OMEGA 3: gli Acidi Grassi Essenziali
Gli acidi grassi omega 3 fanno parte dei nutrienti più importanti per l’organismo e hanno un effetto molto positivo sulla salute.
Vedremo insieme benefici per l’organismo, conseguenze di una carenza di Omega 3 nell’organismo, dosi consigliate ed effetti collaterali.
Generalità
Che cosa Sono
Cosa sono gli acidi grassi essenziali omega- 3?
Gli acidi grassi omega-3 appartengono al gruppo degli acidi grassi essenziali. Questo significa che il nostro corpo non può produrli da solo, per cui dobbiamo apportarli all’organismo attraverso l’alimentazione, visto che contribuiscono alla prevenzione di diverse malattie.
- Sono acidi grassi poliinsaturi che dobbiamo includere quotidianamente nella nostra dieta.
- Sono indispensabili per avere un sistema cardiovascolare sano e conservare il metabolismo in ottimo stato.
- Hanno molte proprietà benefiche per l’organismo, fra le quali si evidenziano i loro effetti sulla pelle, sul cervello, sul sistema muscoloscheletrico e sul sistema immunitario.
- Riducono la formazione di sostanze pro-infiammatorie e rafforzano la vista e il cervello.
- È di vitale importanza assicurarci di ingerire nella nostra alimentazione quantità sufficienti di omega-3, sia a partire da fonti naturali e/o integratori che contengano questi acidi grassi essenziali.
Tuttavia, le fonti alimentari di omega 3 sono abbastanza limitate. Per questo motivo, le persone che seguono una dieta occidentale standard tendono a non assumere abbastanza omega 3 1.
Uno studio che ha analizzato le abitudini alimentari di oltre 45.000 americani ha scoperto che l’assunzione di omega-3 era inferiore alle quantità raccomandate in tutti i gruppi di età. Ciò dimostra che l’insufficienza di omega-3 è comune negli Stati Uniti 9.
I cibi ricchi di omega 3 includono pesce, olio di pesce, alghe e microalghe (es. spirulina, clorella), semi di lino, olio di lino, olio di perilla, olio di noci, olio di ribes nero, olio di kiwi e semi di chia.
QUALI SONO
Quali Sono
I tre principali acidi grassi omega-3 sono chiamati:
- ALA: acido alfa-linolenico → presente in alcuni semi e oli vegetali;
- EPA: acido eicosapentaenoico → presente nel pesce;
- DHA: acido docosaesaenoico → presente nel pesce.
All’interno dell’organismo, l’ALA viene convertito in EPA e DHA 2.
Tuttavia, questa capacità di conversione è limitata. Uno studio ha rilevato che nell’organismo adulto 3:
- solo il 5% dell’ALA assunto viene convertito in EPA
- meno dello 0,5% dell’ALA assunto viene convertito in DHA.
In uno studio su 56 partecipanti con malattie croniche, un’integrazione giornaliera di 3 grammi di ALA (da olio di semi di lino) è comunque riuscita ad aumentare i livelli di EPA nel sangue del 60% dopo 12 settimane rispetto al placebo 50.
A Cosa Servono
- L’ALA viene usato dall’organismo per produrre energia. Risulta pressoché privo di attività biologiche ma l’organismo può convertirlo in EPA e DHA 4.
- L’EPA è utile soprattutto per la sintesi di molecole di segnalazione chiamate eicosanoidi, che possono ridurre l’infiammazione 5.
- Il DHA funge da componente strutturale nelle membrane cellulari, in particolare nelle cellule nervose del cervello e degli occhi 6.
PROPRIETA'
Proprietà degli acidi grassi omega 3 sull’organismo
Gli acidi grassi omega 3 agiscono in molti modi, per cui hanno un esteso spettro di attività. Una delle loro proprietà consiste nel proteggere le cellule contro l’invecchiamento prematuro, questo è dovuto al fatto che sono potenti antiossidanti che possono attraversare anche la barriera ematoencefalica.
Perché gli acidi grassi omega-3 hanno un impatto così forte sugli acidi grassi poliinsaturi essenziali, il DHA e l’EPA?
