Amminoacidi e la loro importanza per l’Artrosi e l’Osteoporosi

In presenza di Artrosi ed Osteoporosi è consigliabile un’integrazione alimentare

Dal Portale scientifico degli Amminoacidi

Il Prof. Dr. Klaus Miehlke († 2009) era considerato il maggiore esperto tedesco nell’ambito delle malattie delle ossa. Nella sua pubblicazione del 2002 scrive:

«Nonostante l’incremento delle malattie delle ossa degli ultimi decenni, la ricerca scientifica ha portato poche innovazioni poiché fino ad ora ha riposto la sua attenzione soprattutto nella lotta ai sintomi tipici. La considerazione naturopatica delle malattie articolari come fenomeno parziale di una modificata regolazione di base e della degenerazione della matrice può portare considerevoli vantaggi per i futuri pazienti e per la comunità già nella fase iniziale poiché i provvedimenti dietetici, nel rispetto delle più recenti scoperte della ricerca sulle matrici, possono stabilizzare le funzioni delle articolazioni per un lungo periodo e impedire, nei limiti del possibile, la produzione abnorme di cartilagine/componenti della matrice. Il consiglio medico relativo all’assunzione di integratori alimentari è completamente giustificato sulla base degli studi clinici e preclinici già disponibili e della personale esperienza medica.»(1)

Il Prof. Miehlke sostanzialmente afferma che, in presenza di una malattia della cartilagine, è indispensabile mettere a disposizione dell’organismo umano una quantità sufficiente delle sostanze che stimolano la formazione della cartilagine. Ciò non è possibile semplicemente con un’alimentazione sana. Per questa ragione, gli studiosi raccomandano l’assunzione di integratori alimentari che includono le sostanze in grado di stimolare la formazione di cartilagine.

METIONINA

La Metionina è una sostanza importante per la formazione della cartilagine

L’amminoacido Metionina appartiene alle sostanze che stimolano la formazione di cartilagine. La Metionina è un amminoacido essenziale. Ciò significa che deve essere assunto tramite l’alimentazione perché l’organismo umano non è in grado di produrlo endogenamente.

La Metionina è considerata un importante «donatore di Zolfo» organico

Le cartilagini articolari per potersi formare hanno bisogno soprattutto di una cosa: lo Zolfo. Se lo Zolfo a disposizione dell’organismo è troppo poco, gli individui sani per un lungo periodo non percepiscono alcun influsso negativo.

Diverso è il caso dei malati di artrosi:

una carenza di Zolfo può rendere estremamente più difficile la guarigione del tessuto cartilagineo fin dall’inizio della malattia.

Gli studi effettuati hanno dimostrato che la quantità di Zolfo presente nella cartilagine degli individui sani è circa tre volte superiore rispetto a quella dei pazienti affetti da artrosi. Di conseguenza raccomandano a questi ultimi di stimolare la produzione endogena di Zolfo mediante l’assunzione supplementare di Metionina.

Un ulteriore problema:

molti farmaci si legano ai solfati, i sali dell’acido solforico. Per questo motivo il fabbisogno di Zolfo dei pazienti affetti da artrosi è particolarmente elevato.(2)

Tuttavia, lo «Zolfo» non può essere assunto facilmente sotto forma di integratore alimentare. È molto più adatto l’amminoacido Metionina perché da esso, soprattutto in combinazione con le vitamine B, possono essere creati quasi tutti i legami di Zolfo.

La Metionina è dunque particolarmente importante sotto tre aspetti, infatti:

  1. agisce da antinfiammatorio
  2. è un analgesico e

  3. stimola le cellule cartilaginee a produrre tessuto cartilagineo.


In molti studi si è potuto dimostrare che la Metionina ha questo effetto sui pazienti affetti da artrosi. E tutto ciò senza alcun effetto collaterale. (3)


S-Adenosil Metionina – SAM-e – 400mg – 30 compresse

1 compressa al giorno 400 mg di metionina, a stomaco vuoto.

 


 

SAMe 200 mg Now Foods

Assumere 1 capsula da 2 a 4 volte al giorno, preferibilmente a stomaco vuoto.

 

 


ARGININA

L’Arginina coadiuva la formazione delle ossa

L’osteoporosi è una delle classiche malattie della vecchiaia che colpisce soprattutto le donne. In presenza di questa malattia, definita anche «atrofia delle ossa», la consistenza delle ossa si riduce a causa della rapida distruzione della sostanza ossea. I pazienti sono esposti ad un maggiore rischio di fratture e ciò interessa tutto lo scheletro.

L’amminoacido Arginina è un elemento fondamentale per la formazione delle ossa, per es. perché stimola la produzione di collagene. Il collagene è una proteina, ed è la componente più elementare di diversi tessuti connettivi (come ad es. la cartilagine) e delle ossa. Inoltre, l’Arginina favorisce la crescita degli osteoblasti dai quali si forma la massa ossea. (4)

Uno studio dell’anno 2002 ha dimostrato che una carenza di Arginina può essere la causa della comparsa dell’osteoporosi soprattutto per le donne di una certa età. (5)

Uno studio italiano del 2003 (6) mostra inoltre che l’Arginina in combinazione con altri amminoacidi favorisce lo sviluppo degli osteoblasti e ne stimola anche la divisione. Per questo motivo gli esperti consigliano di includere in ogni terapia dell’osteoporosi anche la somministrazione di amminoacidi. Specialmente l’Arginina agisce da inibitore nei confronti delle cellule che distruggono le ossa.(7)

Integratori

Arginina Prinfit in capsule

da 3 a 5 capsule per 1-3 volte al giorno, a stomaco vuoto

Codice sconto: Vitamineral

Spedizione gratis


Arginina in polvere Prinfit

Mescolare 3 grammi di polvere in un bicchiere di acqua o altra bevanda, per 1-3 volte al giorno, a stomaco vuoto. 1 misurino corrisponde a 2 grammi.

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ALTRI NUTRIENTI

Anche le vitamine e i minerali sono importanti

Oltre agli amminoacidi, per le articolazioni sono importanti alcune vitamine e minerali.

La vitamina C ad esempio è coinvolta nella sintesi endogena del cortisolo. Il cortisolo ostacola i processi infiammatori nelle articolazioni tipici dell’artrosi ed inoltre è importante per la rigenerazione della sostanza cartilaginea.(8)
La vitamina C è anche coinvolta nella sintesi del collagene che rende le ossa elastiche e meno inclini a fratture.

La vitamina B6 ed il magnesio sono nutrienti importanti per le articolazioni perché offrono una protezione effettiva dai radicali liberi. I radicali liberi sono composti particolarmente aggressivi che si formano nel corpo in seguito a vari processi metabolici. Essi attaccano la cartilagine articolare e possono dunque accelerarne la distruzione. Questo influsso negativo dei radicali liberi può essere ridotto anche grazie ad altre sostanze in grado di catturare i radicali come la vitamina C, il selenio o lo zinco.

Il minerale calcio è un elemento fondamentale per tutte le ossa. Il latte ed i suoi derivati, come ad esempio il formaggio e lo yogurt, sono un’ottima fonte di calcio.

Raramente l’apporto di calcio è insufficiente, è fondamentale però che il calcio introdotto con l’alimentazione possa essere assimilato in maniera ottimale. Per far sì che ciò avvenga è necessaria la vitamina D. Il pericolo che si verifichi una carenza di quest’ultima è molto più elevato.

La vitamina D è importante per l’assorbimento del calcio

Durante l’estate, per coprire il fabbisogno di vitamina D basta stare 30 minuti al giorno all’aperto. I raggi solari e la luce UV attivano nella pelle la cosiddetta previtamina D3 – un precursore della vitamina D. È però indispensabile che il viso e le braccia siano scoperte e che sulla pelle non venga applicata la protezione solare. Nei mesi invernali invece la forza del sole non è sufficiente per produrre, in combinazione con l’alimentazione, una quantità sufficiente di vitamina D.

Per questo motivo è consigliabile un’integrazione alimentare di vitamina D da assumere sotto forma di compresse o di capsule. In passato è stata ritenuta sufficiente un’integrazione quotidiana di 5-10 µg.

Sui dosaggi di Vitamina D vedi appendice a fine articolo.

Ciò è particolarmente importante per le persone anziane e bisognose di assistenza poiché la loro pelle può produrre la previtamina D3 solo in scarsa quantità.

Inoltre, i reni e il fegato di queste categorie di persone generalmente hanno ancora più difficoltà ad assimilare il calcio. Per questa ragione hanno un fabbisogno di vitamina D particolarmente elevato. Lo ha dimostrato anche uno studio effettuato nel 2006. Per un periodo di 3 anni, ai partecipanti è stata somministrata regolarmente vitamina D3 (colecalciferolo). Il risultato è stato che in queste persone la probabilità di cadere accidentalmente si è ridotta fino al 65%.

Fonte articolo:


Gli Integratori di Vitamina D
  • Alle integrazioni di Minerali aggiungiamo anche il Boro ed il Silicio
  • Fra le integrazioni Vitaminiche leggiamo anche: Vitamina K2, Vitamina B12, Vitamina C

