit lotta ancora con le gambe pesanti e un livello di energia fluttuante, oggi ha, a parole sue, una bella vita.

RDA della Vitamina B12 – Cos’è la RDA?

  • Relazione fra Depressione e carenza di Vitamina B 12
  • Complesso vitaminico B
  • Il collegamento tra Vitamina B 12 ed OSTEOPOROSI
  • Vitamina B6-piridossina
  • Betaina, magnesio, colina, vitamine in forma attivata B6, B12 e acido folico, SAMe (S-adenosil metionina disolfato tosilato), vitamina C (acido ascorbico), zinco gluconato, vitamina B3, B5, B2, B1, Biotina.

    Forme di Vitamina B12 attiva, cioè Metilcobalamina, Adenosilcobalamina, Idrossicobalamina.

    ad Alta concentrazione di forme attive 

    500 μg Adenosilcobalamina e 500 μg Metilcobalamina

    1000 μg per ogni capsula

    (Il simbolo μg è uguale a mcg ovvero microgrammi)


    Vitamina B 12 Attivata Giorgini

    • 100 ml in forma liquida, 100 dosi,
    • 1 ml al giorno in qualunque momento, direttamente in bocca o diluito in acqua. Contagocce graduato incluso nella confezione.
    • Ogni dose contiene 1000 mcg di 5-deossiadenosilcobalamina, metilcobalamina

     


    Nutrisorb B 12 – Biocare – flacone da 15 ml

    • basso dosaggio (adatto a bambini e neonati)
    • contiene 25 ug idrossicobalamina (vit B 12 attivata)

     


    Sifar Nutra B Active Trio

    Integratore Energia Fisica e Mentale

    30 Compresse Sublinguali


    L’Importanza della Vitamina B12

    Una risorsa indispensabile per il nostro benessere – Come riconoscerne le carenze e porvi rimedio in modo naturale

    Simona Vignali

    Lo sapevi che anche chi non è vegetariano o vegano può soffrire di una carenza di vitamina B12?

    La cattiva alimentazione, lo stress, le alterazioni del tratto digerente e di quello intestinale, più frequenti di quanto si creda, possono impedire o ridurre notevolmente l’assimilazione di questa vitamina, con gravi conseguenze. La carenza di vitamina B12 provoca una serie di sintomi che possono ripercuotersi sul sistema nervoso, il sistema motorio, la produzione di energia, il metabolismo, gli stati dell’umore, perfino il grado di fertilità. E può colpire a tutte le età, con danni irreversibili al feto, se presente durante la gravidanza.

    Depressione, ansia, fatica cronica, ritardo dello sviluppo, autismo, sindrome di Asperger, disturbo da deficit di attenzione, sterilità, neuropatia, gambe irrequiete, perdita di appetito. E se fosse carenza di vitamina B12? Niente paura.

    Questa condizione può essere facilmente curata, purché la diagnosi sia precoce.

    Simona Vignali, naturopata di grande esperienza, ci insegna a conoscere questa vitamina indispensabile per il nostro benessere, a riconoscerne i segni di carenza a tutte le età e a capire qual è il dosaggio corretto per ogni condizione. Spiega inoltre quale forma di integratore di B12 è più efficace e dove trovarla negli alimenti.


     




    Fibromialgia, alla ricerca di un marcatore che non c’è

    Moltissime persone a cui viene fatta la diagnosi di Fibromialgia restano purtroppo ingabbiate in una diagnosi inconcludente che non porta a nessuna cura poiché non avendo un marcatore certo che confermi la diagnosi, restano nel limbo diagnostico ed anche se stanno male non vengono riconosciute cure ed assistenza valide.

    Il marcatore della fibromialgia che tante persone aspettano come una manna dal cielo per essere identificate in una malattia e possa dare loro una qualche risposta terapeutica o almeno una sorta di riconoscimento per accedere almeno alle terapie del dolore,  non c’è e non lo troveranno mai perché Fibromialgia è tutto quello che sta in un limbo diagnostico non risolto perché non indagato.

    Se si facessero ulteriori approfondimenti ad ognuna di queste persone abbandonate dal sistema sanitario nazionale si scoprirà che la Fibromialgia non era altro che:

    • tiroidite autoimmune
    • altre malattie autoimmuni (lupus, psoriasi, ecc)
    • intossicazione da metalli pesanti, farmaci ed altro
    • infezioni virali
    • infezioni da funghi
    • sensibilità al glutine (non celiaca
    • marcata carenza ed insufficienza di vitamina D3
    • mutazioni genetiche che provocano innalzamento di Omocisteina e conseguente carenza di B12.

    E l’elenco è lungo…

    Vuoi risolvere questo problema e non rimanere incastrato/a a vita in una non-diagnosi?
    Rifiuta la diagnosi di Fibromialgia e cercane un’ altra.

    La Fibromialgia ed i suoi avvoltoi

    La Fibromialgia è un punto di partenza e non di arrivo

    Riporto a questo proposito uno studio che traduco con Google:

    Aumento delle concentrazioni di omocisteina nel liquido cerebrospinale nei pazienti con fibromialgia e sindrome da stanchezza cronica


    Cita questo articolo https://doi.org/10.3109/03009749709105320

    Astratto

    Dodici pazienti ambulatoriali, tutte donne, che soddisfacevano i criteri sia per la fibromialgia che per la sindrome da stanchezza cronica, sono state valutate su 15 elementi della scala di valutazione psicopatologica completa (CPRS-15).

    Questi oggetti sono stati scelti per costituire una corretta sottoscala nevrastenica. I livelli di laboratorio del sangue erano generalmente normali. La scoperta più ovvia è stata che, in tutti i pazienti, i livelli di omocisteina (HCY) sono aumentati nel liquido cerebrospinale (CSF).

    Concludiamo che l’aumento dei livelli di omocisteina nel sistema nervoso centrale caratterizza i pazienti che soddisfano i criteri sia per la fibromialgia che per la sindrome da affaticamento cronico.

    Questo studio è solo uno dei tanti esempi e non la sola ipotesi che mostra la fibromialgia con una causalità, ovvero qui attraverso la puntura lombare hanno testato un livello di omocisteina alta ed in seguito hanno trattato le persone con le vitamine del Gruppo B, vedendone migliorare il quadro.

    fare il semplice esame del sangue dell’Omocisteina per vedere se troppo alta ed agire di conseguenza con integrazione di vitamine del gruppo B (B12 e Folati) nella forma attiva (metilata).

    Omocisteina, che è usato per diagnosticare generalmente la mancata metilazione delle vitamine B (in genere B12 e Folati) a causa di una mutazione detta MTHFR.

    In altri casi, che potrebbero anche essere sovrapponibili fra loro, si nota una carenza di magnesio, o peggio ancora di Vitamina D.

    E sempre riferendoci alle carenze nutrizionali, anche la vitamina B1 potrebbe avere un ruolo nella Fibromialgia, ed integrandola potrebbe portare a guarire quei sintomi.


    Fibromialgia, troppe diagnosi?




    Vitamina B1
    Sollievo dalla Fibromialgia e Parkinson

    Informazioni su Tiamina (Vitamina B1)

    dal Sito di Orthomolecular Medicine

    La vitamina B1 (tiamina) supporta il sistema nervoso e l’atteggiamento mentale.

    La tiamina è essenziale per il metabolismo dei carboidrati attraverso le sue funzioni di coenzima.

    Le persone anziane assorbono la tiamina in modo meno efficiente.

    La tiamina è anche un nutriente miracoloso. Qualcuno che soffre di beriberi, a malapena in grado di sollevare la testa dal cuscino, risponderà rapidamente alla tiamina iniettata. La persona sarà in piedi nel giro di poche ore.

    La tiamina può migliorare la circolazione, aiuta la formazione del sangue e il metabolismo dei carboidrati.

    ruolo nella digestione.

    Una carenza si tradurrà in beriberi e carenze minori possono essere indicate con:

    • estrema stanchezza,
    • irritabilità,
    • costipazione,
    • edema e fegato ingrossato.

    Si possono anche sperimentare:

    • dimenticanza,
    • disturbi gastrointestinali,
    • alterazioni cardiache,
    • irritabilità,
    • respiro affannoso
    • e perdita di appetito
    • nervosismo,
    • intorpidimento delle mani e dei piedi,
    • dolore e sensibilità,
    • scarsa coordinazione,
    • sensazioni di formicolio,
    • muscoli deboli e doloranti,
    • debolezza generale
    • e grave perdita di peso.

    Si pensa che la tiamina possa essere utile per la cinetosi nei viaggi aerei e marittimi e che questa vitamina respinga anche gli insetti quando viene escreta attraverso la pelle.

    TESTIMONIANZA DAL WEB

    assunta regolarmente durante i periodi estivi riduce il rischio di essere punti da insetti.

    Bartolomeo Scalzi, erborista

    Questo effetto non pare del tutto dimostrato, ma tant’è che non costa molto provare.


    Crediti immagine  a StudioOlisticoOnde

    Trovato sollievo economico ed efficace dalla fibromialgia (e dalla ME/CFS)?

    di Cort Johnson | 5 luglio 2013

    Karen Lee Richards ha avuto la fibromialgia per quasi 25 anni prima di imbattersi in un rimedio semplice ed economico che ha funzionato per lei.
    Questa è una terapia con tiamina ad alto dosaggio

    Secondo Medline la dose giornaliera raccomandata di Tiamina

    • per le persone sane è di 1-2 mg
    • Il gruppo italiano ha dato ai propri pazienti (con livelli normali di tiamina nel sangue) da 600 a 1.500 mg di tiamina al giorno (a seconda del loro peso corporeo). I medici hanno osservato una risposta “poco e niente”, senza alcuna risposta fino a quando non è stata trovata la dose corretta.