L’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA) sono acidi grassi polinsaturi essenziali che sono presenti in tutte le membrane cellulari. Sono fondamentali per la comunicazione tra le cellule, ad esempio nel sistema nervoso, dove i messaggi devono raggiungere rapidamente tutte le parti del corpo. [3][4] Gli omega 3 stimolano la produzione di prostaglandine, che sono ormoni che controllano molte funzioni fondamentali del corpo, come la risposta ai processi infiammatori e immunitari.[5] Praticamente ogni parte del nostro corpo ha bisogno di un apporto adeguato di omega 3 per il suo corretto funzionamento. Ecco perché è così importante includere nella nostra dieta, in modo abituale, gli alimenti che li contengono e che proteggono le nostre membrane cellulari, poiché così le nostre funzioni corporee funzioneranno in modo ottimale.
CHE COSA FANNO acidi grassi omega-3 SUL NOSTRO organismo?
LEGGI QUI I BENEFICI
- Riducono tutti i tipi di infiammazione. Pertanto, si consigliano per prevenire e alleviare le allergie l’asma e l’eczema.
- Riducono i livelli di trigliceridi e aumentano i livelli di colesterolo buono o HDL, che riduce il pericolo di soffrire di infarto.
- Riducono la probabilità di soffrire patologie cardiovascolari o infarti, meglio di qualsiasi altro farmaco con cui siano stati confrontati.
- Prevengono contro la comparsa di infarti.[6]
- Migliorano la salute della cartilagine e delle articolazioni.
- Favoriscono la salute oculare e permettono di vedere meglio, sia in adulti, come nella crescita del feto dentro l’utero e nello sviluppo oculare dei bambini.
- Svolgono un ruolo importante nello sviluppo del cervello. Uno studio clinico realizzato su bambini piccoli ha dimostrato che i bambini che prendono omega 3 aumentano la propria capacità mentale e visiva, che rende questi bambini più intelligenti rispetto a quelli che non li prendono.
- Aiutano a trattare l’Alzheimer.
- Aumentano il rendimento intellettuale, il quoziente intellettivo e aiutano le persone anziane a conservare la memoria in buono stato.
- Aiutano le persone che soffrono di sclerosi multipla.
- Riducono nei bambini i sintomi dell’ADHA (sindrome da deficit di attenzione).[7]
- Preservano la permeabilità delle pareti cellulari.
- Favoriscono l’equilibrio ormonale, che contribuisce ad avere un sonno profondo e riparatore e a svegliarsi riposati e con vitalità.
- Diminuiscono la pressione arteriosa elevata. A differenza di altri medicinali che forzano la pressione sanguigna all’interno di un range normale, gli omega 3 riducono la pressione sanguigna in modo naturale e la mantengono ad un livello salutare. Sebbene ci voglia un po’ di più per regolare la pressione arteriosa, il vantaggio è che non hanno effetti collaterali, come avviene con i medicinali.
- Prevengono la comparsa di problemi cardiovascolari, il deposito di grassi nelle arterie e la formazioni delle placchette nelle cellule endoteliali (il rivestimento delle arterie consiste in cellule endoteliali).
- Riducono l’aderenza delle placchette e la probabilità di soffrire ictus causati dai coaguli di sangue nel cervello.
- Riducono la produzione delle citochine, associate con le reazioni infiammatorie che aumentano le possibilità di soffrire arteriosclerosi.
- Aumentano l’attività delle prostaglandine prodotte dalle cellule endoteliali e aiutano a rilassare e dilatare le arterie.
- Aumentano la concentrazione degli eicosanoidi buoni (prostaglandina F2α e trombossano B2) e, allo stesso tempo, riducono i trigliceridi nocivi.[8]
- Sono degli antiossidanti molto potenti e dei pochi che possono attraversare la barriera ematoencefalica.
- Migliorano l’umore, aumentano l’ottimismo e riducono lo sviluppo delle malattie mentali.
- Sono un antidepressivo naturale molto efficace.
- Equilibrano il livello di testosterone.
- Aiutano a ridurre la crescita delle cellule cancerogene e sono efficaci per trattare il cancro alla prostata[9], il cancro al seno e il cancro del colon-retto.
- Sono l’integratore perfetto per prevenire contro l’invecchiamento, visto che migliorano il livello ormonale e la salute delle articolazioni. Inoltre, sono un fantastico complemento sportivo, dato che accelerano il recupero dopo il duro allenamento.
