Osteoporosi. Il calcio non è l’unico minerale costituente delle ossa

Credits Immage: CB- Creative Bloq

Spesso si prende uno o due integratori e si pensa che magari riescano da soli a fare il lavoro, ma non è così semplice ripristinare il tessuto osseo perduto se ci sono delle condizioni che continuano a consumarlo. Ad esempio se si continua a fare una vita sedentaria o prendere farmaci, fumare, o prendere vitamina D senza tutti i cofattori.

Il presente articolo mostra i principali nutrienti e strategie per il sostegno della struttura ossea, ma non si fa carico della personale diagnosi, cura e monitoraggio delle ossa. Pertanto, ogni integrazione qui consigliata potrebbe senza dubbio essere la base di discussione con il vostro medico.

L’osteoporosi non è soltanto perdita di calcio. Nelle ossa troviamo almeno 12 minerali:




L’associazione di Acido Ascorbico con benzoati
Un allarme immotivato

Vogliamo occuparci oggi di un additivo usato nelle bevande e del suo presunto rischio di cancerogenicità in associazione ad acido ascorbico. Parliamo del Benzoato di sodio un conservante alimentare, tra i più usati a livello mondiale.

Raramente ci occupiamo di elencare gli additivi che sono sempre da evitare a favore di un cibo naturale, ma siamo a contatto continuo di notizie allarmanti e oggi vogliamo tranquillizzare circa la presunta reazione di questo additivo con l’acido ascorbico. Cioè se piccole quantità di Benzoato di sodio possano trasformarsi in benzene in presenza di acido ascorbico. (Vitamina C)

Rispondiamo quindi con forza a chi porta allarme immotivato o meglio sproporzionato e sfavorendo chi si accinge ad assumere vitamina C, ma facendo reclame del prodotto da lui consigliato.

È successo sul sito di un noto nutrizionista molto seguito sui social, e con cui spesso mi trovo in accordo, ma questa volta proprio evidente come sia più importante per lui avere tanti click sul post che dare informazioni reali ed utili.

Se da un lato non possiamo negare i rischi dovuti ad ingestione ed inalazione di Benzene e Benzoato di sodio, non possiamo che notare come non ci siano chiare prove di pericolosità nella combinazione con l’acido ascorbico. Pertanto riporto la risposta del mio amico Leonardo Fossi sulla pagina del suddetto nutrizionista.

Gira sul web una notizia fuorviante, antiscientifica ma soprattutto terroristica.
ACIDO ASCORBICO E BENZOATI.
FACCIAMO UN PÒ DI CHIAREZZA

L’acido benzoico e i suoi sali di sodio e potassio sono tra i conservanti più comuni utilizzati per inibire la crescita microbica a causa del loro rapporto costi-benefici.
I benzoati controllano la crescita di alcuni batteri, funghi filamentosi e lieviti, prevenendo il deterioramento del prodotto e la crescita di specie patogene.
Il benzene può formarsi in alimenti e bevande contenenti acido benzoico e ascorbico perché le condizioni simulate in diversi studi sono le più prevalenti durante la lavorazione e la conservazione.
Le materie prime, come alcuni frutti e condimenti, possono contenere acido ascorbico, benzoato di sodio o antiossidanti naturali, che possono portare a concentrazioni variabili di benzene nel prodotto finale
Tutti gli studi riguardanti la decarbossilazione (trasformazione in benzene tramite perdita di un gruppo carbossidico) dei benzoati in presenza di acido ascorbico e metalli di transizione (cationi di rame o ferrico) sono stati effettuati su BEVANDE, in determinate condizioni come l’esposizione a raggi UV, temperatura di 40° e Ph acido <4.5.

Nel 1993 (30 anni fa) i ricercatori TP McNeal et al effettuarono una valutazione in dei campioni di bevande analcoliche.

Sono state incubate a 3 temperature diverse (20°C, 45°C e 90°C) per 21 giorni prima della determinazione del benzene e ciò ha comportato un aumento significativo dei livelli di benzene nei campioni sottoposti a temperature di 45°C (da 5,5 ppb a 6,6 ppb) e 90°C (da 25 ppb a 55,1 ppb) rispetto ai campioni conservati a 25°C (da 0,7 ppb a 1,5 ppb dopo 21 GIORNI!)

LA TEMPERATURA CORPOREA MEDIA È DI 36.1° E L’EMIVITA DELL’ ACIDO ASCORBICO È DI 180 MINUTI.😁
Il limite secondo l’FDA riguardo la presenza di benzene nelle bottiglie di acqua è di 5ppb(parti per miliardo).
MI SPIEGATE DOV’È LA PAURA?

Tra l’altro il 99% di benzene introdotto nell’ organismo circa 200–450 μg avviene tramite INALAZIONE.
Non esistono paper con prove sperimentali e cliniche, effettuate su organismi complessi tramite l’ introduzione di questi composti SEPARATAMENTE sia in modalità che tempistiche diverse.
Non esiste una sola ricerca epidemiologica o retrospettiva in cui il benzene formatosi dall’ introduzione SEPARATA di acido ascorbico e benzoati sia in forma alimentare che farmaceutica abbia aumentato STATISTICAMENTE lo sviluppo di cancro.
APRITE GLI OCCHI E VIVETE SERENAMENTE.


(Commento di Leonardo Fossi studioso della biochimica dell’acido ascorbico)


Lacido benzoico è un buon conservante e si trova naturalmente in molti cibi, come mirtilli, albicocche, funghi e cannella. Inoltre, alcuni batteri producono acido benzoico durante la fermentazione del latte, come nello yogurt 1.

Il benzoato di sodio, invece, non è contenuto nel cibo, ma viene sintetizzato artificialmente e aggiunto dall’industria alimentare a bevande gassate e cibi acidi, come condimenti per insalata, sottaceti, succhi di frutta e condimenti.

La salificazione dell’acido benzoico con idrossido di sodio migliora la capacità dell’acido benzoico di dissolversi nei prodotti alimentari.

Grazie alle sue proprietà batteriostatiche e fungistatiche, il benzoato di sodio trova impiego come conservante in alimenti, integratori e formulazioni cosmetiche e farmaceutiche. Generalmente, lo si usa in associazione con altri agenti conservanti, come l’acido sorbico.

Cosa molto importante, il sodio benzoato è attivo solo a pH acido (3-5). Quando utilizzato in soluzioni acide, il sodio benzoato si converte in acido benzoico.

Uso in Farmaci e Alimenti

Benzoato di Sodio negli Alimenti

Il benzoato di sodio inibisce la crescita di batteri, muffe e altri microbi potenzialmente dannosi, prevenendo il deterioramento degli alimenti. È particolarmente efficace nei cibi acidi 2.

Pertanto, viene spesso addizionato a cibi pronti, come soda, succo di limone in bottiglia, sottaceti, gelatina, condimenti per insalata, salsa di soia e altri condimenti.

può essere indicato in etichetta con la sigla E311.

Benzoato di Sodio in Farmaci e Integratori

Il benzoato di sodio viene usato come conservante in alcuni farmaci e integratori, soprattutto nei prodotti in formulazione liquida, come gli integratori pronti da bere o gli sciroppi per la tosse (es. NeoBorocillina).

Fa Male?

Negli Stati Uniti, il benzoato di sodio è riconosciuto come generalmente sicuro dalla Food and Drug Administration.

La FDA consente una concentrazione fino allo 0,1% di benzoato di sodio in peso in alimenti e bevande. Se utilizzato, dev’essere incluso nell’elenco degli ingredienti 3.

L’OMS ha fissato per il sodio benzoato un livello accettabile di assunzione giornaliera (ADI) a 0-5 mg per kg di peso corporeo. Le persone generalmente non superano questo livello attraverso una dieta normale 4, 5, 6.

Sodio Benzoato, Benzene e Cancro

Se combinato con vitamina C, il benzoato di sodio può essere convertito in benzene, un composto che può essere associato allo sviluppo del cancro 7, 8.

Le bevande gassate contenenti benzoato di sodio sono gli alimenti maggiormente a rischio per il contenuto di benzene. Inoltre, le bevande dietetiche o senza zucchero sono ancora più inclini alla formazione di benzene 7.

La FDA ha comunque affermato che i bassi livelli di benzene presenti nelle bevande a causa della suddetta reazione non comportano rischi per la salute 9.


Studio tradotto

Il benzene come pericolo chimico negli alimenti trasformati

Astratto

Questo articolo presenta una revisione della letteratura sul benzene negli alimenti, compresi gli aspetti tossicologici, la presenza, i meccanismi di formazione e le misure di mitigazione e analizza i dati che riportano i livelli di benzene negli alimenti. 