      Gli effetti collaterali consistevano in tachicardia e insonnia in alcuni pazienti che scomparivano quando la dose veniva ridotta.

      La Mayo Clinic riferisce che la tiamina è generalmente considerata sicura e relativamente non tossica, anche a dosi elevate. Raramente si verificano dermatiti o reazioni di ipersensibilità più gravi. Grandi dosi possono causare sonnolenza o rilassamento muscolare.

      Il gruppo italiano

      “La fatica cronica che accompagna le malattie infiammatorie e autoimmuni potrebbe essere la manifestazione clinica di una lieve carenza di tiamina, probabilmente dovuta a una disfunzione del trasporto intracellulare o a causa di anomalie enzimatiche, e risponde favorevolmente ad alte dosi di tiamina”. (Costantini et. al. 2013)

      Due terapeuti italiani, Constantini e Pala, avevano notato una drastica diminuzione della fatica e di altri sintomi nei loro pazienti affetti da colite ulcerosa trattati con alte dosi di B-1. (La tiamina è usata per trattare la colite ulcerosa e altri disturbi gastrointestinali).

    • Ha ricevuto 50 mg di tiamina intramuscolare per tre giorni e successivamente 600 mg di tiamina orale.
    • La connessione sindrome da affaticamento cronico/fibromialgia
      Il gruppo francese

      La carenza di tiamina si trova anche nell’Alzheimer e nel diabete e può influenzare la funzione della memoria.

      Recentemente un articolo di revisione ha suggerito che la carenza di tiamina non diagnosticata è comunemente diagnosticata erroneamente e colpisce principalmente il sistema nervoso centrale.

      La connessione del sistema nervoso autonomo

      La pletora dei sintomi del sistema nervoso autonomo associati alla carenza di tiamina (tachicardia, pressione del polso instabile, deficit di attenzione, prolasso della valvola mitrale, ecc.) è intrigante dato il ruolo di primo piano che il SNA svolge nella sindrome da stanchezza cronica.

      Riferimenti bibliografici:


      La Fibromialgia, una finta malattia?

      Come io stessa avevo scritto la Fibromialgia essendo un insieme di sintomi riconducibili ad una pletora di malattie sembra un pò come tanta roba, tutto e niente, una punta di iceberg dove le vere dimensioni del problema sono sommerse (vedi miei articoli sul blog).
      Ma leggiamo cosa dice il dottor Federico Del Conte:

      Il poter dare un nome a una qualsiasi cosa ne definisce la possibilità di poterla conoscere, di potersi mettere in relazione con questa e/o di poterla affrontare. Al nuovo nato viene dato un nome con il quale si presenta al mondo, che ne caratterizza la sua unicità e, per certi versi, anche il suo carattere. In ambito medico la diagnosi, e quindi il poter dare un nome e un significato ad una determinata patologia, permette la definizione di un preciso percorso terapeutico. Ogni patologia presenta un nome specifico che definisce il tipo di degenerazione e/o l’organo compromesso, per cui il dire asma o enfisema, esprime due patologie diverse a carico dei polmoni con una sintomatologia non molto dissimile.

      Nel caso della Fibromialgia più che una compromissione d’organo si intende una raccolta di sintomi. Non è una vera malattia, ma nasce dal bisogno di trovare un Nome per definire una serie di sintomi diversi accomunati da un denominatore comune: un dolore insopportabile. Mi rendo conto che spesso il poter dare un nome alla propria sofferenza è un primo passo per poterlo “accettare”, dando la speranza di una possibile risoluzione: dato un nome al “malfattore”, lo si riconosce e quindi si pensa che possa essere più facile debellarlo.

      Ormai numerosi siti si occupano della Fibromialgia ed è stato creato persino un gruppo di condivisione su Facebook. Tutti sono concordi sulla difficoltà di interpretazione dei sintomi e sull’origine multifattoriale. E’ stata descritta per la prima volta dai neurologi Francesi nel 1896, anche se con nomi diversi, e anche Freud vi dedicò la sua attenzione prima di elaborare la teoria psicanalitica. Oggi si cercano ragioni oggettivabili e scientifiche, come la presenza di problemi di disfunzione a carico dei neurotrasmettitori, in particolare dellaserotonina e della noradrenalina.

      È possibile che l’iperattività del Sistema Nervoso Neurovegetativo (una parte del nostro sistema nervoso che controlla con meccanismi riflessi numerosi funzioni dell’organismo tra cui la contrazione dei muscoli, ma anche la sudorazione, la vasodilatazione e la vasocostrizione, ecc.) induca un deficit di irrorazione sanguigna a livello muscolare con insorgenza di dolore, debolezza e tensione1.

      In altri studi viene presa in considerazione una possibile carenza di Tiamina (vitamina B1) a causa di una disfunzione del trasporto attivo dal sangue nei mitocondri2. Vi sono anche studi che riportano come causa di questa sindrome, una alterazione della fase 4 del sonno (non-REM), oppure la possibilità che abbia un origine di natura infettiva (come ad esempio la malattia di Lyme).

      In ogni caso è un problema che presenta una vasta diffusione, addirittura ne è affetta una donna in età fertile su quattro, con sintomi molto diversi, tanto da farla spesso confondere con altre malattie. Il segno clinico tipico della Fibromialgia è la presenza di specifici punti dolorabili (“tender points”) che mostrano una notevole dolorabilità, rispetto alle zone immediatamente adiacenti.

      Il paziente affetto può sobbalzare o presentare una contrattura dolorosa in seguito alla pressione su punti specifici. Nel 1990 l’Am. Coll. of Rheumatology ha fissato dei criteri diagnostici per la Fibromialgia, secondo i quali la diagnosi di Fibromialgia può essere posta in presenza di dolore diffuso di almeno 11 dei 18 punti dolorosi sopra descritti3.

      La diagnosi differenziale della Fibromialgia con le possibili altre malattie con cui si può confondere, spesso si ottiene semplicemente per la mancanza di alterazioni riscontrabili attraverso le analisi strumentali. La Medicina Tradizionale si basa su una valutazione della fisicità dell’individuo, spesso anonima e transpersonale, che si può applicare in modo conforme a tutti gli individui che presentano dei sintomi simili, raggruppabili e che allo stesso tempo definisce le diagnosi delle malattie.

      Forse, talvolta, potrebbe essere interessante un approccio svolto attraverso una valutazione della corporeità dell’individuo, attraverso una valutazione più individualizzata della fisicità.

      L’idea di voler parlare in questo articolo di una patologia molto controversa nella sua esistenza, seppur abbastanza diffusa come espressione confusa di uno stato di malessere, mi permette di spiegare ulteriormente la diversa chiave di lettura di una malattia attraverso il metodo della complessità in Medicina Omeopatica.

      In questo contesto, in Medicina Omeopatica sono noti dei farmaci/rimedi (se si considera la recente normativa prevista dal Decreto Balduzzi, di cui ho parlato nel precedente articolo) per esprimere questi stati, anche di profonda sofferenza, prevalentemente al livello fisico. Fra questi Colocynthiscome i sali di Megnesio, Graphites e Drosera, sono dei farmaci, in cui i sintomi mentali sono molto poco presenti a favore di una particolare manifestazione rispettivamente a carico: dell’apparato addominale, muscolare, organi di senso, cute e apparato respiratorio.

      Pertanto, non è sempre facile dare un senso alla propria sofferenza e, l’incapacità a descriverla, circostanziarla, farsene carico o pensare di poterla condividere verbalmente può spostare verso l’espressione di sintomi fisici come definito nella sedicente Fibromialgia.

      La corporeità è un luogo dove psiche e fisico si incontrano costantemente per creare, nello spazio di un attimo, una complessissima serie di risposte, che siano di appagamento o di sofferenza, di organizzazione o disorganizzazione, di sentire e di non sentire, tutte variazioni sul tema della partecipazione alla vita. La corporeità è essenzialmente soggettiva rispetto alla fisicità, ancorché parzialmente oggettivabile4.

      Il voler cercare una spiegazione dei sintomi della Fibromialgia in alterazioni organiche legate a neurotrasmettitori, o attraverso astruse definizioni che tengono conto del tipo di sintomi espressi mi fanno pensare a alla storia sufi in cui si racconta di un uomo che cerca le chiavi sotto a un lampione. Non importa se le chiavi sono state perse poco più in la, ma solo sotto al lampione c’è la luce…

      Tratto sal sito del dr Federico Del Conte (2014)

      Bibbliografia:

      1. http://www.fibromyalgia.it/fibromialgia_quale_la_causa.htm

      2. Harrison: Principi di Madicina Interna. McGraw-Hill Libri Italia. Milano, 1995. Vol II, pag. 1936.

      3. PRAXIS “Un nuovo metodo in Medicina Omeopatica: la ricerca della coerenza nella manifestazione dei fenomeni clinici”. Massimo Mangialavori, Giovanni Marotta. Matrix Editrice, Vol I e II

      Pubblicato nella rivista “Val D’orcia – Terra d’Eccellenza”


      Da un sito UK sul Trattamento con Tiamina

      • Domanda

      Risposta

  • Cereali integrali e pane fortificato, cereali, pasta e riso
  • Carne (soprattutto maiale) e pesce
  • Legumi (come fagioli neri e soia), semi e noci
  • La tiamina si trova anche negli integratori multivitaminici con alcuni integratori che utilizzano una forma sintetica di tiamina chiamata benfotiamina. Poiché la maggior parte delle persone nel Regno Unito assume abbastanza tiamina dal cibo che mangia, la vera carenza di tiamina è rara. Tuttavia, alcuni gruppi di persone corrono il rischio di sviluppare una carenza di tiamina. Questi includono:

    • Persone con dipendenza da alco
    • Individui più anziani
    • Persone con diabete, HIV/AIDS

    La carenza di tiamina può causare perdita di peso e appetito, problemi neurologici, tra cui confusione e perdita di memoria, debolezza muscolare e problemi cardiaci. Una grave carenza di tiamina porta a una malattia chiamata beriberi in cui i sintomi includono formicolio e intorpidimento ai piedi e alle mani, perdita di muscoli e riflessi scarsi. Un altro esempio di carenza di tiamina è la sindrome di Wernicke-Korsakoff, che colpisce soprattutto le persone con alcolismo che seguono una dieta povera. Ciò provoca anche formicolio e intorpidimento alle mani e ai piedi, grave perdita di memoria e confusione. I ricercatori stanno ora esaminando le persone con diabete, che spesso hanno bassi livelli di tiamina nel sangue, per vedere se gli integratori di tiamina possono migliorare i livelli di zucchero nel sangue e se la benfotiamina può aiutare con i danni ai nervi causati dal diabete.