- Riducono l’infiammazione nei polmoni e servono anche per trattare allergie, asma ed eczema. (studio)
- Riducono l’obesità e migliorano la capacità delle cellule per rispondere all’insulina e stimolare l’espulsione di leptina. Questo ormone regola l’ingestione degli alimenti, il peso e il metabolismo corporeo, relazionato con la quantità di adipociti (cellule grasse).
CARENZA DI OMEGA 3
Quali patologie si producono per una carenza di acidi grassi Omega 3?
- Sviluppo di malattie cardiovascolari
- Depressione e altri disturbi neurologici
- Maggior probabilità di soffrire di reumatismi e altre patologie infiammatorie
- Pelle secca e squamosa
- Alta pressione arteriosa
- Diminuzione della vista
- Sistema immunitario debilitato
- Diminuzione del flusso sanguigno
Perché è importante assumere Omega 3
Aldilà della funzione energetica, il corpo utilizza l’EPA e il DHA per produrre molecole di segnalazione chiamate eicosanoidi.
riducono l’infiammazione 17.
Gli eicosanoidi vengono talvolta chiamati “resolvine“, proprio per questa loro capacità di “risolvere” l’infiammazione 18, 19.
- Un ridotto consumo di alimenti ricchi di omega 3 – soprattutto se associato a una dieta ricca di zuccheri, grassi trans e cibi trasformati – potrebbe quindi instaurare uno stato di infiammazione cronica 20.
- Numerosi studi suggeriscono che l’infiammazione cronica di basso livello svolge un ruolo importante nell’insorgenza e nella gravità di malattie cardiache, cancro, sindrome metabolica, obesità, morbo di Alzheimer e varie altre malattie degenerative 21, 22, 23, 20.
Dove sono gli OMEGA3
Quanto Omega-3 Assumere
Di seguito, riportiamo gli apporti di omega-3 consigliati da varie organizzazioni nazionali e internazionali. Poiché la loro lettura e applicazione può risultare complicata, risulta opportuno tradurre queste raccomandazioni in termini pratici:
è possibile soddisfare i fabbisogni di omega-3:
- includendo nella propria dieta cibi ricchi di acido α-linolenico (ALA), come noci, semi di lino e olio di canola.
DOSAGGIO OMEGA 3
L’assunzione giornaliera consigliata di omega 3 è la seguente:
- Adulti sani normali: Approssimativamente 650 milligrammi di EPA e DHA al giorno
- Persone con alcune malattie cardiovascolari o con possibilità di soffrirne: 1 grammo al giorno
- Persone che vogliano ridurre i propri livelli di trigliceridi: 2 grammi al giorno
- Se desideri ridurre i livelli di colesterolo, è importante prendere una dose maggiore di omega 3, visto che una dose troppo bassa non produrrà l’effetto desiderato.
INTEGRATORI
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Altri articoli sugli OMEGA 3
BIBLIOGRAFIA
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Niacina ed Omega3 per 12 settimane ha abbassato la Lipoproteina(a)
In esame oggi lo studio sugli effetti della Niacina a rilascio prolungato in combinazione con integratori di acidi grassi Omega 3 nel trattamento delle lipoproteine elevate (a)
Obbiettivo.
Sfondo.
La lipoproteina (a) si accumula nelle lesioni aterosclerotiche e promuove la crescita delle cellule muscolari lisce ed è sia aterogenica che trombogenica. Non sono stati precedentemente riportati studi clinici sulla terapia di combinazione per la riduzione della Lp(a).
Metodi.
Risultati.
Conclusioni.
Le Fasi del Metodo:
- I pazienti hanno inizialmente iniziato il trattamento con niacina a rilascio prolungato (Niaspan) a 500 mg al giorno e titolato con incrementi di 500 mg a settimana fino al raggiungimento della dose target di 2 g.
- Ai pazienti è stato chiesto di mangiare un piccolo spuntino a basso contenuto di grassi e di assumere aspirina con rivestimento enterico 325 mg 30-45 minuti prima di assumere niacina per contribuire a ridurre al minimo i sintomi delle vampate di calore.
- Dopo aver titolato il niaspan a 2 g al giorno, ai soggetti è stato fornito materiale di lettura relativo alla dieta mediterranea e sono stati incoraggiati a implementare il più possibile lo stile alimentare mediterraneo.