BIBLIOGRAFIA

Fonti

  1. Miehlke, K. & Inderst, R. (2002) Osteoarthrosen – Welche Möglichkeiten bietet die Ernährung zur Gesunderhaltung der Knorpel/Knochenmatrix?, Erfahrungsheilkunde, Volume 12, (pp. 838-844)
  2. Soeken, K.L., Lee, W.L., Bausell, R.B., Agelli, M. & Berman, B.M. (2002) Safety and efficacy of S-adenosylmethionine (SAMe) for osteoarthritis, Journal of Family Practice, Volume 51, (pp. 425-430)
  3. Ursini, F. & Pipicelli, G. (2009) Nutritional Supplementation for Osteoarthritis, Alternative and Complementary Therapies, Volume 15, issue 4, (pp. 173-177)
  4. Williams, J.Z., Abumrad, N. & Barbul, A. (2002) Effect of a Specialized Amino Acid Mixture on Human Collagen Deposition, Annals of Surgery, Volume 236, issue 3, (pp. 369–375)
  5. Ammann, P., Laib, A., Bonjour, J.-P., Meyer, J. M., Rüegsegger, P. & Rizzoli, R. (2002) Dietary essential aminoacid supplements increase the bone strength by influencing bone mass & bone microarchitecture in an isocaloric low-protein diet, Journal of Bone and Mineral Research, Volume 17, issue 7, (pp.1264-1272)
  6. Torricelli, P., Fini, M., Giavaresi, G., Giardino, R. (2003) Human Osteopenic Bone-Derived Osteoblasts: Essential Amino Acids Treatment Effects Artificial Cells, Blood Substitutes and Biotechnology, Volume 31, issue 1, (pp. 35-46)
  7. Visser, J.J. & Hoekman, K. (1994) Arginine supplementation in the prevention and treatment of osteoporosis, Med Hypotheses, Volume 43, (pp. 339-342)
  8. Kodama, M., Kodama, T., Murakami, M. & Kodama, M. (1994) Vitamin C infusion treatment enhances cortisol production of the adrenal via the pituitary ACTHroute, In vivo, Volume 8, (pp. 1079–1085)
  9. Bischoff-Ferrari, H.A., Orav, E.J. & Dawson-Hughes, B. (2006) Effect of Cholecalciferol Plus Calcium on Falling in Ambulatory Older Men and Women -A 3-Year Randomized Controlled Trial Arch, Intern Med., Volume 166, (pp. 424-430)
  10. Lavie, L., Hafetz, A., Luboshitzky, R. & Lavie, P. (2003) Plasma levels of nitric oxide and L-arginine in sleep apnea patients, Journal of Molecular Neuroscience, Volume 21, issue 1, (pp. 57-63)
  11. Merimee, T.J., Lillicrap, D.A. & Rabinowitz, D. (1965) Effect of arginine on serum-levels of human growth-hormone Lancet, Volume 2, issue 7414, (pp. 668-670)Wu, G.A.B., Meininger, C.J., Knabe, D.A., Baze, F.W.A. & Rhoads, J.M. (2000) Arginine nutrition in development, health and disease, Current Opinion in Clinical Nutrition & Metabolic Care, Volume 3, issue 1, (pp. 59-66)
  12. Piatti, P.M., Monti, L.D., Valsecchi, G., Magni, F., Setola, E., Marchesi, F., Galli-Kienle, M., Pozza, G. & Alberti, K.G.M.M. (2001) Long-term oral L-arginine administration improves peripheral and hepatic insulin sensitivity in type 2 diabetic patients, Diabetes Care, Volume 24, issue 5, (pp. 875-880)

APPENDICE VIT. D
COME SI FORMA IL TESSUTO OSSEO

Leggi come avviene il processo di ossificazione

L’ossificazione è il processo biologico attraverso il quale il tessuto osseo si forma e si rinnova nel corpo umano. Questo processo è fondamentale per la crescita, lo sviluppo e il mantenimento delle ossa. In questo articolo, esploreremo il processo di ossificazione, le sue fasi chiave e il suo ruolo cruciale nella salute scheletrica.

Il Processo di Ossificazione

Il processo di ossificazione si suddivide principalmente in due fasi:

1. Ossificazione Intramembranosa

Questa fase coinvolge la formazione diretta dell’osso all’interno del tessuto connettivo membranoso. È comunemente osservata nella formazione delle ossa del cranio e delle clavicole. Le fasi chiave includono la condensazione del tessuto connettivo, la calcificazione e la formazione delle cellule ossee.

2. Ossificazione Endocondrale

Questa fase coinvolge la formazione dell’osso all’interno di un modello di cartilagine preesistente. La maggior parte delle ossa del corpo segue questo processo. Le fasi includono la formazione del modello di cartilagine, l’ingresso delle cellule ossee e la sostituzione della cartilagine con tessuto osseo.

Ruolo delle Cellule Ossee

Le cellule ossee svolgono un ruolo cruciale nell’ossificazione. Le principali tipologie di cellule coinvolte sono:

  • Osteoblasti: Sono responsabili della sintesi e del deposito della matrice ossea.
  • Osteociti: Sono cellule ossee mature che mantengono e regolano la densità ossea.
  • Osteoclasti: Sono cellule che degradano e riassorbono il tessuto osseo quando è necessario.

Regolazione dell’Ossificazione

L’ossificazione è regolata da vari fattori, tra cui:

  • Ormoni: Gli ormoni come il calcitonina, il paratormone (PTH) e l’ormone della crescita giocano un ruolo importante nella regolazione dell’equilibrio tra formazione e riassorbimento osseo.
  • Vitamine e Minerali: La vitamina D e il calcio sono essenziali per la salute ossea e l’ossificazione.
  • Fattori di Crescita: Sono proteine che stimolano la formazione ossea.

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ALTRI ARTICOLI SU OSTEOPOROSI ed apparato Osteoarticolare



Carenza di Vitamina A: come si scopre

La carenza di vitamina A è spesso definita da concentrazioni sieriche di retinolo inferiori a 200 ug/dl.

Tuttavia il semplice dosaggio del retinolo plasmatico non sarà molto utile poiché il sangue è soltanto un mezzo di ridistribuzione tra la sede di utilizzo ed il luogo di stoccaggio (fegato).

Il fegato immagazzina circa il 90% della vitamina A cercando di bilanciare la concentrazione plasmatica tra i 40 e gli 80 ug/dl, fino alla deplezione delle riserve.
Inoltre, i livelli sierici di vitamina A variano in base ai pasti ingeriti ed al fabbisogno momentaneo.

Possiamo però scoprire se c’è una carenza di vitamina A ponendosi delle domande.
Quali?

Rispondi a queste domande:


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Integratori proposti:

Vitamina A Pura

Vitamina A Pura

Contribuisce al mantenimento di pelle, membrane mucose e capacità visiva normali.

 

Olio di Fegato di Merluzzo è una valida alternativa, anche per la presenza di altri elementi tra cui Vitamina D

Olio di Fegato di Merluzzo
Olio ricco di vitamina A e vitamina D, lipidi, acidi organici, acidi biliari e lecitina




La produzione di malattie ossee: la storia dell’osteoporosi e dell’osteopenia

anni ’90 e poi proiettate sul corpo di milioni di donne apparentemente per convincerle di avere una malattia curabile con i farmaci, anche se asintomatica.

preoccupantemente inetta e, come vedrete, probabilmente nasconde un’agenda che non ha nulla a che fare con la promozione della salute.

Standard devianti: l’invecchiamento trasformato in una malattia

Quasi a riempire il vuoto lasciato dal disastro della terapia ormonale sostitutiva e dalla disillusione di milioni di donne, le nuove definizioni dell’OMS hanno portato alla diagnosi, e alla successiva etichettatura, di milioni di donne sane di mezza età e anziane con quello che venivano indotte a credere che vi fosse un’altra “condizione di non-salute”, abbastanza grave da giustificare l’uso di farmaci ossei costosi ed estremamente pericolosi (e altrettanto pericolose mega-dosi di calcio elementare) nel perseguimento di aumentare la densità ossea con ogni mezzo necessario.

Credits Immage to GreenMedInfo

Una cosa che non può essere messa in discussione, poiché è ormai una questione di storia, è che questa improvvisa trasformazione di donne sane, che non presentavano sintomi di “bassa densità minerale ossea”, in un gruppo a rischio, adatto al trattamento, è servita a generare miliardi di dollari di entrate per i produttori di dispositivi DXA, visite mediche e prescrizioni di farmaci in tutto il mondo.

CHI stanno prendendo in giro?

L’osteopenia è, infatti, una non-entità medica e diagnostica. Il termine stesso non descrive altro che una deviazione statistica da un valore numerico o da una norma arbitrariamente determinati.




Integratori di Silicio
Pelle giovane, ossa forti, articolazioni flessibili e capelli folti e resistenti.

A Cosa Serve il Silicio organico

Nel corpo umano, il silicio si concentra soprattutto nei tessuti connettivi, come tendini, ossa, grandi arterie, trachea e pelle. La sua carenza compromette l’integrità strutturale di questi tessuti 7.

Studi sulla privazione del silicio negli animali hanno evidenziato in particolare un ritardo della crescita e marcati difetti dell’osso e del tessuto connettivo 8.

Sulla base di studi preliminari, si ritiene che il silicio contribuisca ad aumentare:

L’integrazione di silicio in una forma altamente biodisponibile potrebbe quindi avere dei benefici per promuovere la bellezza della pelle e la salute ossea, tendinea e articolare.

Gli integratori scelti da Vitamineral

Utile per il benessere di pelle, unghie, cartilagini, ossa e articolazioni

Il Silicio è un minerale indispensabile per pelle giovane, ossa forti, articolazioni flessibili e capelli folti e resistenti.

Descrizione

Silicium G5 Siliplant è un integratore a base di Silicio organico, formulato per il benessere generale.

Il Silicio infatti è un oligoelemento essenziale per numerosi processi biochimici a livello cellulare. Aiuta a: 

Benefici

Silicium G5 Siliplant è indicato per: 

Modo d’uso:

Silicium G5 Siliplant deve essere assunto da 5 a 10 minuti prima dei pasti.

  • Trattamento Intensivo: da 60 a 120 ml al giorno (utilizzare il tappo dosatore) da 2 a 4 dosi da 30 ml. Durante un periodo da 1 a 6 mesi, o più, se necessario, si possono fare applicazioni topiche sulle zone che richiedono maggiore attenzione, almeno 3 volte al giorno.
  • Trattamento di Mantenimento: 30 ml al giorno prese in 2 volte (15 ml+15 ml) senza limite di tempo. Le applicazioni esterne possono essere fatte da 1 a 3 volte al dì. 
  • Poiché Silicio G5 Siliplant contiene solo estratto di Rosmarino come conservante naturale, se la temperatura in casa dovesse superare i 28-29 gradi, è opportuno riporre le bottiglie aperte in frigorifero e anche quelle che sono ancora chiuse in un locale più fresco oppure in frigorifero.

    Il prodotto può perdere le sue proprietà organolettiche e deteriorarsi solo se rimane per molti giorni esposto direttamente alla luce solare o ad elevate temperature. Il tempo di trasporto non incide sulla sua perfetta conservazione.


    Gli integratori di silice sono considerati utili al sostegno della salute di pelle, capelli e unghie, ma in realtà questo minerale è in particolare fondamentale per le articolazioni, i vasi sanguigni e il sistema scheletrico. Il complesso di silice di Terranova è decisamente più forte della maggior parte degli integratori di silice sul mercato, fornisce infatti 150 mg di silicio per ciascuna capsula. Tale concentrazione di silice organica è ricavata dai germogli di bambù, ovvero la fonte vegetale più ricca in natura di questo minerale.

    La Silice risulta indispensabile per l’assimilazione del calcio e la sua fissazione a livello osseo, e fonte di sostegno delle pareti vascolari. Il Magnifood di questa formulazione fornisce numerosi altri componenti che lavorano insieme al silicio, nella formazione e protezione del tessuto connettivo di capelli, pelle, unghie, ossa e articolazioni.