I dati disponibili sull’esposizione alimentare al benzene sono minimi dal punto di vista della salute pubblica


  • In conclusione

    Usa vitamina C tranquillamente

    Indicazioni, Controindicazioni e miti da sfatare

    Faq Vitamina C Tutte le risposte alle vostre domande frequenti




    Vitamina C come Antiveleno

    • Vedremo come il dr F. Klenner trattava il morso di serpente ed il confronto di due casi: uno trattato con Vitamina C alte dosi, dal dottor Klenner, ed il secondo caso di morso di serpente trattato da altri medici in ospedale e senza uso di vitamina C.
    • Due decorsi totalmente diversi, sia per la prognosi che per gli esiti della guarigione e per le sofferenze decisamente più alte nel caso trattato senza vitamina C.
    • Poi vedremo il caso di un uomo morso da un bruco velenoso per cui sarebbe certamente morto se non fosse stato tempestivamente trattato con alte dosi di vitamina C endovena.

    Ci sono tantissimi di casi trattati dal Dr Klenner, più di 10.000 casi in 30 anni con megadosi di Vitamina C.

    Storia di un caso: Morso di Serpente – Frederick Robert Klenner MD

    Furono iniettati 4 grammi di acido ascorbico endovena alle 19:35 con una siringa da 20 c.c .. Nei successsivi 25 minuti si esegue il test sulla pelle alla ricerca del veleno.

    Vista nel mio studio alle 10:00 del mattino seguente mostrava ancora un piccolo gonfiare alla gamba e aveva mezzo grado di febbre. Le fu data una seconda dose di 4 grammi di acido ascorbico endovena.

    Paragoniamo questo caso con uno dei precedenti, un morso di serpente ad una ragazza di 16 anni, colpita da un mocassino di circa la stessa misura, al giudicare dai segni delle zanne, sulla mano mentre tirava le piante del tabacco, fu ricoverata in ospedale per tre settimane.

    Le furono date 3 dosi di anti-veleno.

    Dal diario del Fred R. Klenner, Dottore in Medicina (M.D.)

    Perché si muore coi morsi di insetto e di serpente?

    Si stima che ci siano 6500 morti all’anno negli Stati Uniti per il morso del serpente. Molti di più dai morsi di vari insetti volanti, dai ragni, a causa di certe piante e di alcuni bruchi. Queste morti possono essere evitate. Su parecchi fattori stiamo lavorando in queste patologie:

    • La produzione di istamina, soprattutto nelle punture e nei morsi più gravi.
      Wells[40] nel 1925 ha chiamato il veleno di certi ragni zootossine e quello di piante velenose, fitotossine. Ford nel 1911 ha riportato tre classi di tossine delle piante e dei funghi:
    • Irritanti gastrointestinali.

    L’acido ascorbico per il soccorso.

    È un principio dimostrato che la produzione di istamina e gli altri prodotti finali, provenienti dalle proteine cellulari deaminizzate rilasciate dalle lesioni alle cellule, sono una causa di shock.
    Il valore clinico dell’acido ascorbico nel combattere lo shock si spiega se ci rendiamo conto che gli enzimi deaminizzanti, originati dalle cellule danneggiate, sono inibiti dalla vitamina C. È stato dimostrato da Chambers e da Pollock che il danno meccanico a una cellula risulta in cambiamenti del pH che invertono l’attività degli enzimi cellulari da attività costruttiva a distruttiva. I cambiamenti del pH si diffondono alle altre cellule.
    Quest’attività distruttiva rilascia l’istamina, una sostanza che dà luogo ad uno shock maggiore.

    La presenza di vitamina C inibisce questa transizione enzimatica nella fase distruttiva.

    La risposta a queste urgenze è semplice: Grandi quantità di acido ascorbico da 350 mg a 700 mg per Kg di peso corporeo, per via endovenosa.

    Ogni stanza di pronto soccorso dovrebbe essere rifornita di fiale di vitamina C a sufficienza perché il fattore tempo non possa mai essere considerato come un ostacolo per salvare una vita e perché in questi casi la rapidità di intervento fa la differenza.
    Fiale con 4 grammi, da 20 c.c, fiale con 10 grammi, da 50 c.c. devono essere rese disponibili per il medico.

    La storia di un caso con successo dovuto alla rapidità con una iniezione di 12 grammi.

    Bruco di Puss. Questo bruco insolito lasciò 44 segni a rilievo sul dorso della sua vittima.
    Se non fosse stato per la vitamina C questo individuo sarebbe morto per shock ed asfissia.


    Infusioni di Vitamina C in flebo nella realtà odierna in Italia

    Ho contattato negli anni alcuni medici che offrissero la loro consulenza per l’utilizzo di Vitamina C endovena, e all’inizio si sono offerti in molti per la prescrizione che occorre, ma l’unico ad offrire un servizio concreto è il Dr Francesco Raggi.

     

    VITAMINA C

    La vitamina C, conosciuta anche come acido ascorbico, è un nutriente essenziale che tuttavia non può essere sintetizzato dall’organismo umano e deve essere introdotto o dalla dieta o da integratori. È una vitamina idrosolubile necessaria all’organismo per sintetizzare il collagene – in grado di rinforzare le ossa, la cartilagine, i muscoli e i vasi sanguigni – necessaria per il corretto funzionamento del sistema immunitario e per favorire l’assorbimento del ferro.

    La vitamina C ha molti benefici ed è nota per la sua capacità di agire come agente antiossidante, in grado quindi di rimuovere i radicali liberi, riducendone il danno provocato a livello del genoma. Inoltre, l’utilizzo della vitamina C è stato adottato anche in ambito oncologico, trovando tra i suoi sostenitori più significativi il premio Nobel Linus Pauling e il suo collega Ewan Cameron.

    La Vitamina C per via endovenosa viene utilizzata da molti anni negli Stati Uniti di America, in Germania, in Svizzera e in Austria.

    Il dosaggio della vitamina C viene individuato singolarmente in base al peso alla problematica specifica del paziente.

    Controversie Scientifiche ed Efficacia della vitamina C

    Nonostante l’utilizzo della vitamina C per via endovenosa ad alte dosi sia diffuso in alcune cliniche in America https://riordanclinic.org/what-we-do/high-dose-iv-vitamin-c/ ed Europa (Germania, Austria, svizzera) tale metodica è ancora oggi motivo di divisione nella comunità scientifica.

    La vitamina C è stata studiata a lungo ed esistono pubblicazioni scientifiche internazionali che ne attestano l’efficacia e l’utilità in diversi settori della medicina. Tuttavia altre pubblicazioni invece mettono in dubbio la sua utilità.

    È importante evidenziare che la vitamina C, non essendo brevettabile, non ha mai trovato il favore dell’industria farmaceutica: infatti, pochi sono stati gli investimenti dato che nessuno poteva vantare interessi su questa sostanza.

    Efficacia della vitamina C Uno studio multicentrico tedesco effettuato su pazienti con tumore al seno ha mostrato che il trattamento con vitamina C endovena insieme alla chemio e radio ha contrastato gli effetti dello stress ossidativo dovuti proprio al trattamento anti-cancro, riuscendo a ridurre gli effetti collaterali e migliorando la qualità di vita delle pazienti durante e dopo il trattamento.

    Un altro studio ha dimostrato che la vitamina C endovena ad alto dosaggio dopo i trattamenti anti-tumorali standard ha ridotto i livelli di infiammazione e i livelli di marker tumorali. 

    Dalle pubblicazioni scientifiche si rileva che la vitamina c può essere utile nei pazienti con: patologia tumorale infezioni (herpes Zoster, mononucleosi, sepsi severa) allergie

    Benefici della vitamina C in ambito oncologico

    I pazienti affetti da cancro hanno esperienza comune di una sintomatologia legata alla progressione della malattia e agli effetti collaterali della chemio e radioterapia, che hanno un profondo impatto sulla qualità di vita del paziente. La stanchezza è il sintomo più comune e debilitante riportato dai malati oncologici, molto più del dolore.

    Diversi studi recenti hanno mostrato che la vitamina C endovena riesce ad alleviare la fatica, l’insonnia, la perdita di appetito, la nausea ed il dolore, oltre a migliorare aspetti cognitivi, emozionali e sociali. Ulteriori trials clinici hanno mostrato che la vitamina C endovena ad alte dosi è sicura e ben tollerata nei pazienti con tumore sia come terapia a se stante sia in combinazione con farmaci chemioterapici.