- omega 3FA, una compressa per via orale, tre volte al giorno. Le capsule di olio di pesce contenevano 600 mg di EPA e 240 mg di DHA per capsula. (totale 3.200 mg/giorno)
- Dopo 12 settimane di terapia con 2 g di niacina a rilascio prolungato, integratori di omega 3FA e implementazione della dieta mediterranea, sono state ottenute le concentrazioni sieriche finali di Lp(a).
- Discussione
Questo studio serve come primo passo nella valutazione dell’efficacia della terapia combinata niacina/olio di pesce sulla riduzione dei valori di Lp(a). Abbiamo dimostrato una riduzione significativa della Lp(a) utilizzando un regime combinato di niacina a rilascio prolungato, omega-3FA e la dieta mediterranea. Sulla base del nostro studio pilota, potrebbe esserci una relazione lineare tra il livello basale di Lp(a) e il beneficio osservato nella terapia di combinazione, con livelli basali di Lp(a) superiori a 200 nmol/L che ottengono il beneficio maggiore.
Inoltre, ci sono alcuni pazienti che non sono in grado di tollerare questa terapia, come evidenziato dal ritiro di due pazienti dallo studio. Nonostante queste limitazioni, lo studio ci ha fornito una visione dell’efficacia della terapia con olio di pesce con niacina nel trattamento della Lp(a) oltre i dati aneddotici.
Conclusioni
Il nostro studio pilota dimostra che una riduzione statisticamente significativa dei livelli di Lp(a) può essere ottenuta con la terapia di combinazione. Ciò funge da base per futuri studi prospettici randomizzati più ampi per affrontare in modo specifico la riproducibilità dei nostri dati e la correlazione di tale riduzione con gli esiti cardiovascolari.
Fonte Hindawi Febbraio 2010
Come agisce la Niacina per abbassare Trigliceridi e Colesterolo?
inibisce la lipolisi, riducendo in questo modo la mobilizzazione degli acidi grassi liberi e il loro trasporto al fegato. Il tutto si traduce in una ridotta disponibilità degli acidi grassi necessari per la sintesi epatica di trigliceridi cui consegue una minor produzione di lipoproteine destinate al loro trasporto (le VLDL). Poiché le VLDL sono le precorritrici delle LDL (anche note come colesterolo cattivo), grazie alla riduzione della sintesi delle prime, la niacina porta ad una diminuzione della sintesi delle seconde.
incremento dei livelli di queste lipoproteine cosiddette “colesterolo buono”.
Cosa fare con l’Omocisteina Alta
L’Omocisteina è un aminoacido contenente zolfo, non fornito dalla dieta.
Viene sintetizzata nell’organismo durante il metabolismo della Metionina (un amminoacido essenziale introdotto attraverso gli alimenti).
I cibi ricchi di Metionina includono carne, albumi e prodotti della pesca.
Sebbene l’Omocisteina sia naturalmente presente nel nostro corpo, l’Omocisteina alta nel sangue è associata a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari, tra cui trombosi venosa, aterosclerosi, ipertensione, malattia coronarica e ictus.
A Cosa Serve
L’Omocisteina rappresenta un intermedio metabolico nella sintesi della cisteina (un altro amminoacido) a partire dalla Metionina.
La cisteina, a sua volta, è importante per la sintesi di glutatione e taurina.
L’Omocisteina può essere convertita in cisteina o riciclata in Metionina con l’ausilio di specifiche vitamine del gruppo B.
Metabolismo
Il metabolismo dell’Omocisteina richiede specifici enzimi e adeguate quantità di alcune vitamine, in particolare vitamina B6, vitamina B12 e acido folico (vitamina B9).
Di conseguenza, l’Omocisteina alta può dipendere da carenze vitaminiche, come quella di Folati e vitamine B6 e B12.
Se il normale metabolismo dell’Omocisteina viene alterato, questo amminoacido si accumula nel sangue e l’Omocisteina alta può provocare danni alle pareti dei vasi sanguigni.
Fa Male alla Salute?
Un livello troppo alto di Omocisteina nel sangue è chiamato Iperomocisteinemia.
Si tratta di una condizione sfavorevole per la salute, in quanto l’Omocisteina alta è stata ripetutamente collegata a un aumentato rischio di:
Fa Davvero Male al Cuore?