    QUALITà E PUREZZA

    Gli integratori alimentari Terranova sono completamente privi di eccipienti ottenuti con la sintesi chimica che non hanno effetti fisiologici positivi e possono addirittura essere nocivi. Terranova sostituisce i tradizionali eccipienti con nutrienti attivi di massima qualità, ceppi probiotici eccellenti e con il complesso Magnifood, un mix naturale brevettato di piante integre di provenienza biologica o selvatica.


    Silicio Organico e Acido Ialuronico

    Silicio organico ricco di sostanze mineralizzanti. 
    • In gocce
    • Vegan 
    • Sapore gradevole

    Descrizione

    Silicio Organico e Acido Ialuronico è un integratore che contiene: 

    • Silicio organico, un costituente fondamentale del tessuto connettivo in corrispondenza delle strutture ad ampio contenuto: arterie, trachea, tendini, osso e pelle. Il silicio è solubile in acqua quindi facile da assorbire attraverso la parete intestinale. Non si accumula nel corpo, anche se la quantità supplementare assunta è abbondante, 
    • Acido Ialuroinico, che viene prodotto naturalmente dal nostro organismo ed è uno dei componenti più importanti del tessuto connettivo. Una delle caratteristiche principali è la sua solubilità, utilissima ai fini dell’idratazione dei tessuti e della pelle, 
    • Benefici

    Il silicio organico: 

    L’acido Ialuronico:

    Modalità di utilizzo

    1 o 2 cucchiai una volta al giorno diluiti in acqua o puro. Agitare bene il flacone prima dell’uso.


    SILICIO NATURALE – BIO – Vegavero 120 capsule

    Il livello di silicio nel nostro corpo si riduce con l’avanzare dell’età. Tuttavia, questo minerale è coinvolto nella formazione delle ossa, capelli, unghie, cartilagine e pelle. Può essere utile integrarlo per rinforzare le ossa e i tessuti connettivi inclusi pelle, capelli, unghie.

    Il silicio di Vegavero non è sintetico, ma 100% naturale. Viene infatti ottenuto da un estratto di bambù (Bambusa arundinacea) biologico. Lo stelo di bambù è naturalmente ricco di silicio organico, che ha una maggiore biodisponibilità e bioattività.

    QUALITà VEGAVERO: 100% NATURALE E PRIVO DI ADDITIVI

    USO: Assumere 2 capsule al giorno, in corrispondenza di un pasto e con liquidi a sufficienza.

    Barattolo da 120 capsule = 60 porzioni da 2 capsule.


    Integratore a base di Equiseto ricco di Silicio

    Dr Giorgini

    Integratore alimentare a base di estratti di Equiseto, pianta naturalmente ricca di silicio in forma organica.

    • In gocce
    • Con dolcificante naturale 
    • Senza lattosio

    Descrizione

    Silicio Olimentovis è un prodotto a base di estratti di Equiseto, una pianta ricca di minerali, fra cui il Silicio.

    Benefici

    • Inoltre, aiuta a mantenere il trofismo del tessuto connettivo risultando utile per il benessere diunghie e capelli.

    Modalità di utilizzo

    COMPLESSO DI SILICE Now foods

    CON ESTRATTO DI EQUISETO – 180 compresse

    La silice è un composto naturale necessario per la produzione di collagene e glicosaminoglicano, due composti strutturali importanti per la salute della pelle e delle articolazioni. Viene utilizzato anche per migliorare la salute di capelli, rendendoli più forti e luminosi, e fortifica anche le unghie e il tessuto connettivo.

    L’Equiseto (Equisetum arvense) è una felce perenne che cresce selvaggiamente in Nord Europa e in America, così come in altri luoghi umidi e con climi temperati. Le proprietà di questa pianta sono diverse, ma i principali benefici derivano dall’elevato numero di antiossidanti e di silice. Nessun’altra pianta vanta una concentrazione così alta di questo minerale.

    Il Complesso di silice con estratto di Equiseto di Now Foods è una miscela altamente efficace formulata per ottenere un’alta biodisponibilità di nutrienti che supportano la salute di pelle, capelli e unghie, caratteristiche strutturali essenziali per la bellezza naturale, insieme all’integrità delle articolazioni e delle ossa, che rendono questo integratore un ottimo prodotto anti-aging ed altamente assorbibile.

    Studi clinici suggeriscono che l’integrazione di silice migliora la salute dei capelli rendendoli più forti e luminosi. Le stesse proprietà sono suggerite per l’integrazione di Equiseto.[1-9]

    USO

    Assumere 1 compressa da 1 a 3 volte al giorno, preferibilmente con i pasti.

    Barattolo da 180 compresse = 90 porzioni da 2 compresse.

    Attenzione: Solo per adulti. Non raccomandato per donne incinte / che allattano. Consultare un medico se si assumono farmaci (inclusi diuretici) o se si ha una condizione medica (soprattutto fegato, reni, disfunzione cardiaca). Tenere fuori dalla portata dei bambini.

    Cosa contiene:
    silice (dall’estratto di equiseto), boro (dal chelato di amminoacidi boro), cellulosa microcristallina, acido stearico (fonte vegetale), idrossipropilcellulosa, croscarmellosa sodica e rivestimento vegetale.

    Non prodotto con ingredienti di grano, glutine, soia, latte, uova, pesce, crostacei o noci. Prodotto in uno stabilimento che elabora altri ingredienti contenenti questi allergeni.

    In questo prodotto possono verificarsi variazioni di colore naturali.

    Riferimenti bibliografici

    1. Saslis-Lagoudakis CH, Bruun-Lund S, Iwanycki NE, Seberg O, Petersen G, Jäger AK, Rønsted N., “Identification of common horsetail (Equisetum arvense L.; Equisetaceae) using Thin Layer Chromatography versus DNA barcoding”, Scientific Reports, 2015 Jul 13(vedi fonte)
    2. Pallag A, Filip GA, Olteanu D, Clichici S, Baldea I, Jurca T, Micle O, Vicaş L, Marian E, Soriţău O, Cenariu M, Mureşan M., “Equisetum arvense L. Extract Induces Antibacterial Activity and Modulates Oxidative Stress, Inflammation, and Apoptosis in Endothelial Vascular Cells Exposed to Hyperosmotic Stress”, Oxidative Medicine and Cellular Longevity, 2018 Feb 14(vedi fonte)
    3. Annamaria Pallag, Gabriela Adriana Filip, Diana Olteanu, Simona Clichici, Ioana Baldea, Tunde Jurca, Otilia Micle, Laura Vicaş, Eleonora Marian, Olga Soriţău, Mihai Cenariu, Mariana Mureşan, “Equisetum arvense L. Extract Induces Antibacterial Activity and Modulates Oxidative Stress, Inflammation, and Apoptosis in Endothelial Vascular Cells Exposed to Hyperosmotic Stress”, Oxidative Medicine and Cellular Longevity, 2018(vedi fonte)
    4. Costa-Rodrigues J, Carmo SC, Silva JC, Fernandes MH., “Inhibition of human in vitro osteoclastogenesis by Equisetum arvense”, Cell Proliferation, 2012 Dec(vedi fonte)
    5. Arbabzadegan N, Moghadamnia AA, Kazemi S, Nozari F, Moudi E, Haghanifar S., “Effect of equisetum arvense extract on bone mineral density in Wistar rats via digital radiography”, Caspian Journal of Internal Medicine, 2019(vedi fonte)
    6. Marcos-Garcés V, Molina Aguilar P, Bea Serrano C, García Bustos V, Benavent Seguí J, Ferrández Izquierdo A, Ruiz-Saurí A., “Age-related dermal collagen changes during development, maturation and ageing – a morphometric and comparative study”, Journal of Anatomy, 2014 Apr 23(vedi fonte)
    7. Barel A, Calomme M, Timchenko A, De Paepe K, Demeester N, Rogiers V, Clarys P, Vanden Berghe D., “Effect of oral intake of choline-stabilized orthosilicic acid on skin, nails and hair in women with photodamaged skin” Archives of Dermatological Research, 2005 Oct(vedi fonte)
    8. Araújo LA, Addor F, Campos PM., “Use of silicon for skin and hair care: an approach of chemical forms available and efficacy”, Anais Brasileiros de Dermatologia, 2016 May-Jun(vedi fonte)
    9. Wickett RR, Kossmann E, Barel A, Demeester N, Clarys P, Vanden Berghe D, Calomme M., “Effect of oral intake of choline-stabilized orthosilicic acid on hair tensile strength and morphology in women with fine hair”, Archives of Dermatological Research, 2007 Oct 25 (Vedi fonte)

    Che Cos’è il Silicio

    da Magazine X115

    Il silicio o Acido ortosilicico è un composto inorganico con formula chimica Si(OH)4.

    Rappresenta la principale forma di silicio biodisponibile, sia per gli esseri umani che per gli animali 1.

    Negli integratori, l’acido ortosilicico viene comunemente stabilizzato con:

    La stabilizzazione dell’acido ortosilicico si rende necessaria per la sua tendenza a polimerizzare in agglomerati che risulterebbero scarsamente o per nulla assorbiti nel tratto gastrointestinale 2, 3.

    Vantaggi di ch-OSA rispetto ad altre forme di silicio

    Uno studio cross-over su 14 soggetti sani ha valutato la biodisponibilità di 20 mg di silicio da 3 diverse fonti: ch-OSA, acido silicico colloidale e silice erbale da equiseto.

    5.

    6.

    Al contrario, non è stato osservato alcun aumento dell’escrezione urinaria e del contenuto di silicio nel siero con il passaggio a una dieta ricca di silicio (45 mg Si/giorno per 31 giorni). L’escrezione urinaria di silicio (ma non la concentrazione sierica) è invece aumentata significativamente durante l’integrazione con estratto secco di equiseto.

    Secondo un altro studio cross-over, l’assorbimento di silicio (basato sull’escrezione urinaria del minerale) era maggiore per monometilsilanetriolo (MMST) e birra analcolica (64% della dose), seguiti da fagiolini (44%), acido ortosilicico (43%), ChOSA (17%), banane e trisilicato di magnesio (4%), e silice colloidale (1%) 6a.

    A Cosa Serve

    Nel corpo umano, il silicio si concentra soprattutto nei tessuti connettivi, come tendini, ossa, grandi arterie, trachea e pelle.

    La sua carenza compromette l’integrità strutturale di questi tessuti 7.

    Studi sulla privazione del silicio negli animali hanno evidenziato in particolare un ritardo della crescita e marcati difetti dell’osso e del tessuto connettivo 8.