    Anche se gli effetti anticancro della vitamina C non possono considerarsi conclusivi, i dati esistenti mostrano una sempre più chiara capacità nel migliorare la qualità di vita (la stanchezza, l’insonnia, la perdita di appetito, il dolore , la nausea)

    Tale trattamento, nei pazienti affetti da tumore ha mostrato: un aumento della qualità di vita (riduzione della stanchezza, del dolore, della nausea, miglioramento del sonno e dell’appetito) una migliorata tolleranza alla terapia convenzionale (chemio e radioterapia)

    Per info e appuntamenti telefonare al 3929403760

  • https://www.francescoraggi.it 👉 https://swiy.io/Vitamina-C
  • https://swiy.io/Chiamaci_ora

  •  




    Benefici terapeutici dell’applicazione diretta della vitamina C

    Benefici terapeutici dell’applicazione diretta della vitamina C
    L’uso di ascorbato topico da parte dei medici è iniziato oltre 50 anni fa

    Editoriale di Andrew W. Saul

    OMNS (9 aprile 2023)

    L’idea generale di usare la vitamina C per via topica non mi è venuta dal nulla. 

    herpes simplex e per le prime lesioni di Kaposi. 

    [1]

    La vitamina C topica è un antivirale straordinario e versatile. 

    [2] Se l’acido ascorbico C brucia, si può usare l’ascorbato di sodio al posto dell’acido ascorbico. Ho visto funzionare entrambi.

    Tutta questa apparente proprietà antivirale della vitamina C concentrata era una strana compagna della precedente proprietà antitossica che avevo sperimentato.

    Aggiungere lentamente una piccola quantità di acqua a circa mezzo cucchiaino di vitamina C in polvere. Usa solo abbastanza acqua per inumidire la vitamina C. Usando meno acqua otterrai una pasta più densa. L’applicazione con la punta delle dita o un batuffolo di cotone, più volte al giorno, è facile. L’acqua evaporerà in pochi minuti e lascerà uno strato chiaramente visibile ma temporaneo di cristalli di vitamina C sulla pelle.

    [3]

    noto almeno dal 1971. Frederick R. Klenner, MD, ha scritto:

    “Abbiamo rimosso diversi epiteliomi a piccole cellule basali con un unguento al 30%” di vitamina C. [4]

    [5]

     .

    [5]

    L’utilità ad ampio spettro di un farmaco è generalmente lodata come un vantaggio per l’umanità. Eppure una vitamina che dimostra proprietà ad ampio raggio come agente antitossico, antivirale, antitumorale e antiemorragico è stata ampiamente respinta dalla professione medica.

    C’è un principio che è una sbarra contro ogni informazione,
    che è una prova contro ogni argomento,
    e che non può non mantenere l’uomo nell’ignoranza eterna.
    Questo principio è la condanna senza indagine.
    – William Paley (1743-1805), spesso attribuito a Herbert Spencer (1820-1903)

    (Andrew W. Saul è al suo ventesimo anno come redattore capo dell’Orthomolecular Medicine News Service. Non è né un virologo né un medico. È autore o coautore di una dozzina di libri e ha insegnato nutrizione clinica e biologia cellulare presso il livello universitario. Lavorare direttamente con il proprio medico su qualsiasi problema di salute.)

    Riferimenti

    1. Robert F. Cathcart III, MD. Ipotesi mediche, 14(4):423-433, agosto 1984. http://www.doctoryourself.com/aids_cathcart.html
    2. Vitamina C topica per HPV, herpes genitale e herpes simplex: vitamina C come antivirale. http://www.doctoryourself.com/herpes.html
    3. La vitamina C topica blocca il carcinoma basocellulare. Servizio di notizie sulla medicina ortomolecolare , 9 novembre 2007. http://orthomolecular.org/resources/omns/v03n12.shtml
    4. Fredrick R. Klenner, MD. Osservazioni sulla dose e sulla somministrazione dell’acido ascorbico quando impiegato oltre l’intervallo di una vitamina nella patologia umana. Giornale di nutrizione applicata vol. 23, nn. 3 e 4, inverno 1971. http://yost.com/health/klenner/klenner-1971.pdf e http://www.doctoryourself.com/klennerpaper.html
    5. Macchie senili, carcinoma basocellulare e cheratosi solare. http://www.doctoryourself.com/news/v5n9.txt
    6. HD Riordan e JA Jackson. L’ascorbato arresta il sanguinamento prolungato dall’estrazione del dente. Giornale di medicina ortomolecolare 1991, 6(3-4).

    La medicina nutrizionale è la medicina ortomolecolare

    La medicina ortomolecolare utilizza una terapia nutrizionale sicura ed efficace per combattere le malattie. Per ulteriori informazioni: http://www.orthomolecular.org


    la Vitamina C nella cosmesi, come aiuta la pelle

    Leggi anche la mia esperienza dell’uso di questa pasta di vitamina C nel caso di una ustione da olio bollente.

    Gli effetti della vitamina C topica sulla guarigione delle ferite da ustione

    Una soluzione per NON SCOTTARSI AL SOLE ed assorbire comunque la Vitamina D anche per scottature

    Codice sconto “Vitamineral” su tutti i prodotti Prinfit – spedizione sempre gratis




    Vitamina C nella salute dell’occhio

    VITAMINA C E OCCHIO

    la concentrazione di questa vitamina nell’umor acqueo è molto elevata, venticinque volte quella del plasma sanguigno.

    È stato dimostrato il rapporto che esiste fra uno scarso apporto di vitamina C e la formazione di cataratta.

    Le cataratte senili possono essere provocate dalla luce del sole, da radiazioni (raggi X, neutroni), da infezioni, dal diabete e da carenze alimentari.
    Monjukowa e Fradkin riferirono che la bassa concentrazione di vitamina C nel cristallino precedeva la formazione della cataratta e ne dedussero che la carenza di vitamina C è la causa, e non la conseguenza, della formazione di cataratte.
    vitamina B2, da 200 a 600 mg. al giorno, rallenta lo sviluppo delle cataratte.

    Il regime descritto nel capitolo 5, se fedelmente seguito, può portare a un controllo significativo dello sviluppo delle cataratte senili.
    Un certo numero di medici ha descritto esperienze positive di uso della vitamina C per tenere sotto controllo il glaucoma.
    rigonfiamento del bulbo oculare.

    La pressione normale è inferiore a quella di 20 mm. di mercurio (mm. Hg). Le pressioni di un glaucoma semplice variano da 22 a 30 mm Hg, quelle di un glaucoma più grave vanno da 30 a 45 mm. Hg, e quelle di un glaucoma gravissimo raggiungono i 70 mm. Hg.

    Cheraskin, Ringsdorf e Sisley (1983), nella loro analisi del glaucoma, citano il fatto che Lane (1980)
    aveva studiato 60 soggetti di età compresa fra i 26 e i 74 anni e aveva riscontrato una pressione endoculare media di 22,33 mm Hg, quando la dose media di vitamina C era di 75 mg. al giorno, e una diminuzione fino a 15,15 mm Hg. quando la dose di vitamina C veniva aumentata a 1200 mg. al giorno.

    dai 30 ai 40 g. al giorno di vitamina C (0,5 g. per ogni chilogrammo di peso corporeo) per una durata di sette mesi.

    La pressione endoculare, inizialmente compresa fra 30 a70 mm Hg, solitamente diminuiva a circa metà del valore iniziale. Dosi elevate di vitamina C riuscirono, per alcuni pazienti, a tenere sotto controllo il glaucoma, mentre ad altri consentirono di diminuire la quantità di farmaci normalmente assunti.

    LINUS PAULING.
    1986

    riferimenti

    Fonti Bibliografiche


    Codice sconto “Vitamineral” su tutti i prodotti Prinfit – spedizione sempre gratis



    Gli effetti della vitamina C topica sulla guarigione delle ferite da ustione

    Proprio pochi mesi fa mi sono ustionata una parte della mano con olio bollente in maniera abbatanza estesa come da foto a lato ed ho voluto provare l’applicazione di una pasta di acido ascorbico perché avevo sentito dire che aiutava anche nelle ustioni.