Gli studi osservazionali hanno dimostrato che livelli elevati di Omocisteina nel sangue sono collegati a un rischio maggiore di malattie cardiache e ictus 12, 13, 14.
È stato ipotizzato che tale rischio derivi da un’attività predisponente dell’Omocisteina sullo sviluppo dell’aterosclerosi.
A causa di queste controversie, l’American Heart Association non considera l’Omocisteina un fattore importante per le malattie cardiache 20, 21.
Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ha riportato che, su chi ha già avuto un ictus, l’integrazione di vitamine B (B6, B9 e B12) riduce del 13% il rischio di un nuovo ictus e del 17% il rischio di morte cardiovascolare 53.
Fa Ingrassare
Di per sé, l’Omocisteina alta non fa ingrassare. Tuttavia, le persone obese o sovrappreso tendono ad avere livelli di Omocisteina più alti rispetto alle persone normopeso 54, 55. Allo stesso tempo, tendono ad avere livelli ridotti di vitamina B12 e acido folico.
Valori Normali
L’Omocisteina viene comunemente dosata nel sangue.
Di norma non si richiede il digiuno, ma un pasto ricco di proteine può aumentare significativamente i livelli di Omocisteina. Pertanto, alcuni medici raccomandano il digiuno durante la notte prima di un esame del sangue, per garantire risultati più accurati.
In base alle fonti e al laboratorio, esistono classificazioni leggermente variabili degli intervalli di normalità ma in linea generale:
il valore normale di Omocisteina è inferiore a 15 micromoli per litro (µmol/L).
Nota bene: poiché ogni laboratorio usa diversi reagenti ed ottiene differenti range consultare il proprio referto.
Un livello superiore viene definito iperomocisteinemia.
A seconda della gravità, l’iperomocisteinemia può essere 22:
- Lieve o Moderata: 15-30 µmol/l;
- Intermedia: 30 – 100 µmol/l;
- Grave o Severa: > 100 µmol/l.
Secondo gli studi, l’iperomocisteinemia lieve interessa il 5-7% della popolazione generale 56.
Cause
Le più comuni cause di Omocisteina alta comprendono:
alimentazione come Causa di Omocisteina Alta
L’Omocisteina alta può dipendere dalla carenza di alcune vitamine del gruppo B, in particolare di:
Gli studi hanno osservato che l’Iperomocisteinemia è più comune tra chi segue una dieta vegetariana o vegana, probabilmente a causa dei livelli più bassi di vitamina B12.
Anche una maggiore assunzione di caffè è stata associata a una più elevata concentrazione di Omocisteina nel sangue.
Tuttavia, non sembra esserci alcuna associazione significativa tra il consumo moderato di caffè (da 3 a 4 tazze al giorno) e il rischio di malattia coronarica 23.
Sintomi
Alti livelli di Omocisteina di per sé non provocano sintomi.
Tuttavia potrebbero manifestarsi i sintomi della sottostante condizione che ha causato l’innalzamento dell’Omocisteina.
I sintomi di una carenza di Folati e vitamina B12, ad esempio, comprendono:
- pelle pallida,
- debolezza,
- facile affaticamento,
- lingua gonfia e piaghe in bocca,
- cambiamenti d’umore,
- parestesie (formicolii),
- problemi di crescita nei bambini.
Come Abbassare l’Omocisteina
Dieta e Integratori
Il modo migliore per prevenire l’aumento dell’Omocisteina è assicurarsi che la dieta contenga adeguate quantità di Folati (vitamina B9), vitamina B12 e vitamina B6.
-
- Le stesse vitamine sono anche disponibili sottoforma di integratori. Un dosaggio indicativo potrebbe essere quello di 3,4mg/die di vitamina B6, 400 mcg/die di acido folico e 9mg/die di vitamina B12 46a.
Pur risultando efficaci nel diminuire l’Omocisteina alta, questi integratori non sembrano prevenire le malattie e i disturbi associati all’Omocisteina alta, come le patologie cardiache, la disfunzione cognitiva, la demenza e l’osteoporosi 47, 17.
La betaina (così come il suo precursore colina) è un altro integratore efficace per abbassare l’Omocisteina, così come l’N-Acetilcisteina (NAC).
La N-acetilcisteina orale sembra anche ridurre l’omocisteina, che quando presente ad alti livelli rappresenta un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari 51.