    La ricerca sta anche esaminando se gli integratori di tiamina potrebbero aiutare a migliorare la funzione mentale nelle persone affette da demenza. E un piccolo studio di casi clinici condotto in Italia, che ha coinvolto solo tre persone affette da fibromialgia, ha scoperto che alte dosi di tiamina hanno portato a un miglioramento dell’affaticamento.

    Al momento, non ci sono prove di ricerca che indichino che le persone con ME/CFS siano carenti di tiamina, o che gli integratori di tiamina siano una forma utile di trattamento. Tuttavia, ciò che già sappiamo sulla carenza di tiamina, e i risultati della ricerca di cui sopra, suggeriscono che questo è qualcosa che potrebbe valere la pena indagare nella ME/CFS prima di scartare ogni possibile collegamento.

    Vale la pena tenere presente che normalmente l’organismo assume solo ciò di cui ha bisogno dalle vitamine e dagli integratori presenti nella dieta. Poiché qualsiasi eccesso viene normalmente eliminato nelle urine, è difficile causare un sovraccarico di tiamina nel corpo. Sembra essere un integratore vitaminico sicuro da assumere, anche se nello studio italiano sono stati segnalati tachicardia (aumento della frequenza cardiaca) e difficoltà ad addormentarsi.

    Riferimento: Costantin A et al. La tiamina ad alte dosi migliora i sintomi della fibromialgia. BMJ Casi clinici 2013.


    Benerva è il nome commerciale della Tiamina in fiale che si può avere solo con ricetta medica

     

     

     

    Qui sotto le foto ed i nomi di alcuni integratori di vitamina B1 che troviamo liberamente su Internet su varie farmacie on line.


    DEMENZA E THIAMINA
    Ci sono stati casi eclatanti in cui un semplice trattamento con 100-200 mg di thiamina (vitamina B1) ha portato incredibili risultati su pazienti affetti da demenza o Parkinson.

    https://costantinib1.com/




    L’abuso di prescrizioni di Lyryca per fibromialgia
    Quando il “gioco” non vale la pena

    Stavo facendo alcune ricerche su questo farmaco, la lyrica e similari
    Diversi anni, quando combattevo ancora per calmare tutti i sintomi della fibromialgia, me lo avevano prescritto ed è stato tremendo il male che ho sentito, l’ho sospeso quasi subito.

    Tenuto conto anche che in quel periodo assumevo più di 200 mg di Tramadolo, Duloxetina, En ecc ecc e stavo ancora male, nel senso che non riuscivo nemmeno a stare in piedi, l’avere preso anche Lyrica 75 mg è stato il colpo di grazia, quello che mi ci volva per maturare in seguito la decisione di sospendere tutto altrimenti mi sarei avviata verso una strada senza ritorno: la malattia iatrogena da polifarmacia.

    Leggi questa testimonianza con il traduttore: Politerapia e lesioni iatrogene: più comuni di quanto siano riconosciute

    Da più fonti si legge che Lyrica è sconsigliato per la fibromialgia e non da oggi, ma in Italia continuano ad usarlo off-label per Fibromialgia.
    Fate attenzione!
    Il rapporto rischi/benefici conferma che non vale la pena.
    Vi riporto qualcosa delle mie ricerche, voi potete pure fare incroci con altre fonti e verificarle.

    Rischi nell’assunzione di pregabalin

    tratto dal sito Farmacovigilanza EU
    Principio attivo: pregabalin/gabapentin

    Reazione:

    • suicidio
    • tentativo di suicidio
    • overdose accidentale

    L’utilizzo di pregabalin è associato a un aumento di incidenti conseguenti alla compromissione della coordinazione e a un peggioramento della salute mentale.

    È la sintesi di uno studio di coorte svedese che ha analizzato 191.973 persone trattate con un gabapentinoide (pregabalin o gabapentin).

    I ricercatori hanno rilevato un aumento del rischio di comportamenti suicidari (hazard ratio aggiustato in base all’età 1,26, limiti di confidenza al 95% da 1,20 a 1,32), di overdose non intenzionale (1,24, da 1,19 a 1,28), di lesioni alla testa o al corpo (1,22, da 1,19 a 1,25) e di incidenti e reati stradali (1,13, da 1,06 a 1,20) durante l’assunzione di pregabalin (ma non di gabapentin), rispetto ai periodi senza trattamento.

    Questo aumento è particolarmente accentuato nella fascia d’età tra i 15 e i 24 anni (1,67, da 1,52 a 1,84), mentre nei pazienti con più di 55 anni non è emersa alcuna associazione.

    Più sfumato e senza una significatività statistica il legame fra trattamento e arresto per crimini violenti (1,04, da 0,98 a 1,11). Quando i due farmaci sono stati esaminati separatamente, il pregabalin era associato con rischi aumentati per tutti gli esiti, mentre il gabapentin era associato con rischi o diminuiti o non statisticamente significativi.

    I risultati di questo studio invitano a prestare particolare attenzione durante la prescrizione di pregabalin, soprattutto nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni. Va considerata anche la maggior sicurezza del gabapentin riguardo agli esiti valutati.

    Molero Y, Larsson H, et al. Associations between gabapentinoids and suicidal behaviour, unintentional overdoses, injuries, road traffic incidents, and violent crime: population based cohort study in Sweden. BMJ 2019;365:l2147. DOI: 10.1136/bmj.l2147

    e-mail ricercatore: seena.fazel@psych.ox.ac.uk


    RITIRATI: anticonvulsivanti per fibromialgia.
    (Gabapetin e Lyrica)
    CONCLUSIONI DEGLI AUTORI:


    Tuttavia, pregabalin non è stato approvato per il trattamento della FM in Europa.
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28991361 


    Oltre ai danni che crea, ci sono anche i rischi della dipendenza.

    Pregabalin: i medici chiedono che il “nuovo Valium” venga limitato in un forte aumento degli abusi

    Luglio 2017

    Farmaco menzionato in 38 certificati di morte nel 2014, ma i medici avvertono che si tratta della “punta dell’iceberg”

    Il pregabalin, usato per trattare il dolore nervoso, l’epilessia e l’ansia, è diventato un problema “enorme” nelle carceri e viene sempre più utilizzato a scopo ricreativo, secondo gli esperti di abuso di sostanze.

    La British Medical Association (BMA) ha chiesto che il farmaco, approvato per la prima volta per uso medico nel 2004, diventi una sostanza controllata nel Regno Unito nella stessa classe degli steroidi, del Valium e del GHB.

    Presentando la mozione, ha affermato che il farmaco è stato menzionato in 38 certificati di morte nel 2014, rispetto ai cinque del 2009, ma questa era la “punta dell’iceberg”.

    Se il pregabalin fosse un farmaco controllato, potrebbe essere supervisionato quando somministrato nelle carceri, come l’antidolorifico tramadolo, ha aggiunto.

    Il dottor Pickering ha dichiarato a The Independent che la portata degli abusi nelle carceri è “enorme” ed è diventata una “merce molto commerciabile e desiderabile”.

    Il 41enne ha detto che prendeva 300 mg di pregabalin ogni giorno, ma è riuscito a ridurne la dose a 100 mg al giorno.

    a diversi anni i protocolli hanno indicato di “provare” questo farmaco per la fibromialgia (off-label), ma già da due anni dopo che tutti abbiamo fatto l’esperienza di questo farmaco, avevo letto che negli stati uniti era un protocollo che avevano abbandonato.
    Ho tradotto con google un articolo su Cochrane che è una rivista scientifica accreditata, fino a poco tempo fa, ed infatti ero riuscita a tradurre una parte dell’articolo uscito su Cochrane (data 2017) ed oggi vedo che è stato ritirato senza alcuna spiegazione.

    Anticonvulsivanti per la fibromialgia (la parte tradotta)

    I ricercatori in The Cochrane Collaboration hanno condotto una revisione della ricerca sugli effetti degli anticonvulsivanti (farmaci antiepilettici) sulla fibromialgia (FM).

    Dopo una ricerca per tutti gli studi rilevanti, hanno trovato otto studi con un massimo di 3579 persone.

    Gli anticonvulsivi che hanno studiato erano gabapentin, lacosamide, levetiracetam e pregabalin. Hanno trovato conclusioni affidabili per Pregabalin solo.

    Principali risultati: Pregabalin confrontati con i farmaci falsi dopo una media di 13 settimane

    Possibili effetti collaterali possono includere sonnolenza, aumento di peso, gonfiore alle gambe, problemi di visione e di coordinamento sfocate.

    effetti collaterali gravi, quali pensieri suicidi, sono molto rare.

    Ma su quell’articolo del 2017 c’era scritto molto di più.

    Nutraceutica per il Cervello

     

    Lyrica? No grazie!