    Dopo avere raffreddato con acqua corrente la parte ustionata ho applicato un impacco di acido ascorbico in polvere inumidito con qualche goccia di acqua a formare una cremina e con una garza e cerotto ho coperto e tenuto senza più pensarci fino al giorno dopo. La sensazione solita legata all’ustione non la sentivo più e con grande stupore all’apertura della medicazione la parte di pelle certamente un pò arrossata del normale non presentava la classica bolla di essudato che si forma con le ustioni. Era sicuramente una ustione di secondo grado, ma invece di risolversi in qualche giorno con la rottura delle pelle bruciata e la fuoriuscita del liquido e rimarginarsi come una ferita, la situazione era ben diversa.

    La pelle bruciata non si era rotta ma andava a formare una specie di cerotto naturale, tutto era pulito, e leggermente arrossato, non mi faceva nemmeno male. Così decisi di ripetere l’impacco e dimenticare tutto fino al giorno dopo.

    Ancora una volta la situazione allo scoprire la medicazione era eccellente dal mio punto di vista infermieristico, non avevo mai visto una ustione guarire in modo così veloce.

    Oggi ho trovato per caso questo studio fatto proprio da infermieri che mi conferma l’efficacia della vitamina C anche sulle ustioni.

    Lo studio risale al Giugno/Luglio 2021

    Mohammad Haddadi1 , Davood Movahedzadeh2 , Elaheh Jaghouri3 , Hamid Robat Sarpooshi * 4

    1- Dipartimento di Infermieristica, Facoltà di Infermieristica e Ostetricia, Sabzevar University of Medical Sciences, Sabzevar, Iran.
    2- Dipartimento di Salute, Facoltà di Infermieristica e Ostetricia, Sabzevar University of Medical Sciences, Sabzevar, Iran.
    3- Dipartimento di Infermieristica, Facoltà di Infermieristica e Ostetricia, Mashhad University of Medical Sciences, mashhad, Iran.
    4- Dipartimento di Infermieristica, Facoltà di Infermieristica e Ostetricia, Sabzevar University of Medical Sciences, Sabzevar, Iran. , sarpooshi92@gmail.com
    Estratto: (819 Visualizzazioni)

    Sfondo e scopo:

    Metodi e materiali:

    questa ricerca è stata eseguita su 30 pazienti con ustioni estese di secondo grado su uno o due organi con ustioni simili. I soggetti dello studio sono stati divisi casualmente nei gruppi di intervento e di controllo.

    Risultati

    Conclusione:

    Vescica da ustione

    Una vescica da ustione è una bolla di liquido trasparente sotto la pelle che si forma come modo del corpo di proteggere una zona ustionata

    Le vesciche da ustione sono diverse dalle vesciche che si sviluppano come risultato di frizioni ripetute, eruzioni cutanee, o pelle pizzicata.

    Si verificano comunemente con ustioni di secondo grado da una fonte di calore, sostanze chimiche, congelamento, o scottature solari.

     


    La vitamina C come diluizione di acido ascorbico (con o senza magnesio cloruro) l’abbiamo anche scoperta essere preventiva delle scottature solari, infatti siamo già in molti a farne uso ed ogni anno ci stupiamo sempre del fatto che spruzzare ripetutamente questa soluzione sulla pelle non ci abbia mai tradito e l’abbronzatura risulta dorata e senza scottature.

    Ovviamente ognuno deve fare attenzione ai tempi di esposizione e non sottovalutare il tipo di pelle (fototipo) e quindi calibrare i tempi e anche in base agli orari.

    Certamente contrinuisce ad avere una bella abbronzatura anche trovarsi con dei buoni livelli di vitamina D 25(OH) nel sangue (almeno 60-80 ng/ml), questo secondo moltissime testimonianze da diversi anni di gestione del gruppo Gruppo Vitamina D.


    Trova il tuo integratore di Vitamina C, Vitamina D e Magnesio




    Terapie chelanti dei metalli pesanti e Vitamina C

    Chelazione letteralmente significa “formare un artiglio”. Le sostanze chelanti quando trovano dei metalli pesanti tossici e pericolosi gli si aggrappano come avessero degli artigli e il corpo è in grado di eliminare le due sostanze combinate. Oltre allistidina, sono eccellenti chelatori:

    • metionina,
    • cisteina,
    • glicina,
    • acido glutamico,
    • glutatione,
    • carnitina
    • cofattori:
      • vitamine del gruppo B,
      • specialmente B6,
      • magnesio,
      • manganese,
      • zinco
      • e ascorbato di sodio.

    Metalli Pesanti | Pericoli, Sintomi Avvelenamento, Cure

    I metalli pesanti sono elementi chimici aventi un peso atomico elevato e una densità almeno 5 volte maggiore di quella dell’acqua 1.

    Un’altra caratteristica dei metalli pesanti è l’effetto negativo che hanno sull’ambiente e gli organismi viventi, quando presenti in quantità eccessive 2.

    A causa del loro alto grado di tossicità, alcuni metalli pesanti rappresentano più di altri un potenziale pericolo per la salute pubblica. Tra questi ricordiamo:

    • arsenico,
    • cadmio,
    • cromo,
    • piombo,
    • mercurio.

    Nell’ampio gruppo dei metalli pesanti rientrano anche alcuni elementi essenziali per l’organismo umano, come ferro, zinco, rame e manganese.

    Tuttavia, anche questi elementi chiave possono diventare tossici se assunti a concentrazioni sufficientemente elevate.

    Sono stati individuati 23 metalli pesanti preoccupanti, a causa dell’esposizione residenziale o professionale: antimonio, arsenico, bismuto, cadmio, cerio, cromo, cobalto, rame, gallio, oro, ferro, piombo, manganese, mercurio, nichel, platino, argento, tellurio, tallio, stagno, uranio, vanadio e zinco 2.

    Dove si trovano

    Molti metalli pesanti – come mercurio, piombo, cadmio e arsenico – si trovano nel suolo, nell’acqua, nel cibo e in alcuni prodotti per la casa di uso comune.

    I metalli pesanti sono quindi presenti nell’ambiente e provengono da fonti sia naturali che umane, come eruzioni vulcaniche, agenti atmosferici, combustione di carbone ed estrazione di minerali dal sottosuolo 3.

    Avvelenamento

    L’avvelenamento da metalli pesanti è piuttosto raro. Tuttavia, considerata la gravità delle manifestazioni associate e i potenziali rischi di un’esposizione cronica, è necessario adottare precauzioni idonee 3.

    1.

    La tossicità dei metalli pesanti è spesso secondaria all’esposizione professionale, come l’estrazione mineraria e la metallurgia o il contatto con rifiuti industriali (direttamente o attraverso fonti di cibo e acqua contaminati) 4.

    44.

    Fattori di Rischio

    I seguenti fattori aumentano il rischio di avvelenamento da metalli pesanti 1.

    Fattori di Rischio Professionali

    • Esposizione a sostanze chimiche come insetticidi, erbicidi, fungicidi, algicidi, bagni medicati per le pecore, conservanti del legno e sostanze coloranti nelle fattorie (arsenico).
    • Lavorare nell’industria mineraria o in fonderia (cadmio) o in grandi fabbriche (cromo).
    • Lavorare sulla produzione di batterie, pigmenti, stabilizzanti e leghe (cadmio)
    • Lavori di costruzione con cemento (cromo).
    • Lavorare sulla produzione di batterie al piombo, munizioni e prodotti in metallo (piombo).
    • Lavorare nell’industria elettrica (interruttori, termostati, batterie) (mercurio).

    Fattori di Rischio Individuali e domestici

    • Fumo di sigaretta (cadmio).
    • Vecchie amalgame dentali (mercurio).
    • Mangiare pesce pescato in zone ad alto contenuto di mercurio. Anche i molluschi pescati in prossimità di scarichi industriali possono essere di particolare preoccupazione 1, 5.
    • 6.
    • Esposizione ad antiche pitture domestiche in deterioramento.
    • Vivere in parti del mondo che hanno livelli elevati di metalli pesanti nel suolo o nell’acqua (Bengala occidentale, Bangladesh, Thailandia, Mongolia interna, Taiwan, Cina, Messico, Argentina, Cile, Finlandia e Ungheria) (arsenico).
    • Vivere in aree ad alto insediamento industriale (miniere, fonderie, acciaierie, raffinerie, centrali nucleari e linee ad alta tensione, industrie delle vernici e altre attività industriali basate sui metalli).

    Sintomi

    I metalli pesanti tendono ad accumularsi nell’organismo, interagendo con il normale metabolismo delle cellule e alimentando lo stress ossidativo.

    I metalli pesanti vanno quindi a compromettere molte funzioni cellulari, attraverso interferenze enzimatiche, metaboliche e mitocondriali 7.