In uno studio su 60 persone con malattie cardiache, l’integrazione di NAC (600mg/die) e acido folico (5mg/die) per 8 settimane ha abbassato i livelli di omocisteina e migliorato la salute dei vasi sanguigni 52.
In un altro studio su quasi 100 pazienti che avevano avuto un infarto, la NAC ha accelerato il recupero, riducendo la durata delle degenze e quasi dimezzando il rischio di un nuovo infarto 53.
Anche l’olio di pesce, ricco di omega-3, può diminuire i livelli di Omocisteina 47a.
Consigli su Cosa Mangiare
Secondo uno studio, il 45,4% di tutte le morti cardiometaboliche (per malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2) verificatesi negli USA nel 2012 era attribuibile a una dieta non ottimale, in particolare
ai seguenti fattori di rischio53:
- elevata assunzione di sodio (9,5%),
- bassa assunzione di noci e semi (8,5%),
- alta assunzione di carni lavorate (8,2%),
- bassa assunzione di grassi omega-3 (7,8%),
- basso apporto di verdure (7,6%) e frutta (7,5%),
- alto consumo di bevande dolcificate artificialmente (7,4%).
Attività Fisica
Sebbene l’esercizio fisico aumenti l’Omocisteina nel breve periodo, a lungo termine si associa a livelli più bassi di Omocisteina e a un aumento del colesterolo HDL.
Una revisione sistematica di 34 studi ha scoperto che un esercizio fisico regolare può essere in grado di ridurre i livelli di Omocisteina 48.
Uno studio specifico sui pazienti con morbo di Parkinson ha scoperto che i pazienti che svolgevano attività fisica regolare mostravano livelli più bassi di Omocisteina 49.
Smettere di Fumare
Sia il fumo che l’esposizione al fumo passivo possono essere causa di Omocisteina alta 26, 27.
Pertanto, smettere di fumare può aiutare a ridurre i livelli di Omocisteina 50.
Gestione dello Stress
Diversi studi hanno scoperto che lo stress può aumentare i livelli di Omocisteina.
Pertanto, utilizzare delle tecniche per ridurre o gestire meglio lo stress può essere utile per abbassare l’Omocisteina, oltre a migliorare la salute in generale.
Uno studio, ad esempio, ha dimostrato che lo yoga può aiutare a ridurre i livelli elevati di omocisteina51. Anche il Tai Chisi è dimostrato efficace in tal senso 52.
Fonte: Magazine X115
I cibi ricchi di Metionina includono carne, albumi e prodotti della pesca.
L’Omocisteina può essere convertita in cisteina o riciclata in Metionina con l’ausilio di specifiche vitamine del gruppo B.
Di conseguenza, l’Omocisteina alta può dipendere da carenze vitaminiche, come quella di Folati e vitamine B6 e B12.
Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ha riportato che, su chi ha già avuto un ictus, l’integrazione di vitamine B (B6, B9 e B12) riduce del 13% il rischio di un nuovo ictus e del 17% il rischio di morte cardiovascolare 53.
Fa Ingrassare
Di per sé, l’Omocisteina alta non fa ingrassare. Tuttavia, le persone obese o sovrappreso tendono ad avere livelli di Omocisteina più alti rispetto alle persone normopeso 54, 55. Allo stesso tempo, tendono ad avere livelli ridotti di vitamina B12 e acido folico.
Valori Normali
L’Omocisteina viene comunemente dosata nel sangue.
Di norma non si richiede il digiuno, ma un pasto ricco di proteine può aumentare significativamente i livelli di Omocisteina. Pertanto, alcuni medici raccomandano il digiuno durante la notte prima di un esame del sangue, per garantire risultati più accurati.
In base alle fonti e al laboratorio, esistono classificazioni leggermente variabili degli intervalli di normalità ma in linea generale:
il valore normale di Omocisteina è inferiore a 15 micromoli per litro (µmol/L).
Nota bene: poiché ogni laboratorio usa diversi reagenti ed ottiene differenti range consultare il proprio referto.
Un livello superiore viene definito iperomocisteinemia.
A seconda della gravità, l’iperomocisteinemia può essere 22:
- Lieve o Moderata: 15-30 µmol/l;
- Intermedia: 30 – 100 µmol/l;
- Grave o Severa: > 100 µmol/l.