    LYRICA? NO GRAZIE!

    EUROPA divieti d’uso di Lyrica per la fibromialgia :
    L’Agenzia europea dei medicinali ha respinto le richieste per l’uso di Lyrica per la fibromialgia.
    Passare queste informazioni a terzi con fibromialgia, il medico e il vostro specialista.
    http://www.ligasfc.org/index.php?name=News&catid=&topic=12

    questo farmaco è stato creato 30 anni fa per combattere l’epilessia ed è stato contestato da parte delle agenzie della droga in Europa e negli Stati Uniti.
    Secondo TUNE, l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMEA) è “forte” e un chiaro impegno a “Lyrica” del manuale, come un farmaco usato per combattere la fibromialgia. Essa ha inoltre respinto una domanda di essere pubblicizzato e utilizzato questo farmaco per la fibromialgia, “proprio quando si tratta di un farmaco che è già venuto spesso prescritto a pazienti con la malattia.

    EMEA sostiene che “gli studi hanno mostrato alcun effetto significativo nel breve e lungo termine ‘, che’ il rapporto rischio / beneficio non è provato” e che “non c’è sperimentazione clinica condotta a questo proposito l’Unione europea. Il presidente della raffinazione, Iokin Spine, ha rilevato che la prescrizione di questo farmaco ha causato “indignazione” in persone affette da fibromialgia, conosciuta come la “malattia invisibile” perché la sua origine non è stata scoperta e non può essere rilevato dal test medico. “Non siamo cavie”, conclude Spine.

    Benefici triplice copia

    Riferito, nel mese di giugno 2007 l’Unione Sportiva agenzia dei farmaci (FDA) ha incluso questa nuova applicazione in “Lyrica” e per un anno fece l’unico farmaco indicato contro questa malattia. Fino ad allora utilizzato solo per la lotta contro l’epilessia e il dolore cronico causato da danni ai nervi.

    Che la decisione presa nel primo trimestre del 2008 è stato tre volte i ricavi del gigante farmaceutico che distribuisce (Pfizer). In seguito, questa stessa agenzia è stata contestata due volte.

    Si ha quindi l’obbligo di includere nel prospetto di “Lyrica” avvertimento che può aumentare il rischio di suicidio. Inoltre, Pfizer ha accusato di frode in commercio, ma questa società tirato il processo dopo aver pagato un compenso di 1.600 milioni di euro, le informazioni correlate.

    http://www.asquifyde.org/[/url]


    Neurontin e Lyrica sono una condanna a morte per nuove sinapsi cerebrali: studio scioccante

    Riportato da Byron J. Richards, nutrizionista clinico certificato 15 ottobre 2009 e da Dr. John Regan -2 aprile 2018 di Ann Blake-Tracy


    Ma i pazienti non sono gli unici a non ricevere queste informazioni perché anche i medici sono apparentemente incapaci.



    www.wellnessresources.com

    Ora la mia domanda è perché mai la FDA non ha ritirato questi farmaci dal mercato alla luce di questo studio?

    Neurontin e Lyrica sono una condanna a morte per nuove sinapsi cerebrali

    Il problema di questi farmaci è aggravato dal loro marketing illegale flagrante.

    massiccia promozione off-label illegale che costava alla Warner-Lambert 430 milioni di dollari (la prima grande multa per la promozione off-label). Il farmaco è ora di proprietà di Pfizer.

    Pfizer possiede anche Lyrica, una versione super potente di Neurontin. È stato approvato dalla FDA per vari tipi di dolore e fibromialgia. Lyrica è uno dei quattro farmaci che una controllata di Pfizer commercializzava illegalmente, con un conseguente accordo di $ 2,3 miliardi contro Pfizer.
    Anche se il marketing di questi farmaci è stato pesantemente multato, continuano a accumulare miliardi di vendite dagli usi off-label. I medici li usano per tutti i tipi di problemi nervosi perché sono bravi a sopprimere i sintomi. Tuttavia, tali usi non possono più essere giustificati perché il meccanismo effettivo dei farmaci è finalmente compreso e stanno creando una significativa riduzione a lungo termine della salute dei nervi.

    Effetti avversi di Neurontin e Lyrica: la saga continua

    1 maggio 2017


    altri riferimenti

    In conclusione, identificando α2δ-1 come un recettore per la formazione di sinapsi gliale indotta da TSP, abbiamo acquisito una comprensione molecolare non solo del ruolo degli astrociti nella formazione di sinapsi nella salute e nella malattia, ma anche del processo di formazione della sinapsi stessa.





    Il cannabidiolo e le sue proprietà antidolorifiche: come interagisce con il corpo e come controlla il dolore?

    Il CBD per il dolore cronico, neuropatico e infiammatorio

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    Gli esseri umani sono dotati di una “rete” composta da milioni di recettori capaci di interagire con i cannabinoidi: sostanze che possono essere prodotte all’interno dell’organismo (e che in questo caso si chiamano endocannabinoidi) o che possono provenire dall’esterno (e che in questo caso si chiamano fitocannabinoidi). 

    Questa rete di recettori è conosciuta con il nome di “sistema endocannabinoide”.

    Il cannabidiolo é un fitocannabinoide che agisce  indirettamente sui recettori di questo sistema. Il CBD esercita la propria azione tramite molti meccanismi diversi: non agisce su una particolare patologia ma interviene a seguito di uno squilibrio del nostro sistema endocannabinoide provocato da uno stimolo, come nel caso del dolore. 

    • Alcuni studi hanno evidenziato come il cannabidiolo sia in grado di influire  sui processi chimici caratteristici dell’endocannabinoide chiamato anandamide, una delle molecole neuro-modulatrici associate anche alla percezione del dolore.
    • Altri studi riportano che il CBD è in grado di attivare recettori coinvolti con la trasmissione e la cronicizzazione del dolore. Il cannabidiolo è risultato infine essere promettente per il trattamento di due particolari tipi di dolore cronico, quello neuropatico e quello dovuto a un’infiammazione.

    Il dolore neuropatico

    Per dolore neuropatico si indica il dolore provocato da quelle condizioni (malattie o disfunzioni) che colpiscono il sistema nervoso centrale.

    Il dolore infiammatorio

    Si tratta del dolore provocato da un’infiammazione, una reazione difensiva del nostro organismo in risposta a stimoli nocivi.
    Alcuni studi hanno dimostrato l’efficacia del CBD nell’intervenire sull’infiammazione provocata dall’artrite, contribuendo così a ridurre il dolore.

    CBD e dolore neuropatico

    Il meccanismo d’azione dei cannabinoidi è stato studiato nel contesto di varie patologie e condizioni che portano a una condizione di dolore cronico di natura neuropatica, come nel caso della nevralgia trigeminale o dei cicli di chemioterapia. Gli studi fin ora condotti hanno dimostrato l’ottima efficacia del cannabidiolo nell’intervenire sul dolore neuropatico. 

    Mentre altri principi attivi della cannabis vengono già impiegati in ambito oncologico per la loro efficacia nell’attenuare la nausea, il cannabidiolo, nello specifico, si è rivelato promettente nei confronti del dolore neuropatico periferico provocato dai farmaci chemioterapici.

    Il CBD, inoltre, riduce quelle complicazioni spesso associate al dolore cronico come ansia e depressione. Secondo alcuni studi il CBD, attraverso la sua interazione con i recettori del sistema serotoninergico, riduce queste comorbidità e aiuta il paziente ad affrontare la sua condizione.

    CBD e dolore infiammatorio

    Il cannabidiolo viene impiegato anche per il trattamento del dolore provocato da un’infiammazione. Vari studi scientifici hanno indagato l’efficacia del cannabidiolo su molte condizioni infiammatorie, come nel caso dell’artrosi. È dimostrato che l’assunzione di CBD protegge le articolazioni contro danni gravi e riduce l’infiammazione.

    C’è ancora molta strada da percorrere ma, ad oggi, il cannabidiolo può considerarsi a tutti gli effetti un valido alleato per alleviare la sofferenza provocata da una condizione di dolore cronico. Sempre più medici, infatti, ne suggeriscono l’utilizzo in parallelo con altre terapie per accompagnare la quotidianità di tutte quelle persone che si trovano costrette a convivere con il dolore. 

    Lo stato della ricerca medico-scientifica sul cannabidiolo

    Gli ultimi anni hanno visto un rinnovato interesse da parte della comunitá scientifica per il cannabidiolo grazie alla scoperta della sua attivitá antiossidante, antinfiammatoria e neuroprotettiva che si verifica per la maggior parte dei casi indipendentemente dalla diretta interazione con i recettori per i cannabinoidi.

    Questo rende il CBD un composto “multitarget” e coinvolto in piú meccanismi biochimici alla base di diversi processi patologici. Il CBD fa valere questa sua versatilità, riuscendo ad agire su vari tipi di dolore, fra cui quello neuropatico e quello infiammatorio.

    Il report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità pubblicato a marzo 2018 ha presentato al pubblico l’attuale stato della ricerca scientifica sul cannabidiolo . Secondo il report dell’OMS il cannabidiolo non provoca effetti collaterali sulla nostra salute ma, piuttosto, le attuali evidenze indicano chiaramente la sua potenziale applicazione in ambito medico. 

    Secondo il rapporto il cannabidiolo (CBD) è sicuro e ben tollerato negli esseri umani (e negli animali), e non è associato ad alcun effetto negativo sulla salute pubblica. 

    La ricerca suggerisce che piú che definire il Cannabidiolo sostanza non psicoattiva bisognerebbe  definirla non inebriante, questo perché non altera le percezioni ed è privo di quelle caratteristiche che potrebbero trasformarlo in una sostanza in grado di dare fenomeni di abuso o dipendenza.