    La gravità di tale danno e la relativa sintomatologia dipendono dall’entità dell’accumulo e dalla sua durata nel tempo, dal tipo di metallo pesante coinvolto e dalla via di esposizione (es. orale o inalatoria).

    I sintomi comuni ai diversi tipi di avvelenamento da metalli pesanti includono:

    • debolezza, stanchezza, mal di testa, depressione, scarso appetito.

    Nei casi più gravi di avvelenamento cronico da metalli pesanti, potrebbero verificarsi sintomi tra cui:

    • paralisi.

    I bambini con avvelenamento da metalli pesanti possono avere ossa insolitamente formate o indebolite, mentre le donne incinte corrono un maggior rischio di aborto spontaneo o parto prematuro.

    Sintomi dell’avvelenamento

    • febbre, problemi respiratori, dolore muscolare,

    Conseguenze

    La tossicità da metalli pesanti può abbassare i livelli di energia e danneggiare il funzionamento del cervello, dei polmoni, dei reni, del fegato, delle cellule del sangue e di altri organi importanti.

    L’esposizione a lungo termine può portare a processi degenerativi fisici, muscolari e neurologici progressivi, che imitano malattie come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e la distrofia muscolare.

    Le osservazioni in studi epidemiologici e sperimentali hanno dimostrato che un certo numero di metalli pesanti può anche influenzare negativamente il sistema immunitario 8.

    Inoltre, l’esposizione ai metalli pesanti in dosi non abbastanza elevate da causare sintomi di tossicità cronica, può comunque risultare dannosa, specie in caso di esposizione multipla 8.

    Ad esempio, studi recenti collegano l’esposizione a metalli pesanti, come il mercurio, a condizioni come l’Alzheimer, il Parkinson, l’autismo, la depressione e l’ansia 8.

    L’esposizione al mercurio sembra anche legata all’ipertensione, a un aumento del rischio di attacchi di cuore e a un colesterolo LDL “cattivo” più alto 9, 10, 11, 12, 13.

    Molti metalli pesanti (come arsenico, cadmio, cromo, piombo e mercurio) sono inoltre classificati come cancerogeni per l’uomo (noti o probabili) 1.

    Diagnosi

    I medici possono valutare l’avvelenamento da metalli pesanti attraverso esami del sangue e delle urine.

    Questi test non vengono eseguiti di routine, in quanto la tossicità da metalli pesanti è rara e non giustifica uno screening di massa sull’intera popolazione.

    In caso di segni da avvelenamento, il medico eseguirà anche una serie di esami di approfondimento, come: esami radiologici, test di funzionalità epatica o renale, esami cardiologici e analisi dei capelli e delle unghie.

    Trattamento

    Per i casi lievi di avvelenamento da metalli pesanti, può essere sufficiente eliminare la fonte di esposizione.

    A seconda della causa sottostante, ciò potrebbe significare:

    • smettere di fumare.

    Per i casi più gravi, il trattamento standard è la terapia chelante. Ciò comporta la somministrazione di farmaci che si legano ai metalli pesanti nel corpo facilitandone l’eliminazione renale.

    Terapia Chelante

    Alcuni chelanti comuni includono:

    • calcio disodico EDTA (CaNA2EDTA),
    • acido dimercaptosuccinico (DMSA)
    • dimercaprolo.

    I chelanti agiscono legandosi ai metalli nel flusso sanguigno. In questo modo, sequestrano i metalli pesanti in un complesso che viene poi filtrato attraverso i reni e rilasciato nelle urine.

    Dieta e Integratori

    Vitamina C

    Diversi studi osservazionali evidenziano una relazione inversa tra le concentrazioni di vitamina C e piombo nel sangue.

    Questo significa che i soggetti con alti livelli di piombo nel sangue tendono ad avere bassi livelli di vitamina C, e viceversa 14, 15.

    Allo stesso modo, la concentrazione di piombo nel sangue tende a essere più alta in coloro che assumono poca vitamina C con la dieta, rispetto ai soggetti con assunzioni di vitamina C più elevate 16.

    Uno studio di intervento su 75 fumatori maschi adulti ha rilevato che l’integrazione con vitamina C (1.000 mg/die per 4 settimane) ha ridotto la concentrazione di piombo nel sangue rispetto al placebo 17.

    Tuttavia, uno studio clinico su 52 maschi adulti ha rilevato che 3 mesi di integrazione di vitamina C non hanno avuto alcun impatto sui livelli di cadmio, piombo e mercurio nel sangue e nei capelli 18.

    Da un paio di studi sui conigli emerge il potenziale beneficio della vitamina C nel ridurre la tossicità da cadmio e mercurio 18a, 18b.


    La terapia chelante è un metodo per la rimozione dei metalli pesanti, come il mercurio, il piombo e altri metalli dal sangue.

    È uno dei trattamenti standard per molti tipi di intossicazione da metallo.

    Negli ultimi anni, alcune persone hanno sostenuto che la terapia chelante può anche aiutare a trattare molte altre condizioni, tra cui malattie cardiache, autismo, malattia di Alzheimer e diabete.

    Come funziona la terapia chelante

    I benefici provati della terapia chelante

    La terapia chelante è un modo molto efficace per rimuovere diversi metalli pesanti dal sangue, tra cui:

    Poi c’è l’iniezione di vitamina C per via endovenosa come disintossicante durante la rimozione delle amalgamente dentali a base di piombo.

    In Messico la vitamina C rientra ufficilamente proprio in un protocollo per la rimozione sicura delle amalgame

     

     

     

     


    In Italia chi meglio del dr Paolo Giordo che la utilizza nei casi richiesti da anni, può parlarci della Terapia Chelante ?

    Leggi quanto vi riporto dal suo sito ed in caso di bisogno contattalo per informazioni sulle terapie.

    TERAPIA CHELANTE

    dr Paolo Giordo

    Prima di iniziare la Terapia Chelante, è opportuno che sappiate alcune informazioni di carattere generale e specifico circa le finalità ed i benefici derivanti da questo trattamento.

    La Terapia Chelante si avvale dell’infusione per via endovenosa di EDTA (acido etilen-diamino-tetracetico), vitamine, aminoacidi e minerali quali il magnesio, il potassio ed altri, secondo la necessità specifica del caso.
    Questa terapia non è stata ancora ufficialmente approvata nel nostro paese per la cura specifica delle malattie cardiovascolari. L’uso dell’EDTA per infusione, è universalmente e scientificamente riconosciuto per la cura delle intossicazioni da piombo, minerali tossici, da digitale e nella ipercalcemia. In questi casi, l’uso dell’EDTA risulta essere la terapia di elezione.

    Nel 1950, per la prima volta, fu usata per la cura specifica di lavoratori intossicati dal piombo. Si rilevò, statisticamente, che molti di questi lavoratori, i quali erano anche affetti da angina pectoris (dolore retrosternale di origine cardiovascolare), ebbero un beneficio anche sui sintomi della malattia vascolare.

    Poiché l’evento clinico aveva rilievo scientificamente significativo, molti studiosi del settore, cominciarono ad usare questo trattamento (la chelazione con EDTA) per la cura e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Pertanto, al fine di poter esprimere un sereno consenso circa l’accettazione di questo trattamento, si spiegheranno di seguito i principi e la natura del trattamento stesso.

    L’EDTA, è una sostanza chimica che rimuove i metalli indesiderabili, attraverso la chelazione (legame elettrochimico) dai liquidi o tessuti con i quali viene a contatto. Alcuni metalli, quali piombo, mercurio e cadmio, risultano essere tossici per l’organismo se i loro livelli eccedono la norma. La Terapia Chelante si basa sul principio che tutti i metalli, se in eccesso, risultano essere tossici per la salute dell’individuo. Infatti L’EDTA normalizza la distribuzione di molti elementi metallici nell’organismo, riduce il metabolismo del calcio e del colesterolo mediante l’eliminazione dei loro cataboliti (prodotti chimici finali) che risultano essere la causa della loro tossicità per il danno che consegue alle membrane cellulari, con un rischio terapeutico accettabile.

    La terapia chelante è applicata al fine di ridurre l’indurimento delle arterie, meglio conosciuta come arteriosclerosi. Questa malattia risulta essere causata da molteplici fattori, tra i quali appunto, l’accumulo abnorme di metalli.

    L’arteriosclerosi risulta poi essere, a sua volta, la causa principale degli accidenti vascolari: infarto del miocardio, ischemia cerebrale, insufficienza vascolare periferica.

    Le alternative alla Terapia Chelante possono essere di seguito raggruppate:

    A tutt’oggi in tutto il mondo, U.S.A. in testa, sono state effettuate milioni di infusioni con EDTA.