Secondo gli studi, l’iperomocisteinemia lieve interessa il 5-7% della popolazione generale 56.
Cause
Le più comuni cause di Omocisteina alta comprendono:
alimentazione come Causa di Omocisteina Alta
L’Omocisteina alta può dipendere dalla carenza di alcune vitamine del gruppo B, in particolare di:
Gli studi hanno osservato che l’Iperomocisteinemia è più comune tra chi segue una dieta vegetariana o vegana, probabilmente a causa dei livelli più bassi di vitamina B12.
Anche una maggiore assunzione di caffè è stata associata a una più elevata concentrazione di Omocisteina nel sangue.
Tuttavia, non sembra esserci alcuna associazione significativa tra il consumo moderato di caffè (da 3 a 4 tazze al giorno) e il rischio di malattia coronarica 23.
Sintomi
Alti livelli di Omocisteina di per sé non provocano sintomi.
Tuttavia potrebbero manifestarsi i sintomi della sottostante condizione che ha causato l’innalzamento dell’Omocisteina.
I sintomi di una carenza di Folati e vitamina B12, ad esempio, comprendono:
- pelle pallida,
- debolezza,
- facile affaticamento,
- lingua gonfia e piaghe in bocca,
- cambiamenti d’umore,
- parestesie (formicolii),
- problemi di crescita nei bambini.
Come Abbassare l’Omocisteina
Dieta e Integratori
Il modo migliore per prevenire l’aumento dell’Omocisteina è assicurarsi che la dieta contenga adeguate quantità di Folati (vitamina B9), vitamina B12 e vitamina B6.
- Le stesse vitamine sono anche disponibili sottoforma di integratori. Un dosaggio indicativo potrebbe essere quello di 3,4mg/die di vitamina B6, 400 mcg/die di acido folico e 9mg/die di vitamina B12 46a.
Pur risultando efficaci nel diminuire l’Omocisteina alta, questi integratori non sembrano prevenire le malattie e i disturbi associati all’Omocisteina alta, come le patologie cardiache, la disfunzione cognitiva, la demenza e l’osteoporosi 47, 17.
La betaina (così come il suo precursore colina) è un altro integratore efficace per abbassare l’Omocisteina, così come l’N-Acetilcisteina (NAC).
La N-acetilcisteina orale sembra anche ridurre l’omocisteina, che quando presente ad alti livelli rappresenta un fattore di rischio indipendente per le patologie cardiovascolari 51.
In uno studio su 60 persone con malattie cardiache, l’integrazione di NAC (600mg/die) e acido folico (5mg/die) per 8 settimane ha abbassato i livelli di omocisteina e migliorato la salute dei vasi sanguigni 52.
In un altro studio su quasi 100 pazienti che avevano avuto un infarto, la NAC ha accelerato il recupero, riducendo la durata delle degenze e quasi dimezzando il rischio di un nuovo infarto 53.
Anche l’olio di pesce, ricco di omega-3, può diminuire i livelli di Omocisteina 47a.
Consigli su Cosa Mangiare
Secondo uno studio, il 45,4% di tutte le morti cardiometaboliche (per malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2) verificatesi negli USA nel 2012 era attribuibile a una dieta non ottimale, in particolare
ai seguenti fattori di rischio53:- elevata assunzione di sodio (9,5%),
- bassa assunzione di noci e semi (8,5%),
- alta assunzione di carni lavorate (8,2%),
- bassa assunzione di grassi omega-3 (7,8%),
- basso apporto di verdure (7,6%) e frutta (7,5%),
- alto consumo di bevande dolcificate artificialmente (7,4%).
Attività Fisica
Sebbene l’esercizio fisico aumenti l’Omocisteina nel breve periodo, a lungo termine si associa a livelli più bassi di Omocisteina e a un aumento del colesterolo HDL.
Una revisione sistematica di 34 studi ha scoperto che un esercizio fisico regolare può essere in grado di ridurre i livelli di Omocisteina 48.
Uno studio specifico sui pazienti con morbo di Parkinson ha scoperto che i pazienti che svolgevano attività fisica regolare mostravano livelli più bassi di Omocisteina 49.
Smettere di Fumare
Sia il fumo che l’esposizione al fumo passivo possono essere causa di Omocisteina alta 26, 27.