    Tutte le proprietà del CBD

    Vediamo quali sono queste proprietà terapeutiche, e poi andremo a capire come mai gli effetti del CBD sono così ad ampio raggio e diversi tra loro.

    • Proprietà analgesiche e anti-infiammatorie: è probabilmente la sua funzione più importante, ed è oggetto di questo articolo, che svilupperemo quindi a seguire nel dettaglio.
      Il Cannabidiolo mitiga la percezione del dolore grazie alla sua interazione con i recettori del sistema endocannabinoide presente nel corpo umano.
    • Proprietà ansiolitiche: è stato dimostrato che mitiga i sintomi associati al Disturbo Post Traumatico da Stress (DPTS) e al Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), che secondo diverse ricerche sono causati anche da una carenza di anandamide nel sistema endocannabinoide umano.
      Proprietà antipsicotiche: ricollegandosi a quanto detto sopra, vengono riconosciute al CBD anche proprietà antipsicotiche.  Alcune prove scientifiche suggeriscono che il cannabidiolo aiuta a trattare la schizofrenia ed altri problemi di salute mentale, come il disturbo bipolare.
      Uno studio condotto dalla Western University of California ha concluso che il CBD può essere importante nel trattamento della schizofrenia in relazione alle tipologie di psicosi. Lo studio condotto da Justine Renard, dottoranda del Dipartimento di Anatomia e Biologia Cellulare della Schulich School of Medicine and Dentistry, ha individuato il percorso neurale attraverso il quale il CBD produce impatti antipsicotici che riducono le psicosi associate alla schizofrenia.
    • Proprietà neuroprotettive: Il cannabidiolo ha dimostrato avere una potenziale azione di riduzione dello stress ossidativo che può colpire le cellule cerebrali, grazie anche alle sue proprietà antinfiammatorie.
      I risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Neurochemistry, hanno dimostrato che il CBD ha avuto una serie di effetti più che positivi per quanto riguarda la neuroprotezione e l’azione antiossidante.
      Nel caso di malattie neurodegenerative specifiche, come nel caso della sindrome di Alzheimer, alcuni risultati “singoli” hanno portato la comunità scientifica a valutare l’impiego del cannabidiolo.
    • Proprietà energizzanti e antiossidanti: noto per i suoi effetti calmanti, il CBD offre anche proprietà energizzanti, grazie alla sua azione detossinanate e alla capacità di rafforzare le cellule del corpo umano, contribuendo alla loro corretta rigenerazione. È anche un ottimo antiossidante, secondo uno studio del 2008, addirittura migliore delle vitamine C e E.
    • anticonvulsivanti ed antiepilettiche, in grado di trattare particolari e gravi forme di epilessie farmaco-resistenti come la Sindrome di Dravet, e infine anche effetti miorilassanti, contribuendo a ridurne la rigidità e la tensione.

    Bibliografia

    1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4851925/
    2. https://www.journalofsurgicalresearch.com/article/S0022-4804(18)30626-7/fulltext
    3. https://www.jpsmjournal.com/article/S0885-3924(09)00787-8/fulltext
    4. https://www.ean.org/amsterdam2017/fileadmin/user_upload/E-EAN_2017_-_Cannabinoids_in_migraine_-_FINAL.pdf
    5. https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fphar.2018.01259/full

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    Suggerimenti per gli integratori di MAGNESIO

    Articolo di Mark R. London

    Se stai pensando di prendere il magnesio, ti suggerirei di

    • cercare una forma che ti permetta di iniziare con una quantità bassa, per poi aumentare lentamente quella dose. Il magnesio non assorbito causerà un effetto lassativo, quindi la quantità che puoi tollerare sarà limitata da questo effetto.  
    • Questo effetto spesso non si vede fino a un giorno dopo, motivo per cui dovresti aumentare la dose lentamente.  
    • La RDA per il magnesio è di 400 mg.  
    • Se questa quantità aiuta uno dei tuoi sintomi, va bene, altrimenti potresti avere maggiori benefici prendendone di più di 400 mg.  
    • Il magnesio viene spesso assorbito meglio se assunto con il cibo.  
    • Inoltre, puoi assorbire più magnesio, se lo prendi a piccole dosi, ad esempio ad ogni pasto. Questo è ciò che faccio.  

    E se possibile, potresti anche voler evitare di assumere il magnesio con cibi ad alto contenuto di acido fitico, come il grano intero, poiché potrebbe legarsi al magnesio.

    Tieni presente che non tutti i tipi di magnesio sono uguali.

    L’ossido di magnesio è uno dei più comuni, ma gli studi hanno dimostrato che è scarsamente assorbito, a causa della bassa solubilità. Gli studi dimostrano che altre forme comuni, come citrato, cloruro, aspartato, sono tutte meglio assorbite. Tuttavia, alcune persone raccomandano invece le forme chelate, credendo che siano le meglio assorbite. Anche se in teoria questo potrebbe essere vero, sorprendentemente non ci sono studi pubblicati a sostegno di questa affermazione.

    TUTTAVIA, LE FORME CHELATE E BISGLICINATO DI MAGNESIO SONO MAGGIORMENTE TOLLERATE DA CHI HA INTESTINO SENSIBILE.

    Se una marca di magnesio non funziona per te, o se riscontri un effetto collaterale, considera di passare a una marca diversa, poiché la sostanza che è combinata con il magnesio potrebbe essere la causa dell’effetto collaterale.

    Molte persone hanno scoperto che le forme liquide di magnesio aiutano quando le pillole non aiutano. Ciò è probabilmente dovuto alla maggiore solubilità.

    Esistono varie forme di magnesio liquido, ovvero cloruro di magnesio, gluconato e citrato.

    • Il cloruro di magnesio è ben assorbito, anche se la forma liquida deve essere conservata in frigorifero, e può anche essere preparata in casa mettendo in 1 litro di acqua 35-50grammi di polvere di cloruro di Magnesio.
    • Il gluocato liquido (magonato) contiene non solo molto glucosio, ma diversi additivi per migliorarne il sapore e anche un conservante per evitare che si rovini.
    • Il citrato di magnesio liquido è la forma liquida più comune.  Alcune persone credono che il citrato di magnesio non sia ben assorbito e sottolineano il fatto che il citrato di magnesio è commercializzato come lassativo. D’altra parte, quasi ogni forma di magnesio, presa in eccesso, provocherà un effetto lassativo. Il citrato di magnesio è probabilmente usato come lassativo, semplicemente perché è una forma poco costosa e molto risolvibile.

    Un buon prodotto come Magnesio liquido è quello prodotto dalla Sunwarrior

    Magnesio Liquido Sunwarrior

    Il magnesio è un minerale vitale che migliora gli impulsi cellulari ed elettrici naturali per aiutare a dormire meglio, lenire i muscoli e migliorare la salute di cuore e cervello. Il magnesio aiuta a diventare mentalmente e fisicamente più forti e resistenti alle malattie.

    COSA CONTIENE il Magnesio Liquido Sunwarrior

    • Magnesio: è il secondo minerale più comune nelle nostre cellule. Il magnesio aiuta i muscoli a rilassarsi, allevia i crampi muscolari, aiuta la digestione dei carboidrati, promuove la salute dello zucchero nel sangue, aiuta il sollievo dal mal di testa e promuove la corretta eliminazione.
    • Il Boro è un importante cofattore della Vitamina d ed è molto utile anche nelle cure per Osteopenia ed Osteoporosi

      USO

      Mescolare 4 contagocce in succo o altro liquido a scelta.

      Una confezione da 118ml = 28 porzioni

      L’integrazione di Magnesio SECONDO COIMBRAPer l’attivazione della vitamina D

      Si noti inoltre, che le vitamine del gruppo B sono necessarie per un corretto utilizzo del magnesio.

      studio ha dimostrato che i livelli di omocisteina sono alti nel liquido cerebrospinale e questo indica bassi livelli di B12 nel cervello. 

      Inoltre, l’omocisteina alta causa un impoverimento del magnesio libero intracellulare:
      e secondo il seguente studio, solo una combinazione di B6, B12 e acido folato può fermare questo impoverimento di magnesio. Pertanto, alcune persone con FIBROMIALGIA potrebbero trarre beneficio dall’integrazione di vitamina B.
      (Tuttavia, alcune carenze di vitamina B12 richiedono iniezioni di vitamina B12, poiché alcune persone non sono in grado di assorbire per via orale una quantità sufficiente di vitamina B12).

      In alcune persone, il problema potrebbe essere di non avere abbastanza magnesio, legato a quello di non avere abbastanza vitamina D, che ha un effetto sull’assorbimento del magnesio. Fino a poco tempo fa, i medici associavano una carenza di vitamina D solo a ossa deboli e ritenevano che una carenza di vitamina D nei giovani fosse rara in paesi come il nostro.

      può manifestarsi principalmente come dolore. I sintomi iniziali negli adulti possono spesso apparire come vaghi dolori muscoloscheletrici, debolezza muscolare e affaticamento, sintomi che si trovano comunemente nella fibromialgia. Inoltre, studi sui muscoli di pazienti con carenza di vitamina D, mostrano una riduzione dei livelli di ATP, simile a quella dei pazienti con fibromialgia.

      In alcuni casi, la carenza porta a miopatia, con debolezza muscolare piuttosto grave, che colpisce soprattutto le gambe e la capacità di camminare. D’altra parte, a volte i sintomi sono meno gravi, nel qual caso potrebbe essere facilmente trascurato nei pazienti con fibromialgia. Infatti, diversi piccoli studi hanno dimostrato che almeno il 40% dei pazienti con fibromialgia presenta una carenza di vitamina D.

      spesso una carenza può esistere senza altri cambiamenti biochimici. Pertanto, l’unico modo definitivo per sapere se hai questo problema è testare i livelli di vitamina D. Sfortunatamente, pochissimi medici lo fanno. Quindi è del tutto possibile che alcune persone che hanno la fibromialgia, possano anche avere una carenza di vitamina D. O forse non hanno mai avuto la fibromialgia per cominciare.