    La Terapia Chelante è il trattamento di scelta per la rimozione dei metalli tossici e per la prevenzione dei danni da radicali liberi da loro provocato.
    Questo trattamento è una delle migliori possibilità per il rallentamento del processo di invecchiamento cellulare.

    1. Trattamento Classico

    Questo trattamento trova un’indicazione nei soggetti i quali, oltre che di un sovraccarico da minerali tossici, già soffrono di una sintomatologia legata a lesioni vascolari maggiori non operabili, quali stenosi od ostruzioni multiple dei vasi centrali o periferici od abbiano già subito interventi di rivascolarizzazione nei vari distretti.
    Tutte le patologie legate ad un aumento dei radicali liberi, possono beneficiare del trattamento. Le sedute durano mediamente da 1,5 a 3 ore, secondo i casi.
    Durante l’infusione si può leggere o fare conversazione o, se si preferisce, dormire, mentre si sta seduti in una comoda poltrona. è preferibile non scrivere, soprattutto con il braccio interessato dalla flebo, in quanto questo deve restare il più possibile immobile. Se necessario ci si può muovere nella stanza o anche uscire per andare alla toilette, l’importante è mantenere sempre la bottiglia della flebo sopra la testa ed il braccio con l’ago verso il basso.
    Occorrerà prelevare un piccolo campione di urine o di sangue prima di iniziare i trattamenti endovenosi, in modo tale che si possano fare dei controlli le volte successive.
    La Terapia Chelante, va effettuata 1 o 2 volte la settimana, raramente di più, a meno che non ci sia una necrosi dei tessuti degli arti inferiori o un’angina severa. In realtà, è più utile, in vista del risultato finale, prolungare il periodo di trattamento. Questo permette di poter cambiare le proprie abitudini alimentari e lo stile di vita. Tali correzioni, richiedo anche un follow-up a lungo termine.
    Un ciclo di terapia consiste, abitualmente in 20-30 infusioni, alle quali possono seguire, richiami mensili. In casi particolari possono essere necessari ulteriori cicli di richiamo o un prolungamento del primo ciclo.

    2. Trattamento Rapido

    Il trattamento endovenoso rapido dura da 10 a 20 minuti ed è indicato per il trattamento da sovraccarico di minerali tossici rilevati con il mineralogramma sul capello o con l’esame delle urine.
    È fondamentalmente un trattamento di prevenzione, pertanto soggettivamente si percepirà solo una sensazione di benessere e di aumento di tono se non sono presenti dei sintomi specifici da intossicazione cronica quali, per esempio, anemia cronica refrattaria ai trattamenti abituali, dolori e stanchezza muscolari, stato di “fatica cronica”, insonnia, etc…

    Un soggetto che ha già una sintomatologia importante, quale per esempio la claudicatio degli arti inferiori od una angina pectoris potrà invece, durante il trattamento classico, notare un aumento della propria autonomia deambulatoria.

    3. Trattamento Orale

    La terapia orale con EDTA da sola è poco efficace, pertanto, viene potenziata con l’associazione nello stesso prodotto di altri aminoacidi e sostanze naturali chelanti, può essere considerata un terapia chelante “morbida” con una buona compliance per il paziente (una-due assunzioni die) e le cui indicazioni principali sono:

    • prevenzione a lungo termine dell’intossicazione da inquinanti ambientali.

    Vitamina C per prevenire e curare (quasi tutte le malattie) – Paolo Giordo

    Non solo agrumi: come usare un rimedio molto efficace per vivere in salute e più a lungo!

    La vitamina C non è brevettabile, pertanto non è una fonte di guadagno per l’industria farmaceutica. Anche per questo motivo i suoi reali benefici vengono minimizzati, lasciando solo le proprietà marginali all’attenzione del pubblico.

    In questo libro si svelano le sue enormi proprietà, alcune ancora in fase di studio, a partire dalle più aggiornate ricerche scientifiche. Inoltre viene spiegato al lettore come assumerla e come varia il fabbisogno individuale a seconda delle diverse condizioni fisiche e patologiche.

    Dalla quarta di copertina

    Un altro libro sulla vitamina C, vi starete chiedendo? Sì, perché questo non è il solito libro.

    Il libro comprende anche una sezione più pratica, in cui si spiega come conservare al meglio la vitamina C nei cibi e come utilizzare gli integratori. Il tutto è corredato da un ricettario e da una nutrita bibliografia.

    Guarda il Video su Macrolibrarsi

    Superterapie – Nuove Grandi Prospettive per la tua Salute — Libro

    Curare e guarire con piante e funghi medicinali, vitamine e digiuno

    Paolo Giordo

    Un libro per conoscere terapie inusuali scientificamente provate ed efficaci, come:

    • batteri intestinali
    • vitamine A, C, D, E, K2
    • Digiuno intermittente
    • Piante e funghi medicinali

    Scopri le Superterapie, metodi naturali per prevenire e curare malattie croniche, degenerative, autoimmuni e psichiche.

    Dal digiuno intermittente all’equilibrio nascosto dei batteri intestinali, dall’utilizzo delle vitamine a quello delle piante dei funghi medicinali: esistono potenti terapie dimenticate o ignorate dalla medicina moderna che sono estremamente efficaci.

    Un invito a guardare alla malattia con occhi diversi spostando l’attenzione dai sintomi alla sua reale comprensione.

    Le patologie sono, infatti, squilibri di un sistema complesso per cui l’utilizzo di farmaci convenzionali è solo un modo per spegnere i segnali in maniera parziale e temporanea.


    fra i relatori era presente anche il prof Giulio Tarro


     


    dalla rivista italiana di Igiene Dentale consigli ed informazioni dei chelanti naturali a base di erbe che lavorano in sinergia

    Solidago o Virga aurea, Quercitrina, Rutina, Isoquercitrina, Astragalina, Poria, Karkadè, Mango, Dattero, Ribes rosso e Schisandra, Clorella, Equiseto, Ortica,   Curcuma, 

     


     

     

     

     

     

     

    Protocollo Huggings




    Vitamine perse nelle dipendenze da sostanze varie
    Frenare l’astinenza usandole

    In questo articolo riporto una serie di consigli usati da Choise Recovery che è una struttura statunitense di riabilitazione ed assistenza nel recupero della salute cagionata da uso di sostanze tossiche e droghe che danno dipendenza ed assuefazione.

    Pertanto questi consigli sono legati ad una struttura assistenziale straniera non collegata in Italia. Cercate di fare buon uso di questi consigli a vostro beneficio e se non ve la sentite fatevi aiutare da un vero professionista nutrizionista e/o psicologo.

    La nostra missione

    In Choices Recovery, offriamo ai nostri pazienti la possibilità di scoprire gli strumenti e le competenze necessarie per condurre uno stile di vita più sano e positivo. Offriamo loro la possibilità di fare la scelta giusta e rimettere in carreggiata la loro vita. Mostriamo loro che esiste un modo migliore.

    I tassi di ritorno dalla riabilitazione sono sbalorditivi e una delle parti più importanti di una struttura di riabilitazione dalla droga di successo è il programma di disintossicazione che offre e gran parte di ciò includerebbe un processo di astinenza di successo.

    Che cos’è la sindrome di astinenza da droghe?

    Il corpo dipende da determinate vitamine e minerali per funzionare correttamente. Quando si usano droghe, queste esauriscono la tua riserva naturale di vitamine e la tua dipendenza dalla droga diventa più forte. Quando ci si ritira da una droga, le deficienze prodotte da quella droga possono essere dolorose, ora che ne derivano.

    La disintossicazione è il processo di eliminazione delle tossine nel corpo. Le droghe sono essenzialmente veleni, e quindi la disintossicazione dalla droga sarebbe il processo per sbarazzarsi dei veleni che sono stati inflitti ai tuoi organi e danneggiare i tuoi tessuti, nervi e cellule. Il processo di disintossicazione può anche aiutare un tossicodipendente a ripristinare i minerali e le vitamine persi a causa della dipendenza.

    Comuni Minerali e Vitamine persi nella dipendenza

    Vitamina A

    La vitamina A è nota per migliorare la vista, ma è anche utile per combattere le malattie infettive, la regolazione genica, il supporto dei globuli rossi e bianchi e il sistema immunitario.

    Vitamina B

    Le vitamine del gruppo B includerebbero citicolina, niacina, B1, B6 e B5. Le vitamine del gruppo B sono uno dei gruppi vitaminici più importanti, prevengono la depressione e altri stati mentali di disagio nei dipendenti. Sono anche antinfiammatori e neuroprotettivi, oltre ad avere il potenziale per ridurre la dipendenza dai farmaci.