    Sulla base di studi preliminari, si ritiene che il silicio contribuisca ad aumentare:

    L’integrazione di silicio in una forma altamente biodisponibile potrebbe quindi avere dei benefici per promuovere la bellezza della pelle e la salute ossea, tendinea e articolare.

    Nel caso dell’acido ortosilicico stabilizzato con colina va inoltre valutato il contributo della colina, che probabilmente concorre a determinare gli effetti dell’integratore.

    La colina è un precursore dei fosfolipidi, che sono componenti essenziali delle membrane biologiche, ed è coinvolta nella segnalazione cellulare e nel trasporto/metabolismo dei lipidi. Uno dei suoi metaboliti, la betaina, partecipa alla metilazione dell’omocisteina in metionina 13.

    La conseguente riduzione dell’omocisteina sierica può influire positivamente sulla reticolazione del collagene 14.

    Benefici per la Pelle

    L’acido ortosilicico può stimolare la produzione di collagene e la funzione e la riparazione del tessuto connettivo.

    È stato infatti scoperto che concentrazioni fisiologiche di acido ortosilicico stimolano la sintesi del collagene di tipo I nei fibroblasti cutanei 7.

    16, 17.

    Uno studio RCT su 50 donne di età compresa tra 40 e 65 anni, con evidenti segni di fotoinvecchiamento facciale, ha indagato gli effetti dell’acido ortosilicico stabilizzato con colina (ch-OSA).

    Dopo 20 settimane di integrazione orale al dosaggio di 10 mg al giorno, è stato osservato un significativo miglioramento della rugosità (-16% contro il +8% del gruppo placebo) e della struttura di unghie e capelli 18.

    19.

    Altri ricercatori hanno descritto l’effetto positivo dell’acido ortosilicico stabilizzato con collagene marino idrolizzato a dosaggi di 600 mg/die sulla consistenza, compattezza e idratazione della pelle 20.

    Benefici per i Capelli

    È stato suggerito che un maggiore contenuto di silicio nella fibra capillare determina un tasso di caduta dei capelli inferiore e una maggiore luminosità 21.

    Probabilmente, il silicio agisce interagendo con la cheratina per formare complessi con amminoacidi e peptidi, aumentando la robustezza del capello 21, 22, 23.

    Uno studio randomizzato con 48 volontari ha studiato l’effetto di ch-OSA su individui con capelli sottili: 24 individui hanno ricevuto 10 mg di silicio al giorno per un periodo di 9 mesi 21.

    In generale, sono stati ottenuti risultati positivi nelle proprietà dei capelli, come ad esempio la resistenza alla rottura. Inoltre, l’area della sezione anteriore del capello è aumentata significativamente, mentre il gruppo placebo non ha mostrato differenze significative.

    Benefici per Ossa e Articolazioni

    24.

    27 e nei pulcini 28, 29 ha dimostrato effetti sorprendenti anche sulla crescita scheletrica e sul metabolismo osseo.

    24.

    Questo effetto è stato confermato anche negli esseri umani, dimostrando un effetto benefico sul turnover osseo, in particolare sulla formazione di collagene osseo e sulla densità minerale ossea femorale.

    Tale beneficio è stato osservato in uno studio su 136 donne con bassa densità ossea (osteopenia), nelle quali l’aggiunta di ch-OSA  al trattamento di base (1.000 mg di Ca + 20 mcg di Vit D3) ha mostrato un potenziale effetto benefico sul collagene osseo rispetto al solo Ca+Vit D3 30.

    In un altro studio, l’integrazione di ch-OSA per 12 settimane in uomini con osteoartrite del ginocchio ha portato a miglioramenti sintomatici, associati a una lieve ma significativa riduzione dei biomarcatori di degradazione della cartilagine 31.

    31.

    37.

    Altri Possibili Benefici

    Studi preliminari suggeriscono che il silicio è associato alla salute vascolare e contrasta la formazione di placche aterosclerotiche. Inoltre, potrebbe favorire una riduzione della pressione sanguigna 32, 33, 34.

    Inoltre, il silicio previene efficacemente l’assorbimento gastrointestinale dell’alluminio.

    L’alluminio è noto per la sua azione tossica a livello neuronale, e il suo accumulo nelle placche senili e nei grovigli neurofibrillari nell’Alzheimer e nel morbo di Parkinson suggerisce un possibile coinvolgimento in queste malattie neurodegenerative 35, 36, 37

    Il consumo di quantità moderatamente elevate di birra negli esseri umani e di acido orto-silicico negli animali ha dimostrato di ridurre l’assorbimento di alluminio dal tratto digestivo e di rallentare l’accumulo di questo metallo nel tessuto cerebrale 38, 39.

    Anche alcuni studi clinici hanno suggerito che l’acido silicico può ridurre sostanzialmente la biodisponibilità dell’alluminio nell’uomo 40, 41.

    Ad esempio, una ricerca ha dimostrato che le acque minerali ricche di silicio possono essere utilizzate come metodo non invasivo per ridurre il carico corporeo di alluminio sia nei pazienti con Alzheimer che nel gruppo di controllo, facilitando la rimozione del minerale attraverso le urine senza alcun effetto concomitante 42.

    Modo d’uso

    6, 43.

    Le dosi di assunzione normalmente suggerite di ch-OSA variano da 10 a 20 mg al giorno.

    Per aumentare l’apporto di acido ortosilicico si possono usare anche due silicati di metalli alcalini farmaceuticamente accettabili (Na2SiO3 e K2SiO3), che in soluzioni acquose adeguatamente diluite rilasciano acido orto-silicico.

    Inoltre, alcune forme insolubili in acqua a contatto con il succo acido dello stomaco (HCl) rilasciano quantità piccole ma biologicamente significative di acido orto-silicico.
    Queste forme includono: acido silicico colloidale (gel di silice idrata), biossido di silicio amorfo (E551), alcuni tipi di zeoliti come la zeolite A (alluminosilicato di sodio, E554; alluminosilicato di potassio, E555; alluminosilicato di calcio, E556) e la zeolite naturale clinoptilolite.

    Effetti Collaterali

    Ch-OSA è stato approvato per il consumo umano ed è noto per essere non tossico.

    43 e i 6.640 mg/kg di peso corporeo negli animali 44.


    Altre info sul Silicio le trovate:


    Altri prodotti con silice:





    Osteoporosi. Il calcio non è l’unico minerale costituente delle ossa

    Credits Immage: CB- Creative Bloq

    Spesso si prende uno o due integratori e si pensa che magari riescano da soli a fare il lavoro, ma non è così semplice ripristinare il tessuto osseo perduto se ci sono delle condizioni che continuano a consumarlo. Ad esempio se si continua a fare una vita sedentaria o prendere farmaci, fumare, o prendere vitamina D senza tutti i cofattori.

    Il presente articolo mostra i principali nutrienti e strategie per il sostegno della struttura ossea, ma non si fa carico della personale diagnosi, cura e monitoraggio delle ossa. Pertanto, ogni integrazione qui consigliata potrebbe senza dubbio essere la base di discussione con il vostro medico.

    L’osteoporosi non è soltanto perdita di calcio. Nelle ossa troviamo almeno 12 minerali:




    Magnesio Citrato (MagFit)

    Dal sito X115

    Cos’è e a Cosa Serve il Magnesio Citrato

    Il magnesio citrato è un sale costituito dall’unione di un atomo di magnesio carbonato e una molecola di acido citrico.

    Viene usato come correttore di acidità in numerosi farmaci, integratori e prodotti alimentari (E345).

    Inoltre, può essere usato come integratore di magnesio e come rimedio lassativo contro la stipsi occasionale.

    MagFit, come il Supremo, è Magnesio Citrato

    Alcuni integratori di magnesio – come il prodotto Magnesio Supremo® – contengono acido citrico miscelato con magnesio carbonato, il primo ad essere prodotto in Italia con marchio.

    Di recente nasce MagFit prodotto da Prinfit come magnesio citrato effervescente e dal sapore gradevole. (Codice sconto: Vitamineral)

    Prima di bere, è importante attendere che la polvere di Magnesio si sia completamente sciolta in acqua. Quando la soluzione diventa trasparente è il segnale che i due ingredienti (acido citrico e magnesio carbonato) hanno in gran parte reagito tra loro.

    Vantaggi

    Alcune ricerche suggeriscono che il magnesio citrato e gli altri sali organici di magnesio presentano una buona biodisponibilità.

    Questo significa che risultano più facilmente assorbibili nel tratto digestivo rispetto ad altre forme inorganiche, come l’ossido di magnesio e il solfato di magnesio 2.

    Per lo stesso motivo, a parità di dose assunta, il magnesio citrato tende a dare meno effetti gastrointestinali e a produrre un effetto lassativo più delicato.

    Il magnesio citrato potrebbe essere la scelta migliore per chi cerca un integratore di magnesio per promuovere la salute delle ossa e prevenire i calcoli renali.

    Uno studio controllato randomizzato su 20 donne in postmenopausa con osteoporosi ha suggerito che l’integrazione con citrato di magnesio (1.830 mg al giorno per un mese) potrebbe ridurre il rapido tasso di perdita ossea che caratterizza l’osteoporosi 3.

    Sappiamo da tempo che l’acido citrico previene la precipitazione e l’aggregazione del calcio nell’urina 2. In effetti, la somministrazione di magnesio citrato e potassio citrato ha ridotto il rischio di calcoli renali nei pazienti allettati 4.

    Sappiamo anche che il citrato di potassio riduce l’escrezione di calcio nelle urine in misura superiore rispetto ad altri sali di potassio, potendo quindi ridurre il rischio di osteoporosi e calcoli renali 5, 6.

    Uso come Lassativo

    Una volta ingerito, agisce attirando acqua nel lume intestinale, attraverso un fenomeno chiamato osmosi. Quando c’è più acqua nell’intestino, le feci diventano morbide o addirittura acquose e la peristalsi è accelerata.

    Il magnesio citrato può quindi essere usato per trattare la stitichezza occasionale o, nelle quantità prescritte dal medico, per liberare e pulire l’intestino crasso prima di un esame dell’intestino (come una colonscopia).

    Nella maggior parte dei casi, l’uso occasionale del citrato di magnesio per trattare la stitichezza è sicuro per il paziente.

    Tuttavia, l’utilizzo a lungo termine del citrato di magnesio alle alte dosi necessarie per produrre un effetto lassativo può causare problemi legati all’eccesso di magnesio.

    Benefici del Magnesio

    La carenza di magnesio è associata a condizioni sfavorevoli di salute, aumentando il rischio di una lunga serie di malattie.

    46, 47, 48, 49.