      Nel seguente studio dal Canada, solo il 12% dei pazienti indirizzati a reumatologi con diagnosi di fibromialgia, aveva effettivamente fibromialgia:

      Personalmente ho iniziato a prendere il magnesio per spasmi e tic facciali, solo dopo che i neurologi mi hanno semplicemente detto di dormire meglio o prendere un farmaco da prescrizione. Il magnesio ha aiutato quasi immediatamente, quindi ho aumentato lentamente la dose a circa il 225% della RDA (bilanciata con il 100% di calcio RDA). A quel punto, tutti gli spasmi e i tic sono cessati completamente e non sono tornati da quando ho iniziato quella dose diversi anni fa . Dubito che qualsiasi medico tradizionale sarebbe stato disposto a prescrivere così tanto magnesio.

      La RDA del Magnesio è di 400 mg, ma molte persone credono che sia troppo bassa.

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      Altri tipi di integratori di magnesio

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      • Soluzione completa di: magnesio, cloruro, solfato e boro
      • Ad azione rapida
      • Per migliorare gli impulsi naturali, cellulari ed elettrici
      • 100% vegano
      • Senza soia, glutine, filler o leganti

      Il ruolo del Magnesio nella fibromialgia

       

      Per gli intestini sensibili e per chi non vuole rinunciare ad una buona integrazione di magnesio, oltre alla via transdermica (massaggio di olio di magnesio), può usare il magnesio chelato.

      COME FUNZIONA IL Magnesio CHELATO

      Assumi 2 capsule al giorno per avere 375 mg di magnesio (dose minima).

      Magnesio puro legato all’aminoacido che offre la più alta bioattività dei minerali nell’organismo umano. L’aggiunta di vitamina B6 nella sua forma bioattiva P-5-P (fosfato piridossale) massimizza la capacità di assunzione di magnesio e ne favorisce l’assorbimento.

      La forma chelata dei minerali migliora significativamente l’assorbimento.
      I minerali consumati in questa forma sono molto più naturali per il corpo e vengono assorbiti meglio rispetto alle forme organiche e inorganiche comunemente vendute. Il corpo può godere di molti più benefici dalla forma chelata dei minerali.


      Magnesio – complesso – 50 caps

      Magnesio Bisglicinato

      Prendere 2 capsule come dose minima giornaliera

      • Con semi di zucca fonte naturale di zinco
      • Completo, puro, senza additivi ed eccipienti
      • Anche per vegani e vegetariani

       




    Il ruolo del Magnesio nella fibromialgia

    Un documento investigativo di Mark London

    fai clic qui per visualizzare i miei consigli. Si prega di notare, il magnesio è solo uno dei tanti possibili trattamenti che possono aiutare la fibromialgia. Di per sé, non può trattarlo efficacemente.

    La carenza di magnesio è molto comune in generale in tutta la popolazione. Non solo è la nostra bassa assunzione giornaliera, ma mangiare una dieta che aumenta la domanda di magnesio. E sfortunatamente, la perdita urinaria di magnesio può essere aumentata da molti fattori, sia fisici che emotivi. La perdita di magnesio aumenta in presenza di alcuni ormoni. Lo stress può aumentare notevolmente la perdita di magnesio. Anche i rumori forti possono causare la perdita di magnesio.

    diagnosticata la fibromialgia dopo la menopausa, quando i livelli di estrogeni diminuirebbero. Inoltre, l’interruzione del sonno che si verifica nella fibromialgia potrebbe anche influenzare l’utilizzo del magnesio, poiché è stato dimostrato che la privazione del sonno causa livelli di magnesio più bassi.

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=9068914&dopt=Abstract

    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10687324/

  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9828151/
  • https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/10381152/

    Tuttavia, il magnesio è anche il minerale attivante per almeno 350 diversi enzimi nel corpo, più di qualsiasi altro minerale, quindi è cruciale per molti dei metabolici funzioni nel corpo. Il magnesio è necessario per quasi tutti gli enzimi che consentono ai cicli glicolitici e di Krebs di trasformare gli zuccheri e i grassi che mangiamo, in ATP. Bassi livelli di ATP sono stati comunemente trovati nelle persone con fibromialgia e si ritiene che questo svolga un ruolo importante in molti dei sintomi della fibromialgia. Pertanto, una carenza di magnesio sarebbe sicuramente un fattore nel peggioramento di questi sintomi.

    bassi livelli di ATP possono diminuire le funzioni cognitive del cervello, un problema comune nelle persone con fibromialgia.

    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9506567/

    Ma tutti questi stessi cambiamenti si riscontrano anche nelle carenze di magnesio:

    struttura delle cellule è cambiata) da nodi di contrazione – i grumi e protuberanze che conosciamo fin troppo bene. Entrambi questi fenomeni sembrano derivare da un rilascio eccessivo del neurotrasmettitore acetilcolina (ACh) dal terminale nervoso della piastra terminale del motore (la complessa formazione dell’estremità del nervo). ” Ma il magnesio è ben noto per essere in grado di inibire il rilascio di ACh:

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=2812517&dopt=Abstract

    poiché la carenza di magnesio sembra essere associata ad ansia e alti livelli di adrenalina.

    resistenza di per sé può distruggere i livelli di magnesio intracellulare, come spiega la seguente pagina web.

    https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9070556/

    E anche i topi geneticamente allevati con bassi livelli di magnesio hanno dimostrato di avere alti livelli di noradrenalina:

    E, come accennato in precedenza, la privazione del sonno sembra abbassare i livelli di magnesio. Tuttavia, in un altro studio, è stato riscontrato che la privazione del sonno aumenta i livelli di noradrenalina:

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=9626901&dopt=Abstract

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=1384353&dopt=Abstract

    http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10443646&dopt=Abstract

    Dal momento che un disturbo del sonno può causare un aumento di queste citochine, e dato che questo studio ha anche postulati che sono le citochine stesse a svolgere un ruolo nella regolazione del sonno, potrebbe verificarsi un effetto a spirale, come gli alti livelli di queste citochine potrebbero causare disturbi del sonno, l mancanza costante di sonno fa aumentare le citochine e dare un costante disturbo. Quindi questo effetto circolare è stato dato come la causa della FMS.

    . Quantità eccessive di alcune sostanze, come il fruttosio, possono interferire con l’assorbimento del magnesio. Il fosfato può legarsi al magnesio nell’intestino, creando fosfato di magnesio, un sale insolubile che non può essere utilizzato. Molte forme di integratori orali di magnesio sono difficili da assimilare. I più comuni, l’ossido di magnesio e il citrato, capita di essere il peggiore da assimilare, motivo per cui entrambi hanno un forte effetto lassativo. Se soffri di questo effetto quando prendi il magnesio, spesso non è perché ne stai prendendo troppo, ma perché non lo stai assimilando bene. E potrebbe essere necessario un uso a lungo termine di integratori prima che i livelli di magnesio siano aumentati in tutti i tessuti e per ripristinare le funzioni cellulari danneggiate.

    Una carenza di magnesio aumenta la permeabilità della membrana cellulare e si ritiene che questa condizione porti a una diminuzione del sistema antiossidante intracellulare, mostrato nel seguente studio, uno dei tanti in MEDLINE:

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10192096&dopt=Abstract

    I cambiamenti nelle membrane cellulari e il conseguente squilibrio intracellulare nelle cellule riducono le difese del corpo contro le tossine come i metalli pesanti. Una carenza di magnesio a lungo termine può portare a molti altri problemi secondari che hanno una propria serie di sintomi.

    Una carenza di magnesio provoca un aumento dei livelli di calcio intracellulare, che può portare alla calcificazione e alla morte cellulare. E qualche altro studio per chi è interessato agli effetti di una carenza di magnesio sui disturbi cellulari e sui danni ai mitocondri:

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=9529585&dopt=Abstract
    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query .fcgi? cmd = Retrieve & db = PubMed & list_uids = 9641824 & dopt = Abstract
    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=7738680&dopt=Abstract
    • http: //www.ncbi .nlm.nih.gov: 80 / entrez / query.fcgi? cmd = Retrieve & db = PubMed & list_uids = 8988330 & dopt = Abstract

    http://www.mgwater.com/dur30.shtml   

    Mentre la maggior parte dei sintomi che sono direttamente dovuti a una carenza di magnesio sono reversibili, la carenza di magnesio causa indirettamente problemi che potrebbero non essere reversibili. 

    E anche da quella pagina web: “Le conseguenze nervose della carenza di magnesio”  “sono completamente reversibili poiché possono essere riportate alla normalità con una semplice integrazione fisiologica orale di magnesio, ma va anche sottolineato che un prolungamento della carenza cronica di magnesio non trattata può produrre lesioni irreversibili con alterazioni istologiche.

    Suggerimenti per gli integratori di magnesio

    Se stai pensando di prendere il magnesio, ti suggerirei di

    • cercare una forma che ti permetta di iniziare con una quantità bassa, per poi aumentare lentamente quella dose. Il magnesio non assorbito causerà un effetto lassativo, quindi la quantità che puoi tollerare sarà limitata da questo effetto.  
    • Questo effetto spesso non si vede fino a un giorno dopo, motivo per cui dovresti aumentare la dose lentamente.  
    • La RDA per il magnesio è di 400 mg.  
    • Se questa quantità aiuta uno dei tuoi sintomi, va bene, altrimenti potresti avere maggiori benefici prendendone di più di 400 mg.  
    • Il magnesio viene spesso assorbito meglio se assunto con il cibo.  
    • Inoltre, puoi assorbire più magnesio, se lo prendi a piccole dosi, ad esempio ad ogni pasto. Questo è ciò che faccio.  