    Vitamina C

    La nutrizionista Adelle Davis ha scritto nel suo Drugs Versus Nutrition, on Detoxification by Vitamin C:
    Vitamina D

    Vitamina E

    Magnesio e Calcio (*)

    Questi sono minerali importanti per diminuire la dipendenza dai farmaci, i sintomi di astinenza e abbassare i tassi di ricaduta.

    Zinco

    Drug Rehab Detox può aiutare a ripristinare le vitamine perse nella dipendenza

    Uno dei maggiori problemi con le droghe sono i minerali e le vitamine persi nella dipendenza dal loro uso, che influenzano la mente e il corpo, e questo è gran parte di ciò che rende il processo di astinenza così difficile per il tossicodipendente.

    Consiglio queste altre letture per ampliare le idee sulla nutrizione ortomolecolare e delle vitamine e minerali

    “Le leggi fonfamentali dei Micronutrienti” di Hoffer

    Le vitamine funzionano? Guardiamo questo report di Andrew Saul


     




    Tre ricette cosmetiche con la Vitamina C
    il tonico, il siero e la maschera

    Vitamina C per una pelle sana e luminosa
     ZenStore

    Namasté Zenine,
    con l’articolo di oggi torniamo ad occuparci di cura della pelle! In particolare, andremo a scoprire come è perché usare la Vitamina C (Acido ascorbico) per la sua cura.

    L’acido ascorbico è un micronutriente di cui sentiamo parlare soprattutto in inverno: probabilmente molti conoscono la sua capacità nel rafforzare il sistema immunitario e la sua utilità nel contrastare i più comuni malesseri invernali: dal raffreddore agli stati influenzali.

    Ma la Vitamina C è utile, anzi, indispensabile anche per il benessere della pelle.

    La vitamina C per il benessere della pelle

    La pelle è l’organo più grande del nostro corpo. La sua principale funzione è quella di garantirci protezione da tutto ciò che può essere dannoso per la nostra salute: microorganismi, raggi UV, sostanze chimiche. Per questo è fondamentale mantenerla in buona salute… per essere belle, ma soprattutto sane!

    La Vitamina C è coinvolta nella formazione della barriera cutanea e del collagene nel derma e svolge una fisiologica azione anti-ossidativa, nella prevenzione di rughe e malattie cutanee (di cui non ci occuperemo in questa sede).

    Pertanto, svolge un ruolo importante anche nel contrastare lo stress ossidativo indotto dai raggi UV, inibendo la formazione di melanina (quindi aiuta a prevenire la formazione delle macchie solari, causate proprio da un’eccessiva produzione di melanina)

    In sintesi, la pelle ha bisogno di alte concentrazioni di vitamina C per:

    1. garantire l’integrità della pelle: una pelle sana mantiene più facilmente l’idratazione e l’elasticità, apparendo più giovane. La vitamina C ha un ruolo fondamentale nella formazione della barriera cutanea e del collagene nel derma (il secondo strato cutaneo: si trova sotto l’epidermide, lo strato superiore). Inoltre si trova in quantità diverse nei diversi strati della pelle ed è particolarmente abbondante nell’epidermide, lo strato di pelle più esposto agli agenti esterni.
    2. Contrastare lo stress ossidativo indotto dai raggi UV: l’esposizione solare è tra le principali cause dell’invecchiamento cutaneo.
    3. Ridurre la produzione di melanina: di conseguenza permette di prevenire le macchi solari (iperpigmentazione).

    Vitamina C per una pelle giovane e sana

    Prima di andare a vedere come è possibile inserire la vitamina C nella propria routine di bellezza, voglio segnalarvi delle abitudini preventive indispensabili:

    • La vitamina C non deve mai mancare nella propria alimentazione: prima di integrarla dall’esterno, dobbiamo farlo dall’interno! Dato che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare la vitamina C, dobbiamo integrarla da fuori attraverso l’alimentazione. A tal proposito, è arrivato il momento di una curiosità: il nome “acido ascorbico” deriva da quello di una patologia: lo scorbuto. Una malattia molto grave che per fortuna oggi è molto rara, provocata proprio da una grave carenza di Vitamina C. Un tempo, a soffrine maggiormente erano i marinai che, trascorrendo lunghi periodi lontano dalla terra ferma, avevano difficilmente accesso ad alimenti ricchi di vitamina C. Molti dei sintomi di questa fastidiosa patologia si verificano proprio a livello cutaneo! Questo permette di avere un’idea di quanto sia importante. Pertanto, nella dieta non devono mai mancare alimenti ricchi di Vitamina C: kiwi, fragole, arance, limoni, ribes ma anche peperoni, broccoli, rucola!
    • La vitamina C permette di contrastare i danni provocati dall’esposizione ai raggi UV. Tuttavia non è sufficiente da sola: la protezione solare è uno dei principali modi per prevenire i danni alla nostra pelle: scottature, macchie, rughe. Per una pelle in salute la protezione solare è indispensabile. Per questo consiglio di utilizzarla sempre, anche in inverno, anche sotto al trucco!

    Prima di passare alla pratica, devo segnalare alcune NOTE IMPORTANTI:

    • La vitamina C in cosmesi

      Prima di iniziare, ecco un elenco delle proprità della Vitamina C:

      • Riduce e contrasta le macchie cutanee.

      Come inserirla nella propria routine di bellezza?

      Ecco alcune ricette che potrete realizzare a casa. L’unica accortezza è quella di rispettare accuratamente le dosi( e le note del precedente articolo): si tratta pur sempre di un acido! Pertanto un uso scorretto potrebbe essere dannoso per la pelle.

      Tonico alla vitamina C

      Iniziamo con una ricetta molto semplice per realizzare un tonico a base di vitamina C levigante e illuminante: dopo il trattamento, la pelle apparirà più luminosa e il colorito più uniforme. Rosultati più visibili, dopo un mese di trattamento.

      Per iniziare, vi consiglio una concentrazione del 5% circa

      • 50 ml di acqua distillata
      • 2 g di Vitamina C

      Potete sostituire l’acqua distillata con: aloe vera oppure con un infuso di ibisco (naturalmente ricco di vitamina C). La realizzazione di questo tonico è semplicissima: basta miscelare i due ingredienti fino a quando l’acido ascorbico sarà completamente disciolto. Per una conservazione ottimale, scegliete un contenitore di vetro scuro, da tenere in frigo! Come abbiamo detto, la vitamina C deperisce facilmente: non temete, basta preparare di volta in volta una moderata quantità di tonico e controllare che il colore e l’odore non si siano alterati!

      Per vedere i risultati, consiglio un periodo di trattamento che va un minimo di un mese ad un massimo di 3 mesi. Il tonico va applicato sul viso dopo la detersione. Potreste avvertire una sensazione di arrossamento e bruciore: è normale. Tuttavia, la prima volta è opportuno effettuare un test di tollerabilità cutanea.

      Se la vostra pelle è particolarmente sensibile, questo tonico potrebbe essere non adatto!

      Se invece tollerate bene questo tonico, è possibile arrivare ad una concentrazione del 10%.

      Ripeto: la vitamina C è fotosensibilizzante. Pertanto: applicatelo alla sera e non dimenticate di applicare una crema con SPF alto anche se dovete esporvi al sole per brevi periodi. Anche in inverno!

       Siero alla Vitamina C

      Ecco un siero con una concentrazione molto alta di Vitamina C: va utilizzato con cautela (verificando che la pelle lo tolleri) e in picole dosi (sono suffiecienti poche gocce)

      • 1gr di cucchiaino di Vitamina C (circa 1/4 di cucchiaino)
      • 4ml di acqua distillata (potete utilizzare una comune siringa)
      • 5ml di glicerina

      La vitamina C è solubile in acqua. La prima cosa da fare è sciogliere l’acido ascorbico nell’acqua distillata. È fondamentale non utilizzare strumenti in metallo. Sono concessi solo: plastica, ceramica, vetro. Una volta sciolta, potrete aggiungere glicerina e vitamina E.

      Il siero è pronto. Conservatelo in un contenitore di vetro scuro: la vitamina C degrada facilmente: pertanto dovrete conservare il vostro siero al riparo da luce e calore affinché sia funzionale. Agitate il siero prima di ogni uso. Questo sieri si conserva per una settimana.