    Al contrario, maggiori apporti di magnesio con la dieta sono associati a migliori condizioni di salute e minori rischi di ictus, ipertensione, calcoli renali e possibilmente osteoporosi.

    Magnesio e Osteoporosi

    Il magnesio è un componente critico del nostro scheletro. Basti pensare che il 50-60% del magnesio corporeo totale si trova nelle ossa.

    In numerosi studi osservazionali (ma non in tutti), un minore apporto di magnesio è stato associato a una densità minerale ossea inferiore e a un aumentato rischio di osteoporosi e fratture 8, 9, 10.

    L’integrazione di magnesio è potenzialmente benefica nelle donne con osteoporosi, ma solo pochi studi clinici hanno affrontato l’effetto della supplementazione in queste circostanze 3.

    In un piccolo gruppo di donne in postmenopausa con osteoporosi (età media 57,6 ± 10,6 anni), l’integrazione di 750 mg/die di magnesio idrossido per 6 mesi, seguita da 250 mg/die per altri 18 mesi, ha comportato un aumento della densità minerale ossea al polso dopo un anno, senza ulteriore aumento dopo 2 anni di integrazione 11.

    In un altro studio molto piccolo su donne in postmenopausa che assumevano estrogeni e un multivitaminico, l’integrazione aggiuntiva con 400 mg/die di magnesio e 600 mg/die di calcio ha aumentato la densità minerale ossea al tallone rispetto alla sola terapia sostitutiva con estrogeni 12.

    Le prove non sono ancora sufficienti per affermare che il magnesio citrato sia efficace nella prevenzione dell’osteoporosi, a meno che non sia necessario colmare specifiche carenze 13.

    Salute del Cuore

    Diversi studi collegano bassi livelli di magnesio a un rischio più elevato di malattie cardiache 14, 15.

    D’altronde, un maggiore apporto di alimenti ricchi di magnesio (come cereali integrali, frutta a guscio e verdure), sembra ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare del 28% 16.

    Un’analisi di 40 studi su oltre un milione di partecipanti ha scoperto che l’assunzione di 100 mg in più di magnesio al giorno riduceva il rischio di ictus e insufficienza cardiaca (rispettivamente del 7% e del 22%) 17.

    Non è chiaro, tuttavia, se gli integratori di magnesio possano avere lo stesso effetto 18, 19.

    Pressione sanguigna

    L’assunzione di integratori di magnesio consentirebbe riduzioni della pressione sanguigna fino a 12 mmHg, soprattutto nei pazienti ipertesi 20, 21, 22.

    Una meta-analisi di 34 studi controllati randomizzati su un totale di 2.028 partecipanti ha scoperto che l’integrazione di magnesio – alla dose mediana di 368 mg/giorno per una durata media di 3 mesi – ha ridotto significativamente la pressione sistolica di 2,00 mmHg e la pressione diastolica di 1,78 mmHg 23.

    Il magnesio sembra anche aumentare l’efficacia di tutte le classi di farmaci che riducono la pressione sanguigna 21, 24.

    Elimina il fruttosio e osserva come si abbassa la pressione sanguigna

    Azione Antinfiammatoria

    Gli integratori di magnesio citrato e cloruro di magnesio hanno ridotto la proteina C reattiva e altri marker di infiammazione negli anziani, nelle persone in sovrappeso e in pazienti con pre-diabete 26, 27, 28.

    Diabete

    Il magnesio gioca un ruolo importante nel regolare il metabolismo del glucosio e la funzionalità dell’insulina.

    È stato ripetutamente dimostrato che bassi livelli di magnesio nel sangue aumentano il rischio di insulino-resistenza, intolleranza al glucosio e iperinsulinemia 29, 30.

    D’altronde, uno studio che ha seguito più di 4.000 persone per 20 anni ha scoperto che i soggetti con il più alto apporto di magnesio avevano il 47% in meno di probabilità di sviluppare il diabete 27.

    Pertanto, l’aumento del consumo di alimenti ricchi di magnesio come cereali integrali, fagioli, noci e verdure a foglia verde, può ridurre il rischio di diabete 28.

    I benefici maggiori potrebbero osservarsi nei soggetti che non assumono abbastanza magnesio con la dieta 29, 30.

    I benefici dell’integrazione di magnesio sui profili metabolici nei pazienti diabetici sono stati riscontrati nella maggior parte degli studi clinici, ma devono ancora essere accertati da ampi studi clinici randomizzati 25.

    Allo stesso modo, sono necessari studi prospettici più ampi per supportare il ruolo potenziale dell’integrazione alimentare di magnesio nel ridurre il rischio di diabete 25.

    Sindrome Premestruale

    La sindrome premestruale è uno dei disturbi più comuni tra le donne in età fertile. I suoi sintomi includono ritenzione idrica, crampi addominali, stanchezza e irritabilità.

    In diversi studi clinici, gli integratori di magnesio hanno ridotto la ritenzione idrica, il cattivo umore, l’emicrania e altri sintomi nelle donne con sindrome premestruale 31, 32, 33.

    Il magnesio ha avuto effetti positivi anche quando assunto insieme alla vitamina B6 34.

    Magnesio ed Emicrania

    Le persone che soffrono di emicrania sembrano presentare carenze di magnesio più frequentemente rispetto al resto della popolazione 35.

    Una dose elevata (600 mg/die) di magnesio elementare (da trimagnesio dicitrato) per via orale per 12 settimane ha ridotto del 41,6% la frequenza del mal di testa e ne ha anche ridotto la gravità, diminuendo l’uso di farmaci e la durata degli attacchi acuti 36.

    In effetti, alcuni studi incoraggianti suggeriscono che il magnesio può prevenire e persino aiutare a curare l’emicrania 37, 38. Inoltre, la sua associazione al trattamento di routine potrebbe migliorarne l’efficacia 39.

    Anche i cibi ricchi di magnesio possono aiutare a ridurre i sintomi dell’emicrania 36.

    Crampi Muscolari

    Le carenze nutrizionali o le aumentate perdite di nutrienti come magnesio, potassio, calcio, sodio, vitamina D e alcune vitamine del gruppo B possono aumentare la suscettibilità ai crampi muscolari 40, 41, 42.

    In uno studio, i partecipanti che hanno assunto 300 mg/die di magnesio elementare (sottoforma di magnesio citrato) per 6 settimane hanno riportato meno crampi muscolari, rispetto al gruppo placebo 43.

    Un altro studio ha indagato l’efficacia degli integratori di magnesio sui crampi alle gambe durante la gravidanza.

    Le donne che hanno assunto 300 mg di magnesio elementare (sottoforma di magnesio bisglicinato) al giorno hanno avuto crampi alle gambe meno frequenti e meno intensi, rispetto alle donne che hanno assunto un placebo 44.

    Dosi e Modo d’uso

    Quando impiegato a fini lassativi, il magnesio citrato viene usato a dosi elevate (10-15 grammi in dose singola), con l’accortezza di assumerlo insieme a generose quantità d’acqua.

    Spesso si utilizzano preparazioni liquide predosate in bottigliette.

    Quando usato come integratore alimentare, la dose standard per l’integrazione di magnesio varia da 200 a 600 mg di magnesio elementare al giorno.

    Considerando che il magnesio citrato contiene 120-160mg di magnesio elementare per ogni grammo, ne occorrono:

    • 1,25-1,66 grammi per ottenere 200 mg di magnesio elementare;
    • 3,75-5 grammi per ottenere 600 mg di magnesio elementare.

    Per dosaggi superiori a 2g/die, è opportuno suddividere la dose giornaliera in più assunzioni quotidiane, specialmente quando insorgono disturbi gastrointestinali.

    Il dosaggio per gli integratori di magnesio varia da persona a persona.

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    Si consiglia di sciogliere 1 cucchiaino da caffè in acqua calda/tiepida 1-2 volte al giorno.

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    Avvertenze

    Sebbene la tossicità del magnesio sia rara, l’assunzione di alcuni integratori di magnesio a dosi elevate può causare diarrea, nausea e crampi addominali.

    Gli integratori di magnesio possono anche interagire con alcuni farmaci, inclusi antibiotici e diuretici.

    Controindicazioni

    In caso di compromissione della funzione renale, è opportuno consultare il medico, in quanto può essere necessario ridurre la posologia ed effettuare controlli della funzione renale e della magnesemia.

    L’integrazione di magnesio è da considerarsi generalmente controindicata nei casi di:

    • Ipersensibilità (allergia) al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti del prodotto.
    • Grave insufficienza renale.
    • Soggetti in terapia digitalica.

    Effetti Collaterali

    Alcuni degli effetti negativi che le persone sperimentano con il citrato di magnesio includono fastidio addominale, nausea, gas e crampi alla pancia.

    Al di sotto di questa soglia, che equivale a circa 2,5 grammi di magnesio citrato, è improbabile che si verifichino effetti collaterali digestivi 45.

    Sebbene rara, può verificarsi una tossicità da magnesio nei soggetti che assumono dosi estreme di questo integratore o soffrono di una grave malattia renale.

    I segni di tossicità includono nausea, vomito, battito cardiaco irregolare, diarrea, debolezza muscolare, respirazione irregolare, letargia e ritenzione urinaria.

    Le reazioni allergiche non sono comuni.


    Se vuoi puoi scegliere altre forme di Magnesio

    Leggi su Vitamineral altri articoli sul magnesio, puoi scegliere fra questi:


     




    Acido Citrico: Usi, Proprietà e Benefici


    Acido Citrico

    (Vedi riferimenti bibliografici nei numerini accanto alla fine di una frase).

    • Aumenta la Biodisponibilità dei Sali minerali
    • Previene i Calcoli Renali
    • Migliora la digestione
    • Agente Alcalinizzante
    • Aumenta l’assorbimento di calcio nell’intestino
    • Potrebbe ridurre il rapido tasso di perdita ossea
    • Riduce l’escrezione di calcio nelle urine
    • Riduce lo stress ossidativo

    Acido Citrico: Che Cos’è?

    L’acido citrico è una molecola molto diffusa in natura e abbonda anche nell’organismo umano.

    L’industria alimentare impiega l’acido citrico come additivo in alimenti e bevande, poiché agisce come conservante, regolatore di acidità, sostanza aromatizzante e agente emulsionante.

    Inoltre, l’acido citrico può essere sfruttato come integratore alcalinizzante, soprattutto nella prevenzione dei calcoli renali.

    Essendo un intermedio del ciclo di Krebs, l’acido citrico si trova in tutti i tessuti dell’organismo. Rappresenta, nello specifico, una sostanza intermedia nel metabolismo ossidativo dei nutrienti, che avviene nei mitocondri per produrre energia.