Pertanto, smettere di fumare può aiutare a ridurre i livelli di Omocisteina 50.
Gestione dello Stress
Diversi studi hanno scoperto che lo stress può aumentare i livelli di Omocisteina.
Pertanto, utilizzare delle tecniche per ridurre o gestire meglio lo stress può essere utile per abbassare l’Omocisteina, oltre a migliorare la salute in generale.
Uno studio, ad esempio, ha dimostrato che lo yoga può aiutare a ridurre i livelli elevati di omocisteina51. Anche il Tai Chisi è dimostrato efficace in tal senso 52.
Fonte: Magazine X115
Con vitamine B6, B12 e acido folico
Ingredienti: Betaina, magnesio glicerofosfato, cellulosa microcristallina°, gomma arabica°, SAMe (S-adenosil Metionina disolfato tosilato), vitamina C (acido ascorbico), colina tartrato, zinco gluconato, (L-)serina, vitamina B3 (niacina, nicotinamide), vitamina B5 (pantotenato di calcio), vitamina B6 attivata (piridossale-5-fosfato), vitamina B2 attivata (riboflavina 5-fosfato di sodio), vitamina B1 (tiamina cloridrato), acido folico attivato (L-metilfolato di calcio), biotina, vitamina B12 attivata (5-deossiadenosilcobalamina e metilcobalamina). °Agente di carica. °°Antiagglomerante.
- Folato metabolicamente attivo
- Elevata biodisponibilità
- Fornisce 1.000 mcg di Folato per porzione
l’acido folico ad alte dosi può mascherare la carenza di vitamina B-12. Consultare il medico in caso di gravidanza/allattamento, assunzione di farmaci (in particolare fenobarbital, fenitoina, primidone e metotrexato) o patologie mediche (in particolare qualsiasi condizione che coinvolga malassorbimento di nutrienti).
30 Compresse Sublinguali
Forme di Vitamina B12 attiva, cioè Metilcobalamina, Adenosilcobalamina, Idrossicobalamina. ad Alta concentrazione di forme attive
500 μg Adenosilcobalamina e 500 μg Metilcobalamina
1000 μg per ogni capsula
(Il simbolo μg è uguale a mcg ovvero microgrammi)
Vitamina B 12 Attivata Giorgini
- 100 ml in forma liquida, 100 dosi,
- 1 ml al giorno in qualunque momento, direttamente in bocca o diluito in acqua. Contagocce graduato incluso nella confezione.
- Ogni dose contiene 1000 mcg di 5-deossiadenosilcobalamina, metilcobalamina
Nutrisorb B 12 – Biocare – flacone da 15 ml
- basso dosaggio (adatto a bambini e neonati)
- contiene 25 ug idrossicobalamina (vit B 12 attivata)
L’Importanza della Vitamina B12
Una risorsa indispensabile per il nostro benessere – Come riconoscerne le carenze e porvi rimedio in modo naturale
Lo sapevi che anche chi non è vegetariano o vegano può soffrire di una carenza di vitamina B12?
La cattiva alimentazione, lo stress, le alterazioni del tratto digerente e di quello intestinale, più frequenti di quanto si creda, possono impedire o ridurre notevolmente l’assimilazione di questa vitamina, con gravi conseguenze. La carenza di vitamina B12 provoca una serie di sintomi che possono ripercuotersi sul sistema nervoso, il sistema motorio, la produzione di energia, il metabolismo, gli stati dell’umore, perfino il grado di fertilità. E può colpire a tutte le età, con danni irreversibili al feto, se presente durante la gravidanza.
Depressione, ansia, fatica cronica, ritardo dello sviluppo, autismo, sindrome di Asperger, disturbo da deficit di attenzione, sterilità, neuropatia, gambe irrequiete, perdita di appetito. E se fosse carenza di vitamina B12? Niente paura.
Questa condizione può essere facilmente curata, purché la diagnosi sia precoce.
Simona Vignali, naturopata di grande esperienza, ci insegna a conoscere questa vitamina indispensabile per il nostro benessere, a riconoscerne i segni di carenza a tutte le età e a capire qual è il dosaggio corretto per ogni condizione. Spiega inoltre quale forma di integratore di B12 è più efficace e dove trovarla negli alimenti.