    E se possibile, potresti anche voler evitare di assumere il magnesio con cibi ad alto contenuto di acido fitico, come il grano intero, poiché potrebbe legarsi al magnesio.

    Esistono varie forme di magnesio liquido, ovvero cloruro di magnesio, gluconato e citrato.

    • Il cloruro di magnesio è ben assorbito, anche se la forma liquida deve essere conservata in frigorifero.
    • Il gluocato liquido (magonato) contiene non solo molto glucosio, ma diversi additivi per migliorarne il sapore e anche un conservante per evitare che si rovini.
    • studio ha dimostrato che i livelli di omocisteina sono alti nel liquido cerebrospinale e questo indica bassi livelli di B12 nel cervello. 

      studio, solo una combinazione di B6, B12 e acido folato può fermare questo impoverimento di magnesio. Pertanto, alcune persone con fibromialgia potrebbero trarre beneficio dall’integrazione di vitamina B. (Tuttavia, alcune carenze di vitamina B12 richiedono iniezioni di vitamina B12, poiché alcune persone non sono in grado di assorbire per via orale una quantità sufficiente di vitamina B12.)

      può manifestarsi principalmente come dolore. I sintomi iniziali negli adulti possono spesso apparire come vaghi dolori muscoloscheletrici, debolezza muscolare e affaticamento, sintomi che si trovano comunemente nella fibromialgia. Inoltre, studi sui muscoli di pazienti con carenza di vitamina D, mostrano una riduzione dei livelli di ATP, simile a quella dei pazienti con fibromialgia.

      http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=12810939

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd = Recupera & db = pubmed & dopt = Abstract & list_uids = 11708429

    spesso una carenza può esistere senza altri cambiamenti biochimici. Pertanto, l’unico modo definitivo per sapere se hai questo problema è testare i livelli di vitamina D. Sfortunatamente, pochissimi medici lo fanno. Quindi è del tutto possibile che alcune persone che hanno la fibromialgia, possano anche avere una carenza di vitamina D. O forse non hanno mai avuto la fibromialgia per cominciare.

    Nel seguente studio dal Canada, solo il 12% dei pazienti indirizzati a reumatologi con diagnosi di fibromialgia, aveva effettivamente fibromialgia:

    • http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt = Astratto & list_uids = 12595620

    Personalmente ho iniziato a prendere il magnesio per spasmi e tic facciali, solo dopo che i neurologi mi hanno semplicemente detto di dormire meglio o prendere un farmaco da prescrizione. Il magnesio ha aiutato quasi immediatamente, quindi ho aumentato lentamente la dose a circa il 225% della RDA (bilanciata con il 100% di calcio RDA). A quel punto, tutti gli spasmi e i tic sono cessati completamente e non sono tornati da quando ho iniziato quella dose diversi anni fa . Dubito che qualsiasi medico tradizionale sarebbe stato disposto a prescrivere così tanto magnesio.

    La RDA del Magnesio è di 400 mg, ma molte persone credono che sia troppo bassa.

    Tradizionalmente, si consiglia di assumere calcio e magnesio in un rapporto di 2/1. Ma il magnesio viene assorbito meno facilmente del calcio, quindi questo rapporto potrebbe non essere valido per molte persone,

    Il magnesio è solo uno dei tanti rimedi e/o integratori utili che potrebbero essere utili per la fibromialgia. Non è una cura, ma può essere utile per alleviare alcuni dei sintomi. Per ulteriori informazioni sul magnesio, fare clic qui per leggere la pagina web di Sandy Simmons sul magnesio.

    Copyright (c) 2007 I

    Mark London MRL@PSFC.MIT.EDU 


    Un articolo molto utile per chi ha la Fibromialgia e si trova in quel circolo vizioso di una diagnosi non-diagnosi che parla di magnesio, a quanto pare ne parlano poco in Italia e questo articolo di Mark London mal tradotto da google rende poco a livello di italiano, spero che abbia comunque stimolato la vostra curiosità sul magnesio che a me personalmente ha dato e continua a dare molti benefici nel miglioramento di tutta la sindrome, certo assieme ad altri integratori e senza abusare dei farmaci i risultati sono più incisivi.

     


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    Come reintegrare un minerale utile per la nostra salute- Lorenzo Acerra

    Leggi ancora un articolo sul magnesio, puoi scegliere fra questi:




    Libera dalla Fibro

    Pubblico e condivido con voi questo mio scritto di 8 anni fà non nascondendo che sono stata molto sorpresa e compiaciuta del mio percorso personale.
    Realizzo oggi che ero già sulla giusta strada e stavo facendo dei ragionamenti dentro di me che mi avrebbero portato ai risultati annunciati di recente e che condividevo sulla pagina e poi in gruppo.

    La scelta di non andare in panico per i sintomi è stata essenziale perché mi ha dato la spinta a cercare un mio percorso di cura molto personale, direi su misura
    La consapevolezza di essere sola a prendere delle decisioni mi ha fatto sentire responsabile.

    Tutto quello che ho provato a fare, con successi ed insuccessi, è quello che sono oggi.

    Libera dalla Fibro intendo soprattutto libera nella testa, perché la fibromialgia a livello fisico può tornare se non rispetti i tuoi spazi e non ti fai rispettare, può tornare se aggiungi stress su stress e non ti riposi.
    Ma una volta capìti gli allarmi e i segnali sai come puoi correre ai ripari e non ricadere.

    Spero sempre che le mie parole siano per voi fonte di ispirazione per trovare la vostra strada per stare meglio e non tanto per il mio protocollo che può essere anche più personalizzato, ma proprio perché facciate un click nella vostra testa e vi liberiate da quel pensiero che non è possibile stare meglio.

    Questo il mio scopo, ma non posso seguirvi passo passo perché non sono una coacher come tante fibro-guarite o asintomatiche che trovate nel web.
    Questo è anche un modo per invitarvi a non chiedermi troppo in privato.

    Sono scrittrice, ricercatrice e vorrei che trovaste la vostra forza interiore come ho fatto anche io, ma il lavoro dovrete farlo voi, perché ogni viaggio interiore è personale e nel vostro essere ci potrete entrare solo voi.

    La mia nota dalla pagina Popolo Fibro Relax e così che scrivevo

     

    Pubblicato da Morena Pantalone · 12 dicembre 2014

    La differenza fra ieri e oggi sta nel fatto che ieri non sapevo e combattevo pensando che fossi io sbagliata, oggi so cosa ho, ma non ho quasi più le forze per combattere ed intorno a me la scienza non da risposte utili.

    Non sono quindi io sbagliata a dovere cambiare, anzi cerco di comprendere ed ascoltare il mio corpo per dargli quello che chiede.

    Ora so anche che, nonostante sembri essere più complicato, se ne può uscire proprio perché ho deciso così, e proprio perché non ascolterò più nessuno dei presunti sapientoni venditori di fumo, né metterò mai più piede presso un ambulatorio di reumatologia a farmi umiliare gratuitamente, anzi anche pagando la parcella.

    Come?
    Ecco il punto: ho realizzato che il mio corpo ha della saggezza, avendo esso immagazzinato dei dati che servono a gestire le difficoltà che la fibromialgia provoca e lo facevo già senza saperlo, ora osservandomi potrei ritrovarli.

    Chi meglio di me, chi meglio di noi, sa come gestire il proprio corpo??
    I medici?
    Finora non ne ho trovati di sensibili e protesi ad aiutarmi.
    Quindi visto che i problemi sono miei, mi curo da sola e pubblico le mie scoperte qui in caso qualcuno voglia provare, tanto è gratis, io non ho lavoro e uso il mio tempo come voglio.

    Oggi scrivo perché ho realizzato che CE LA POSSO FARE e scelgo di non andare nel panico.

    Ricordo che è stato molto brutto ricevere la notizia che :

    Queste affermazioni da parte dei medici risuonano deprimenti ed evocano più dolore di quello che potresti avere, quindi i medici che fanno queste dichiarazioni ad un paziente non sono curativi, meglio lasciarli.

    Il medico non deve dirti bugie, ma sostenerti e spingerti a migliorare o anche guarire, senza dare false illusioni, ma nemmeno sentenze risolute.
    Insomma equilibrio.

    liberi pensieri e testimonianza di Morena


     





    Come sono uscita dal circolo vizioso della cura che è peggiore del male

     

    Questo articolo uscito il 24 Giugno 2021 sulla rivista on line Mad in Italy è stato presentato così dalla drssa Laura Guerra amministratrice della rivista e del gruppo Facebook Mat in Italy., che ringrazio per avermi concesso lo spazio.

    Presentiamo la storia di Morena che, in un momento difficile della sua vita legato a problemi di salute, viene sottoposta a trattamento con psicofarmaci.

    Avendo sviluppato forti effetti collaterali causati dal loro uso, non trova tuttavia l’aiuto di uno psichiatra per fronteggiarli e sospenderli.

    Riteniamo che sia una storia emblematica delle difficoltà che gli utenti incontrano quando vogliono intraprendere il percorso di dismissione.

    Sono stata una infermiera per 35 anni, ma poi ho visto e toccato con mano come ci si sente dalla parte dei pazienti perché mi sono ammalata in modo da incappare tra le maglie della sanità che sovrastima le diagnosi, troppo interventista ricorre subito alla chirurgia e alle terapie farmacologiche anche quando una lesione potrebbe avere una cura medica meno aggressiva e con dei percorsi non invasivi.