    Classificato come acido debole, l’acido citrico è identificato dalla formula chimica C6H8O7. Risulta solubile in acqua in un ampio intervallo di pH e in natura si trova in quantità elevate negli agrumi.

    A Cosa Serve

    Secondo un’analisi, l’industria alimentare assorbe circa il 70% dell’acido citrico prodotto a livello globale, quella farmaceutica ne usa il 20% per produrre integratori e farmaci, mentre il rimanente 10% viene usato nella produzione di detergenti 1.

    Come Farmaco e Integratore

    Aumenta la Biodisponibilità dei Sali minerali

    I sali citrati di vari metalli (es. magnesio citrato, potassio citrato, calcio citrato, ferro citrato ecc.) vengono utilizzati per integrare sali minerali in forme biologicamente disponibili.

    La salificazione del minerale con acido citrico tende infatti a migliorarne l’assorbimento intestinale rispetto ai sali organici 2, 3. Ad esempio, il magnesio citrato viene assorbito meglio e risulta maggiormente biodisponibile rispetto all’ossido di magnesio e al solfato di magnesio 4, 5.

    Ciò si traduce anche in minori effetti collaterali a livello intestinale, che dipendono dalla quota non assorbita.

    Previene i Calcoli Renali

    L’integrazione con acido citrico o con citrati minerali viene sfruttata nella gestione medica dell’urolitiasi. Il citrato urinario rappresenta infatti un potente inibitore naturale della cristallizzazione urinaria.

    Migliora la digestione

    Alcuni integratori alimentari per favorire la digestione contengono acido citrico associato a bicarbonato di sodio o potassio. L’azione tampone dei bicarbonati aiuta a neutralizzare l’eccessiva acidità gastrica. Inoltre, in ambiente acquoso, acido citrico e bicarbonati reagiscono sviluppando anidride carbonica.

    A sua volta, l’anidride carbonica che si libera nello stomaco ne dilata le pareti, favorendo la secrezione di enzimi digestivi e acido cloridrico.

    Come Eccipiente

    In combinazione con altri additivi (come i carbonati di sodio e potassio), l’acido citrico viene usato come eccipiente per conferire effervescenza a diverse tipologie di prodotti.
    I sistemi effervescenti sono ampiamente utilizzati nei prodotti per la pulizia dei denti, nei farmaci per il sollievo dal dolore e nelle compresse vitaminiche.
    Il gusto acido e acuto dell’acido citrico può anche aiutare a mascherare il sapore sgradevole e medicinale dei prodotti farmaceutici.

    Usi nell’Industria Alimentare

    L’industria alimentare sfrutta l’acido citrico come acidificante e conservante naturale.
    Inoltre, l’acido citrico viene usato come agente aromatizzante, in quanto aggiunge asprezza a cibi e bevande analcoliche.

    In etichetta, l’acido citrico può essere indicato anche con la sigla E330. I codici E331 ed E332 indicano invece, rispettivamente, il citrato di sodio e di potassio.

    L’acido citrico viene ampiamente usato per la preparazione di bevande gassate, la correzione dell’acidità dei vini e nell’industria dolciaria e conserviera.
    Nei prodotti in scatola, aiuta a prevenire la crescita del batterio Clostridium botulinum (che non tollera condizioni di elevata acidità) 6. Inoltre, contribuisce ad incrementare la compattezza della gelatina nelle marmellate.

    A contatto con il latte, l’acido citrico coagula la caseina (la principale proteina del latte). Per effetto di questa reazione, il latte diventa un ammasso semisolido.
    Di conseguenza, l’acido citrico può essere utilizzato nella produzione della ricotta, del mascarpone e di alcuni formaggi, come la mozzarella.

    L’acido citrico può anche essere aggiunto ai gelati, come agente emulsionante per evitare che i grassi si separino, al caramello, per prevenire la cristallizzazione del saccarosio, e nelle ricette al posto del succo di limone fresco.

    Infine, l’uso di acido citrico nei prodotti da forno può impedire la distruzione di determinate vitamine e antiossidanti durante la cottura 7.

    Come Detergente

    L’acido citrico è un disinfettante eccellente e innocuo, efficace contro una varietà di batteri e virus 8, 9, 10.

    Uno studio in provetta ha dimostrato che l’acido citrico può essere efficace nel trattamento e nella prevenzione del norovirus umano 11.
    Facilmente trasmessi attraverso mani o cibi contaminati, i norovirus causano frequenti focolai di gastroenterite in contesti comunitari, come ospedali, navi da crociera e scuole.

    Un fazzoletto di carta commerciale, contenente uno strato intermedio impregnato di acido citrico (7,51%) e sodio lauril solfato (2,02%), ha dimostrato di uccidere i virus emessi sotto forma di minuscole goccioline dopo aver starnutito, tossito o soffiato dal naso attraverso il tessuto 12.

    L’acido citrico viene venduto anche come disinfettante e detergente per la rimozione di macchie di acqua dura, calce e ruggine. Per questa sua azione chelante e anticalcare, lo ritroviamo in ammorbidenti eco-sostenibili per il lavaggio in lavatrice e come disincrostante per le tubazioni.

    In associazione con il bicarbonato di potassio, l’acido citrico può anche essere usato per rimuovere le incrostazioni ostinate dalle pentole.
    L’acido citrico è considerato un’alternativa più sicura ed eco-sostenibile ai disinfettanti convenzionali e ai prodotti per la pulizia, come la candeggina 13.

    Acido Citrico negli Alimenti

    L’acido citrico fu isolato per la prima volta dal succo di limone nel 1784, ad opera di un chimico svedese, Carl Wilhelm Scheele 13.

    In natura, l’acido citrico si trova in quantità maggiori negli agrumi, come limone, pompelmo, mandarino e arancia. Anche i succhi di limone e lime sono fonti ricche di acido citrico. Tra i frutti, l’acido citrico è maggiormente concentrato nei limoni e nei lime, che lo contengono fino all’8% in peso 14.

    L’apporto nutritivo abituale di citrato è di circa 4 grammi al giorno e oltre il 95% di esso viene assorbito nell’intestino tenue15

    Uno studio ha valutato il contenuto di acido citrico in 3 succhi naturali e in 21 succhi e concentrati di succhi commerciali. I risultati più rilevanti sono riportati in tabella 16.

    Come Viene Prodotto

    1.

    Successivamente, iniziò a diminuire dopo l’introduzione della sintesi di acido citrico attraverso la fermentazione dello zucchero, effettuata dapprima con Cytromices (ora noto come Penicillium), successivamente con Aspergillus niger.

    Rapidamente adottato da numerosi altri produttori, il processo di fermentazione è ancora oggi utilizzato in tutto il mondo, in particolare in Cina, dove viene prodotto utilizzando principalmente melassa a basso costo come materia prima 13.

    Proprietà e Benefici

    Agente Alcalinizzante

    I reni aiutano a mantenere stabile il pH del sangue filtrando acidi e composti alcalini (bicarbonato), e rilasciandoli nelle urine. A seconda della dieta e delle condizioni metaboliche, il normale intervallo di pH delle urine è compreso tra 4,5 e 8 17, 18.
    In alcuni casi, i medici possono modificare il pH delle urine per ridurre o aumentare (a seconda delle esigenze) l’efficacia di alcuni antibiotici o altri farmaci.
    Altre volte, si rende necessario alcalinizzare le urine per prevenire calcoli renali che si formano in ambienti acidi 19, 20, 21.

    L’urina acida, infatti, fa sì che l’acido urico e l’ossalato di calcio si aggreghino e formino calcoli. Questo effetto si osserva tipicamente a livelli di pH urinario inferiori a 5,5 22, 23, 24, 25, 26, 27.
    Gli studi suggeriscono che l’acido citrico, il bicarbonato (di sodio o potassio) e gli alimenti ricchi di acido citrico e acido malico possono essere particolarmente utili per aumentare il pH delle urine 28, 29, 30, 31, 32.

    Prevenzione dei Calcoli Renali

    L’acido citrico previene la precipitazione e l’aggregazione del calcio nell’urina 33. In effetti, la somministrazione di magnesio citrato e potassio citrato ha ridotto il rischio di calcoli renali nei pazienti allettati 34.
    Anche il citrato di potassio da solo previene la formazione di nuovi calcoli renali e può aiutare a dissolvere quelli già formati 35, 36, 37.
    Consumare cibi ricchi di acido citrico, come gli agrumi, può offrire benefici nella prevenzione dei calcoli renali 16, 38.

    Non a caso, secondo i dati sulle abitudini alimentari americane negli ultimi 40 anni, i calcoli renali sono più comuni nelle persone che mangiano meno agrumi 39. Una revisione sistematica ha dimostrato che la terapia a base di citrato riduce la formazione ricorrente di calcoli urinari di calcio rispetto ai controlli (placebo, cure abituali) 15.

    Salute delle Ossa

    L’acido citrico aumenta l’assorbimento di calcio nell’intestino. Pertanto, l’osteoporosi potrebbe essere prevenuta con un consumo frequente di agrumi nei pasti quotidiani 40, 41.

    Uno studio controllato randomizzato su 20 donne in postmenopausa con osteoporosi ha suggerito che l’integrazione con citrato di magnesio (1.830 mg al giorno per un mese) potrebbe ridurre il rapido tasso di perdita ossea che caratterizza l’osteoporosi 42.

    Anche il citrato di potassio riduce l’escrezione di calcio nelle urine in misura superiore rispetto ad altri sali di potassio, potendo quindi ridurre il rischio di osteoporosi e calcoli renali 43, 44.

    Nel corso di vari studi, il citrato di potassio ha anche impedito l’aumento del riassorbimento osseo causato dalla menopausa, dall’acidemia cronica e dall’elevata assunzione di sale 40.
    L’efficacia del citrato di potassio nel prevenire l’osteoporosi può essere migliorata dal trattamento combinato con citrato di calcio 45.
    Un adeguato apporto di calcio risulta essenziale per prevenire la perdita ossea nei soggetti anziani e nelle donne in postmenopausa; in tal senso il citrato di calcio sembra essere più efficace del carbonato di calcio 40, 41.

    Protezione Antiossidante

    Studi preliminari suggeriscono che l’acido citrico potrebbe avere un’azione antiossidante, riducendo la perossidazione lipidica. Inoltre, potrebbe avere un’azione antinfiammatoria, riducendo la degranulazione delle cellule polimorfonucleate e attenuando il rilascio di citochine pro-infiammatorie 42, 43, 44.