      Questo siero ad alta concentrazione va applicato sulla pelle asciutta e pulita e lasciato agire per qualche minuto prima di procedere al risciacquo. Questo trattamento va effettuato 2/3 volte alla settimana per un periodo limitato: da uno a tre mesi.

      Per pelli molto sensibili, si consiglia di iniziare con una concentrazione minore e un uso alternato del siero. Successivamente, si può passare alla concentrazione più alta e ad uso regolare.
      Per pelli più segnate, invece, è possibile anche applicare il siero mattina e sera.

      Insomma: verificate la reazione della vostra pelle e valutate se e quando passare ad uso regolare. i risultati compaiono dopo circa 15 giorni di trattamento!

      Maschera alla vitamina C

      Ora, una maschera a base di Vitamina C: una coccola extra che potrete concedervi nei vostri momenti di relax!

      • 3 cucchiai di argilla verde per pelli miste, grasse e normali (se avete la pelle secca, meglio l’argilla bianca)
      • Una punta di cucchiaino di Vitamina C
      • Acqua, idrolato (calendula, ad esempio) o infuso (karkadé o thè verde)

      Miscelate i tre ingredienti: aggiungete il liquido fino ad ottenere una consistenza cremosa. Applicate la maschera sulla pelle, lasciate in posa per 5-10 minuti e procedete al risciacquo. Completate la vostra routine di bellezza applicando un tonico e una crema idratante.

      Erbe ayurvediche con Vitamina C

      Concludiamo l’articolo di oggi andando ad elencare le erbe ayurvediche naturalmente ricche di Vitamina C. Utilizzandole in maniera costante, potrete godere dei benefici della vitamina C, in dosi più tollerabili da tutti i tipi di pelle!

      • Amla/Amalaki/Uva spina: sicuramente è l’erba ayurvedica più ricca di vitamina C. Scopri come usarla in questo articolo
      • Orange: polvere di buccia d’arancia. Ha un effetto levigante, purificante e tonificante. L’uso costante permette di ridurre le macchie! Pulisce in profondità: ideale per pelli impure e pori dilatati.
      • polvere per realizzare impacchi per la cura della pure, oppure l’infuso, per realizzare un tonico!

      Se non sapete da dove iniziare, vi consiglio di testare prima il tonico e successivamente valutare il ricorso alle soluzioni più concentrate (siero).


       




    Sale, Ascorbato di Sodio e Pressione Arteriosa
    Dr Rath

    Crediti Immagine a Dispensa Fiorentina

    Il sodio è il principale elettrolita. Cerchiamo di capire a cosa servono e cosa sono gli elettroliti:

    gli elettroliti sono elementi le cui molecole al passaggio della corrente elettrica attraverso la soluzione di cui sono immersi si decompongono in particelle ancora più piccole chiamate ioni e si caricano di una carica elettrica positiva e negativa.

    I cationi sono le particelle che, cariche di elettricità positiva, sono attirate verso il polo negativo (catodo).

    Sono ioni positivi: H+, Na+, K+, Ca++, Mg++.

    Sono anioni le particelle che, portatrici di elettricità negativa sciamano nella soluzione verso il polo positivo o annodo.

    Dobbiamo considerare i liquidi contenuti nel corpo umano, suddivisi in due grandi compartimenti:

    2° compartimento: extracellulare che è rappresentato dai liquidi contenuti negli interstizi cellulari e nei connettivi, separato dal precedente ad opera delle membrane superficiali delle cellule. Una parte di questo è contenuto entro il sistema vascolare e costituisce il plasma sanguigno.

    La diversa distribuzione degli ioni nei due compartimenti dipende da una funzione di barriera svolta tra le membrane cellulari, che hanno una permeabilità selettiva e possono regolare gli scambi e la concentrazione degli elettroliti ai due lati della membrana stessa.

    Nonostante la diversa composizione elettrolitica in ciascun compartimento il numero degli ioni negativi deve bilanciare quello degli ioni positivi per assicurare un ambiente in equilibrio elettrico ed un ph prossima alla neutralità.

    ‘aldosterone.

    bicarbonato.

    Una certa quantità di liquidi che è praticamente indipendente da meccanismi regolatori, viene perduta attraverso la cute (sudorazione e piratio insensibile), i polmoni (come vapore acqueo), la mucosa digerente, le varie escrezioni esterne etc.

    I principali e più ricercati elettroliti plasmatici sono: Sodio (Na), Potassio (K) e Cloro (Cl).

    Il sodio ha una posizione di primo piano perchè è il più rappresentativo catione del liquido extracellulare e la sua concentrazione nel sangue e nei tessuti è oggetto di uno dei più importanti meccanismi omeostatici renali. Il rene infatti in condizioni normali riassorbe oltre il 99,5% del sodio presente nel filtrato glomerulare con un ritmo ed una intensità variabile e determinato dalla secrezione corticosurrenalica di aldosterone.

    Il potassio è un catione fondamentale del liquido intracellulare e, per quello che riguarda il sangue, esso è oltre 20 volte più concentrato nei globuli rossi che nel plasma.

    La membrana cellulare è attraversata dal potassio solo in particolari esigenze metaboliche.

    Gli ioni del potassio (K+ dal latino Kalium) sono indispensabili per la sintesi proteica per la trasformazione del glicogeno, per la concentrazione muscolare, per gli scambi gassosi a livello dei globuli rossi etc.

    Gli ormoni minerali attivi corticosurrenali favoriscono la secrezione renale di potassio mentre riducono quello del sodio.

    Il tessuto più sensibile alle variazioni di questo elettrolita è quello muscolare compreso il miocardio e le fibrocellule muscolare lisce viscerali, per cui negli squilibri potassiemici e si possono verificare debolezze e paralisi dei muscoli schelettrici, blocco della mobilità intestinale (ileo paralitico), segni elettrocardiografici di sofferenza cardiaca e perfino arresto cardiaco.

    Inoltre occorre sapere quanto sodio è contenuto in un grammo di ascorbato di sodio.

    Per calcolare quanto sodio contiene un 1gr di ascorbato di sodio il calcolo è semplice :

    Il peso molecolare del sodio è 22.

    Volendo quindi calcolare quanto acido ascorbico ci sia in 1grammo di ascorbato di sodio, dobbiamo introdurre il numero di moli per fare il calcolo successivo.

    numero di moli= grammi di ascorbato / peso molecolare.

    Facendo il calcolo risulta che in quella quantità ho 1g / 198=0.005 mol(moli).

    Quindi in 500 mg avrò quindi 0.005 mol di sodio

    Quindi in 1 gr di ascorbato di sodio sono presenti circa 880mg di acido ascorbico e 120 mg di sodio

    Quindi in 8gr di di ascorbato di sodio avrò 960 mg di Sodio e 7040mg di Acido Ascorbico.

    Il nostro organismo demolisce e usa i minerali organici agevolmente.

    Ma non il Sale da cucina (Cloruro di Sodio, NaCl): esso è Sodio inorganico, che viene dalla terra, non metabolizzato dai Vegetali, composto per il 40% da Sodio e per il 60% da Cloruro.

    Sodio e Cloruro sono assemblati molto saldamente, direi ancor più della colla che usa il falegname, per saldare fra loro delle tavole di legno.

    Questo legame fa sì che il Sodio non possa essere liberato agevolmente, in modo da potersi aggiungere alle sostanze alcalinizzanti (Magnesio, Potassio, Calcio, Ferro).

    Di contro, il Sale da cucina è talmente simile al Sodio organico da essere scambiato per esso: veicolandosi per il corpo, mistifica così tanto bene la molecola di Sodio organico da non essere riconosciuto, con le conseguenti difficoltà di metabolizzazione, che puoi facilmente immaginare.

    Il Cloruro di Sodio, pertanto, si sconsiglia ai pazienti cardiopatici e occorre ridurlo o eliminarlo dal cibo quotidiano.

    Frutta e Vegetali sono invece risorse di Sodio organico di grande utilità e beneficio, perché alimentano le riserve alcaline.

    Per eventuali dubbi, domande o semplici curiosità la discussione nel forum relativa a questo articolo la trovate qui :

    http://www.alleanzadellasalute.info/forum/Gli-articoli-del-portale/1175-Ascorbato-di-Sodio-e-Pressione-Arteriosa.html


    sale iodato, benché reso obbligatorio nelle cucine comunitarie a causa della carenza di iodio a livello mondiale.

    Per la carenza di iodio ci sono forme migliori di integrazione.

    Iodio e malattie della tiroide: lo scadimento della medicina contemporanea

     

    Sale Integrale Trapani