    In quel periodo ebbi diversi eventi stressanti, oltre al cancro, anche due lutti e la perdita del lavoro con mobbing.
    Io che ero sempre stata una persona molto attiva, indipendente  e propositiva, non mi riconoscevo più.

    Dopo 4 anni cominciai a meditare che i farmaci antidepressivi non facevano il loro lavoro e anzi pensavo spesso al suicidio, ma non ci provai mai perché essendo anche infermiera sapevo come sarei stata trattata dopo per un tentato suicidio nei reparti psichiatrici, dato che ci avevo lavorato anche per fare la tesi per il diploma di Infermiera professionale (anno 1981).

    Quindi mi sforzai di pensare a qualche strategia per arrivare alla Sospensione graduale degli antidepressivi.

    Ho chiesto alla psichiatra, ma non collaborò molto e dovetti fare da me perché mi propose di passare da 60 mg di Duloxetina a 30 mg. Provai come disse, ma non era certo un modo vincente di sospendere quell’antidepressivo. Gli effetti collaterali della dismissione erano devastanti, capogiri, vertigini, senso di nausea e ronzii fortissimi che non sono capace di descriverli.

    Così cambiai di nuovo strategia e passai al concretissimo “fai-da-te” seppur sconsigliato, credevo che non ci fosse nessuno meglio di me per attuare un progetto del genere, fatto di tanta pazienza e dedizione, ma soprattutto convinta che ce la potessi fare.

    Mi informai su come utilizzare la Cannabis Terapeutica e la usai con molto successo per attenuare i sintomi da astinenza da duloxetina, conosciuta come Cymbalta ed Effexor. Sono capsule, quindi impossibile da suddividerle, spezzarle per creare dosi via via più piccole, e questo è molto astuto da parte delle case farmaceutiche, cioè non creare capsule con dosaggi minori per riuscire a scalarli, ed è chiarissimo nelle loro intenzioni che non c’è una fine a questa terapia, dopotutto i malati cronici a vita, creano ottimi profitti. Infatti esistono solo 3 tipi di dosaggi per la Duloxetina – da 60 mg., 30 mg. e 15 mg.

    Contro questa decisione non solo il medico ma anche i familiari prossimi. Ma io trovai il modo di confezionare capsule da dosaggi inferiori aprendo le capsule e disfandomi di una parte di contenuto ed ebbi così capsule a cui toglievo un corrrispondente di 5 mg per ogni mese. (se volete farlo anche voi rivolgetevi ad un farmacista che sappia ridurre i dosaggi delle capsule)

    Per questo vi dico che il mio modo di procedere era migliore di quello proposto dal medico, il quale mi passava da 60 a 30 mg da un giorno all’altro. Che poi è veramente buffo sentir dire la frase scalare i farmaci “sotto controllo medico” quando per ogni crisi di astinenza il medico non rispondeva. Chi avrei avuto disponibile a suggerirmi un dosaggio diverso? Avrei dovuto averlo con me 24 ore su 24.

    È chiaro che ti inducono loro al fai-da-te e quindi bisogna rimboccarsi le maniche e non sperare in aiuti esterni, che se ci fossero stati, non avrei certo rifiutato.

    Intanto che procedevo alla sospesione dei farmaci in modo graduale, aiutavo il mio corpo con una serie di disintossicazioni con erbe e lavaggi intestinali e non ultime le integrazioni di vitamine e Magnesio.
    Provai anche il lavaggio epatico, ma lo ritenni troppo faticoso e stressante. In ogni caso fu efficace per farmi ripulire da tossicità di farmaci ed alimentazione non corretta.
    Dalle mie ricerche sono arrivata a definire un elenco di integratori a me necessari per stare meglio tra cui la Vitamina D, il Magnesio, la Vitamina C, la Melatonina ed il Tiglio.

    Cercai anche di dedicarmi ad attività creative per mio conto a casa intrecciando cannucce di carta per fare cestini e contenitori che poi coloravo.

    Oggi sono libera dai farmaci da 7 anni, e non credo di essere depressa, casomai a volte un po’ triste, ma questo è un sentimento normale, non una patologia.

    Credo che la depressione così come altri disturbi dell’umore e del comportamento abbiano bisogno di più umanità e meno farmaci, perché gli effetti collaterali sono devastanti e non aiutano mai ad una vera riabilitazione e cura.

    Infatti quello che mi aveva convinto a smettere di prenderli è stato l’avere letto piu’ volte il “bugiardino” del Cymbalta che dava come effetto collaterale il pensiero suicida ed è assurdo prenderlo allora, se crea lo stesso disturbo che invece dovrebbe curare. 

    Inoltre ho letto delle ricerche che il Cymbalta non ricapta la serotonina come dicono. Ma in fondo io non ero una depressa, come tutte le persone che cadono ammalate, avevo solo bisogno di più cure ed amore.


    Sono Morena Pantalone autrice di questa testimonianza nonché titolare di questo blog Vitamineral aperto in seguito a questa mia esperienza autogestita nella dismissione dei farmaci e per amor del prossimo riporto qui ogni buona esperienza positiva.
    Per questo molte altre persone hanno aderito e si curano con Vitamine, Minerali e Fitoterapia.

    Questa non è la mia unica testimonianza sul web e infatti troverete interessante leggere altri miei articoli soprattutto sulla Fibromialgia da cui mi sono liberata grazie anche alla dismissione degli psicofarmaci di cui sopra.

     

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    Non cercare di convivere con la Fibromialgia – Cerca la verità sommersa

    La fibromialgia non è una diagnosi, ma l’anticamera di altre patologie su cui resterete per sempre se non pensate voi…

    FIBROMIALGIA – Una opportunità per conoscere se stessi o una situazione per bloccarsi?

    La forza di volontà è pure una fortuna avercela, ma si può anche costruirla piano piano, oppure, a seconda di come ci arrivano gli eventi che ci hanno portato a sentirci sconfitti o messi all’angolo, trovare un modo per agire per non rimanere bloccati.

    Quando il marketing sfrutta la malattia ed il disagio

    Raramente parlo male di qualche sito di integratori se non nel ristretto pubblico privato del mio gruppo di Fibromialgia, ma questo lo dico senza fare nomi e se conoscete già la foto saprete già a quale sito mi riferisco.

    Qualcuno di voi magari ha provato il prodotto e nei primi tempi potrebbe avere funzionato anche in un quadro di malattia piuttosto lieve.

    La mia critica è verso questo tipo di immagini per il messaggio che mandano ai lettori di solito sono pazienti fibromialgiche in cerca di soluzioni ed informazioni per migliorare il loro stato di salute. e Molti siti sfruttano questo sensazionalismo per attrarre consensi e click o magari vendere qualche cosa.

    Da molti anni i giornali ed i media, ma anche i siti che vendono integratori, i politici nella loro campagna elettorale hanno sfruttato la condizione delle malate fibromialgiche rispondendo ai loro appelli assecondando ed alimentando il vittimismo, esasperando la loro situazione di impotenza di fronte ad uno Stato che non le riconosce e non fornisce cure, o se le fornisce sono a pagamento.

    Ma a proposito di immagini , vi prego di guardare questa che ho trovato in uno dei siti sponsorizzati che vende un integratore creato per la fibro. Non vi sembra che evochi ed alimenti il senso di frustrazione e vittimismo?
    Ma non preoccupatevi, loro hanno la soluzione, quindi comprate il…

    Per i produttori che mettono il marchio “fibromialgia” al loro integratore non sembra vero di avere trovato le galline dalle uova d’oro. Perché analizzando questi integratori, anche da profani, si può evincere che contengono delle sostanze a dosaggi veramente bassi.

    Anche il placebo è una ottima cura, certo, ma tenere le persone in uno stato di cronicità e dipendenti da una pillola non è certo etico, soprattutto se il contenuto è blando.

     

    Effetto Placebo ed effetto Nocebo – di cosa si tratta?

    Effetto Placebo ed effetto Nocebo – di cosa si tratta?

    Segue una raccolta di articoli, post di amici e studi sull’effetto Placebo e Nocebo da cui sono affascinata. L’argomento è…

    Farmaci che rubano Vitamine e Minerali

    Farmaci che possono danneggiare le ossa creando Osteoporosi

    I glucocorticoidi, gli inibitori della pompa protonica, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), alcuni farmaci antiepilettici e gli…




    La Fibromialgia peggiora se c’è un basso contenuto di vitamina D

    Panoramica di studi su Fibromialgia o stanchezza cronica e Vitamina D.

    LA Fibromialgia peggiora se c’è un basso contenuto di vitamina D nel sangue- giugno 2020

    Associazione tra bassi livelli di vitamina D e maggiore impatto della fibromialgia
    Susyane Ribeiro Beserra 1, Fabiola Isabel Suano Souza 1, Roseli Oselka Saccardo Sarni 1, Myllena Maria de Morais Pereira 2
     Scarica il PDF da VitaminDWiki

    Background:

    Metodi:

    Risultati:

    Tuttavia, è stata trovata una correlazione negativa significativa tra la concentrazione di vitamina D e i valori FIQ, ovvero i pazienti con il maggiore impatto della malattia avevano concentrazioni più basse di vitamina D (P = 0,018).

    Conclusione:

    i pazienti affetti da FM non presentavano una maggiore prevalenza di carenza o insufficienza di vitamina D rispetto agli individui sani, sebbene basse concentrazioni di vitamina D potrebbero indicare impatti più gravi della malattia.

    Ritagliato da PDF

  • Cerca in VitaminDWiki “Fatica cronica” O CFS O “Encefalomielite mialgica”) 299 pagine web a partire da agosto 2020
  • raggiunto il livello di 30-48 ng
  • La carenza di Vitamina D è associata ad Ansia e depressione nella Fibromialgia

  •  

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