    45.
    L’acido citrico potrebbe quindi rivelarsi utile nel ridurre lo stress ossidativo.

    Effetti Collaterali

    L’acido citrico e i citrati sono generalmente considerati sicuri se usati in quantità normali. L’ingestione di alimenti ricchi di acido citrico, come arance, limoni e lime, può causare la sindrome orale allergica o reazioni da contatto cutanee in alcune persone. Tuttavia, tali reazioni risultano indipendenti dall’acido citrico.

    L’ingestione eccessiva di acido citrico può causare dolore addominale e mal di gola. L’esposizione di pelle e occhi a soluzioni concentrate di acido citrico può causare arrossamenti e dolore. Infine, il consumo a lungo termine o ripetuto di acido citrico può causare l’erosione dello smalto dei denti.

    FONTE: Dal sito X115


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    Ma dove si può comprare l’acido citrico? E quanto costa?

    L’acido citrico viene venduto allo stato puro e si presenta sotto forma di granuli o di polvere bianca cristallina. Il suo prezzo si aggira intorno ai 10-15 € al KG e può essere acquistato nei negozi online, in erboristeria o nei negozi di prodotti naturali e/o biologici.

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    Zinco: Un minerale Essenziale a tutte le età

    Dopo un breve escursus sulla amatissima vitamina D3, e di quanto sia diffusa la sua carenza, e quanto sia importante per la nostra salute, il dr. Claudio Sauro ci parla dello Zinco riprendendo le ricerche del dr. Michael T. Murray ricercatore della Seattle University.

    Pertanto mette in evidenza che fin dalla giovane età, come in tutti gli altri momenti della vita, lo Zinco è necessario, e la sua carenza porta ad avere diverse patologie.
    Per farci capire quanto sia importante non essere carenti di Zinco e mettere in luce tutto il suo potere curativo lo ha chiamato “bomba atomica”.

     

    UNA BOMBA ATOMICA: LO ZINCO (dr Claudio Sauro)

    Abbiamo parlato in precedenza dell’importanza della Vit D3 cronicamente carente nella popolazione perché non legata all’alimentazione ma all’esposizione al sole. La carenza di tale vitamina è già una bomba atomica per la salute dal momento che entra nella funzione di 4200 geni.

    Una mia ricerca aveva evidenziato che il livello medio di questa vitamina nella popolazione è di 13 ng/ml quando dovrebbe essere di 30-100 ng/ml. Ho già esposto nei Post precedenti quello che causa tale carenza.

    Come ben già sapete nel ultimo secolo si è passati da una civiltà agricola ad una civiltà industriale e questo ha comportato oltre all’inquinamento ed ad un tipo di lavoro stressante anche ad un cambio radicale nell’alimentazione. Se prima l’alimentazione era più povera, soprattutto più povera di proteine non mancava di alcuni oligoelementi essenziali che attualmente sono diventati cronicamente carenti.

    La carenza si è determinata anche in conseguenza all’aumento esponenziale nel consumo di zuccheri che determinano l’impoverimento di alcuni elementi essenziali. Lo zucchero attualmente lo mettiamo ovunque, nel caffè, quasi in qualsiasi bevanda e la fetta di dolce molto spesso non manca a fine pasto. E poi chi non rinuncerebbe al panettone di Natale ed alla Colomba di Pasqua.

    Ora, in seguito al consumo di zuccheri c’è stato un aumento esponenziale del diabete soprattutto negli ultimi cinque decenni. Io che sono medico di famiglia posso testimoniare quanti ipoglicemizzanti ed insulina prescrivo. La percentuale dei diabetici è altissima. E tutto quello che comporta il diabete sarebbe troppo lungo spiegare in questa sede.

    è la carenza di Zinco ad essere alla base del diabete.

    Quando pane, pasta e riso non venivano raffinati tale carenza non esisteva perché gli alimenti integrali sono ricchi di questo elemento. Fino a poco tempo fa si pensava che la carenza di Zinco fosse secondaria nell’insorgenza del diabete perché i dosaggi ematici di questo elemento evidenziavano una carenza modesta. Ma lo Zinco è uno ione prevalentemente endocellulare e la quantità che si trova nel sangue è irrisoria (10%) e non rispecchia il valore reale e tanto meno quello endocellulare.

    C’è un altro punto fondamentale, il fabbisogno di Zinco aumenta con l’introito di zuccheri. Se voi avete un alimentazione ricca di zuccheri semplici e di amidi complessi (pasta, pane, riso ecc) avete un grande fabbisogno di zinco. Oltre quanto sia importante questo elemento ce lo dicono gli studi che sono emersi negli ultimi anni. Basta dire che lo Zinco regola 300 funzioni enzimatiche della cellula, senza le quali la cellula non può sopravvivere. Questo vi rende conto della sua importanza.

    Ma quello che è più sconvolgente è che si è visto in seguito ad analisi del plasma endocellulare che è stato possibile eseguire in seguito ad innumerevoli prelievi autoptici è che c’è una grave carenza nel 80-90% della popolazione. Questo soprattutto nei paesi industrializzati, e sono proprio quelli che hanno la maggior incidenza di diabete e guarda caso anche di tumori. Ma vediamo un po alcune funzioni dal momento che sarebbe impossibile elencarle tutte:

    Vi ho elencato solo alcuni punti molto interessanti. In base a queste considerazioni possiamo tranquillamente dedurre che se avete un alimentazione ricca di amidi (pasta, pane, riso, dolci ecc) vi conviene assumere almeno 50 mg di Zinco al giorno (tenete conto che la quantità che si assorbe è circa il 30%) e così, se avete un infezione e tutte le altre patologie che ho elencato.

    In farmacia troverete delle compresse di Solfato di Zinco da 200 mg, vi consiglio di prenderne un quarto al giorno, una compressa intera ha un dosaggio eccessivo che può dare nausea ed il surplus inoltre non serve.


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    Riferimenti bibliografici

    1. Hemilä H., “Zinc lozenges and the common cold: a meta-analysis comparing zinc acetate and zinc gluconate, and the role of zinc dosage”, Journal of Royal Society of Medicine, 2017 May(vedi fonte)
    2. Prasad AS, Bao B, Beck FW, Kucuk O, Sarkar FH., “Antioxidant effect of zinc in humans”, Free Radical Biology and Medicine, 2004 Oct 15(vedi fonte)
    3. Hunter P., “The inflammation theory of disease. The growing realization that chronic inflammation is crucial in many diseases opens new avenues for treatment”, EMBO Reports, 2012 Nov 6(vedi fonte)
    4. Jayawardena R, Ranasinghe P, Galappatthy P, Malkanthi R, Constantine G, Katulanda P., “Effects of zinc supplementation on diabetes mellitus: a systematic review and meta-analysis”, Diabetology & Metabolic Syndrome, 2012 Apr 19(vedi fonte)
    5. Cruz KJ, de Oliveira AR, Marreiro Ddo N., “Antioxidant role of zinc in diabetes mellitus”, World Journal of Diabetes, 2015 Mar 15(vedi fonte)
    6. Cervantes J, Eber AE, Perper M, Nascimento VM, Nouri K, Keri JE., “The role of zinc in the treatment of acne: A review of the literature”, Dermatologic Therapy, 2017 Nov 28(vedi fonte)
    7. Gupta M, Mahajan VK, Mehta KS, Chauhan PS., “Zinc therapy in dermatology: a review”, Dermatology Research and Practice, 2014 Jul 10(vedi fonte)

    Ancora sullo Zinco

    Lo zinco contribuisce al normale metabolismo acido base, al normale metabolismo dei carboidrati, alla normale funzione cognitiva, alla normale sintesi del DNA, alla normale fertilità e alla normale riproduzione, al normale metabolismo dei macronutrienti, al normale metabolismo degli acidi grassi, al normale metabolismo della vitamina A, alla normale sintesi proteica, al mantenimento di ossa normali, al mantenimento di capelli normali, al mantenimento di unghie normali, al mantenimento di una pelle normale, al mantenimento di normali livelli di testosterone nel sangue, al mantenimento della capacità visiva normale, alla normale funzione del sistema immunitario, alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

    Caratteristiche:

    I tessuti che hanno maggiori depositi sono le carotidi, il nervo ottico, la prostata e la cute.

    Lo zinco ha circa 300 proprietà benefiche per il nostro intero organismo:
    Ha una grossa funzione nella crescita: stimola infatti il GH ed il Testosterone. A livello del sistema immunitario ritarda l’atrofia del TIMO. I linfociti T sono prodotti dal Timo.

    Secondo i dosaggi di integrazione si stimola:

    La sua carenza provoca predisposizione tumorale per diminuite difese.

    Interviene nell’attivazione dell’enzima delta6desaturasi (sistema delle prostaglandine):

    Nei soggetti con insufficiente polmonari è facile associare carenza di Zinco Contribuisce alla corretta formazione del liquido spermatico:

    La sua carenza provoca la creazione e di insulina mal funzionante (sindrome da insulino resistenza) l’elevato livello di insulina conseguente trasforma gli zuccheri in trigliceridi con in abbinamento un abbassamento ematico degli HDL e un‘innalzamento dell’LDL HmgCoa Redattasi:

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    Deficit di Zinco: Come assumerlo, Dose Giornaliera Raccomandata e tanto altro

    Zinco nella Dieta: Proprietà e Benefici


    Altre funzioni dello Zn

    Michael T. Murray ricercatore della Seattle University

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    Perché assumere Boro e quanto?
    Studi e ricerche

     

    Per gli appassionati di ricerche ecco un articolo completo di studi interessanti sul Boro.

    Per i profani, invece volevo riferire che trovo il Boro un ottimo cofattore della vitamina D, nel senso che l’aiuta ad alzarne il valore nel sangue, aiuta il magnesio nella gestione del Calcio ed anche del Paratormone.
    Quindi è giusto pensare che un Paratormone che fa fatica a scendere o un calcio che si è alzato troppo, trovino la risposta in una carenza di Boro.
    da 3 a 10 mg al giorno è un dosaggio utile.

    Riferimenti

    Dove acquistarlo ed in che forma

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    Traduzione dagli studi sul Boro

    Il boro è un minerale traccia con effetti biologici, anche se la sua essenzialità è dibattuta.
    Si ritiene aumenti il ​​testosterone se integrato a dosi più elevate rispetto al cibo, ma mancano ricerche. Potrebbe essere un sottoprodotto dei suoi effetti antinfiammatori.
    Quali sono i benefici del boro?

    Sembra essere in grado di ridurre i livelli di marcatori infiammatori e può ridurre l’artrite reumatoide , l’osteoartrite e i crampi mestruali , anche se sono necessarie molte più ricerche prima di poter essere sicuri di questi benefici. Potrebbe anche avere un piccolo effetto positivo sul colesterolo LDL , ma questo non è certo.

    Quali sono gli effetti collaterali e gli svantaggi del boro?

    Sembra essere generalmente sicuro, anche se manca la ricerca sull’uomo sui suoi effetti avversi, quindi potrebbero essere giustificate dosi più piccole.

    Informazioni sul dosaggio

    La dose attiva più bassa di integrazione di Boro sembra essere 3 mg, che è efficace nel supportare i parametri ormonali nelle donne in postmenopausa. Gli studi sull’osteoartrosi hanno utilizzato 6 mg di boro mentre gli studi sui giovani che indagavano sui cambiamenti ormonali hanno utilizzato 10 mg.

    La dose ottimale non è attualmente nota, ma le dosi sopra indicate sembrano essere attive per gli obiettivi sopra menzionati.


    1 .Fonti e struttura

    Il boro è un minerale alimentare che, sebbene venga assunto quotidianamente, non è stato accettato come vitamina o minerale essenziale. Al momento non è previsto un requisito minimo noto.

    1 . 1Fonti

    Le fonti più importanti di boro nella dieta sono frutta, verdura, tuberi e acqua potabile. [1] Viene utilizzato anche in alcuni prodotti industriali ed è plausibile la possibilità che i livelli sierici di boro aumentino in conseguenza di ciò, soprattutto se entra in contatto con ferite. [2] Buone fonti di boro sono: [1]

    • Avocado (circa 1,11 mg/0,102 mmol per avocado) [3]
    • Cipolle in scaglie, disidratate (6.573+/-3.228mcg/g)
    • Cannella macinata (10,37+/-0,661 mcg/g)
    • Prezzemolo (26.878+/-1.778mcg/g)
    • Succo di mela (1.881+/-0.082mcg/g) e salsa (2.828+/-0.12mcg/g)
    • Ciliegie (1.482+/-0.243mcg/g)
    • Pesche (1.872+/-0.112mcg/g)
    • Brodo di manzo (1.264+/-0.609mcg/g)
    • Gelato (0,192+/-0,03 mcg/g)
    • Farina (0,275+/-0,139)
    • Cornflakes fortificati (0,314+/-0,079 mcg/g)
    • Pane bianco arricchito (0,202+/-0,07 mcg/g)
    • Gambo di broccoli (0,889+/-0,039 mcg/g)

    I prodotti con un valore trascurabile (meno di 0,015 mcg/g) sono: [1]

    • Manzo e Pollo
    • Formaggi e latticini escluso il gelato
    • Amido di mais
    • Riso
    • Spaghetti
    • Gelatina, budini o zucchero

    1 . 2 Significato biologico

    [4]

    2 .Farmacologia

    2 . 1 Assorbimento

    [5] poiché l’84% di una dose radiomarcata è stata trovata nelle urine dopo una dose orale di 10 mg in persone altrimenti sane. [6]

    Si ritiene che il trasporto passivo possa svolgere un ruolo poiché il boro è il più piccolo metalloide conosciuto [7] (questo è stato notato nelle piante [8] ), sebbene anche le piante abbiano mostrato trasportatori che accettano selettivamente il boro. [9] [10] Per quanto riguarda i mammiferi, un trasportatore del borato accoppiato al sodio (NaBCl o SLC4A11) è stato identificato nel ratto, [11] nei suini [12] e nel tessuto intestinale umano [13] ed è sensibile al boro alimentare. [12]

    2 . 2 Siero

    [14] fluttuando da 0,008-0,016 mg/l nel placebo, con un picco fino a 0,058 mg/l dopo 1 ora e un picco di 0,136 mg/l dopo 4 ore. [14]
    Questo studio non è riuscito a notare differenze nelle concentrazioni di boro urinario per 2 giorni di raccolta. Uno studio che misurava gli effetti del boro nel siero ha osservato che l’integrazione standard di boro a 10 mg era in grado di influenzare biomarcatori selezionati secondo la stessa sequenza temporale (con picco di efficacia a 4 ore e alcuni a 1 ora). [15]

    2 . 3 – Eliminazione

    È stato notato che a livelli di assunzione alimentari il boro viene perso in minima parte nelle feci (2%), mentre altre vie di perdita sono urinarie e, in una certa misura, attraverso il sudore e il respiro. [5] [16]

    [17] L’escrezione estremamente rapida del boro attraverso le urine è stata notata in altre parti dell’uomo. [18]

    3 . Neurologia e cervello

    3 . 1 – Carenza

    di magnesio . [19] Questo stato di carenza è associato a deterioramento cognitivo se abbinato a un’assunzione adeguata di 3 mg o più [20] che può essere associato al coinvolgimento del boro nella stabilizzazione della membrana neuronale. [21] [22]

    Può svolgere un ruolo nel preservare la funzione neuronale, ma attualmente non esistono prove di intervento a sostegno dell’integrazione

    4 . Interazioni con le prestazioni

    Non pervenute

    5 .Metabolismo del glucosio

    [14]

    6 . Massa ossea e scheletrica

    6 . 1 – Osteoartrite

    [23] che è stato seguito da uno studio pilota su 20 pazienti con osteoartrite confermata che ha mostrato una risposta del 50% (metà dei pazienti che hanno riportato benefici) con 55 mg di sodio tetraborato decaidrato. (6 mg di boro elementare) suggerendo alcuni possibili benefici per l’osteoartrosi. [24] Ciò può essere correlato all’osservazione che il liquido osseo e sinoviale delle persone artritiche è inferiore a quello dei controlli sani. [23]

    6 . 2 – Interventi

    magnesio . [25] Sembrava esserci una riduzione della minzione di fosforo e un leggero aumento del calcio urinario solo nelle atlete. [25]

    [26] la riduzione del calcio urinario è stata notata in donne con un basso apporto di magnesio nella dieta in un altro studio e questo non è stato notato insieme all’integrazione di magnesio (non carente). [17]

    7 . Infiammazione e immunologia

    7 . 1 – Citochine

    6 giorni di integrazione di 10 mg di boro sono in grado di ridurre i livelli di TNF-a nel siero del 19,1%, di proteina C-reattiva ad alta sensibilità del 45% e di IL-6 del 43,9% in maschi altrimenti sani. [15]

    8 . Interazioni con gli ormoni

    8 . 1 – Testosterone

    Meccanicamente, le concentrazioni di boro in vitro negli omogenati testicolari non sono associate ai tassi di conversione dell’androstenedione in testosterone. [27]

    [15]
    Dopo 7 giorni di integrazione, l’aumento del testosterone libero (28,3%) ha raggiunto un valore significativo, ma la diminuzione dell’SHBG non lo è stata. [15]
    Un altro studio che ha utilizzato 4 settimane di integrazione di boro da 10 mg ha rilevato una tendenza verso un aumento del testosterone (11,4%) ma non è riuscito a raggiungere la significatività statistica. [6]

    [28]

    tempo o dalla dose poiché studi prolungati con la stessa dose o con una dose inferiore non riescono a replicare l’aumento del testosterone libero osservato in uno studio

    3 mg può preservare una diminuzione del testosterone indotta dalla dieta. [26] L’aumento sembrava essere di maggiore entità quando il magnesio nella dieta era basso, suggerendo che il boro potrebbe agire su meccanismi simili.

    lo zinco

    [29] Questi risultati suggeriscono che l’accumulo di boro nei testicoli contribuisce ad un aumento del testosterone, e il tempo o la dose possono essere fattori che contribuiscono e sono stati replicati con 25 mg/kg nell’arco di 6 settimane (tossicità), mentre 2-12,5 mg/kg sono stati associati a miglioramenti del testosterone. [27]

    8 . 2 – Estrogeni

    [15] Al contrario, un altro studio ha rilevato che per 4 settimane con 10 mg di boro si sono riscontrati aumenti di estradiolo sierico da 51,9 pmol/mL a 73,9 pmol/L in 18 uomini apparentemente sani. [6]

    Due studi su maschi ed estrogeni, con risultati dicotomici alla stessa dose nella stessa popolazione

    Nelle donne in postmenopausa che seguono una dieta carente di boro, l’integrazione di boro a 3 mg al giorno è in grado di preservare i livelli di estrogeni che diminuiscono durante la carenza di boro. [26]

    8 . 3 – Ormone luteinizzante

    10 mg di boro al giorno per una settimana non influenzano in modo significativo l’LH nei maschi adulti [15] e anche dosi variabili nei ratti che raggiungono dosi tossiche non riescono a influenzare l’LH. [29]

    8 . 4 Ormone che stimola i follicoli

    [29]

    8 . 5 – Cortisolo

    Una settimana di integrazione di boro da 10 mg in maschi altrimenti sani non riesce a influenzare il cortisolo. [15]

    9 . Interazioni con i sistemi di organi

    9 . 1 – Testicoli

    [29]

    9 . 2 – Prostata

    [30] Ciò è in contrasto con uno studio precedente che aveva riscontrato un RR di 0,63 che indicava quasi la metà del rischio con una dieta ad alto contenuto di boro. [31]

    9 . 3 – Vescica e tratto urinario

    [32] 10 mg di boro al giorno sono stati somministrati a persone con urolitiasi confermata (calcoli renali) e i pazienti tendevano a riferire una riduzione del dolore dopo 2-3 giorni di trattamento e diversi pazienti hanno notato la scomparsa di calcoli renali entro poche settimane di trattamento; il tempo necessario per eliminare i calcoli renali era molto variabile. [32]

    10 . Interazioni nutriente-nutriente

    10 . 1 – Vitamina D

    La supplementazione di boro interagisce con il metabolismo della vitamina D. [33] Ciò è esemplificato da una dieta carente di boro (marginalmente in magnesio e rame) che riduce i livelli di vitamina D a 44,9 nM di 25-idrossivitamina D dopo 63 giorni, ma aumenta di nuovo a 62,4 nM dopo 49 giorni di rifornimento con 3 mg di boro [ 34 ] e un intervento che utilizzava 6 mg di fruttoborato (forma di boro immagazzinata nel frutto) che rilevava un aumento del 20% della 25-idrossivitamina D in individui carenti di vitamina D e si diceva che non fosse dovuto a fluttuazioni stagionali. [33]

    [33] Questa ipotesi non è stata verificata.

    Sembra elevare i livelli di un intermedio tra la vitamina D3 e la vitamina D3 ormonalmente attiva, attraverso meccanismi sconosciuti

    11 . Sicurezza e tossicologia

    11 . 1 – Generale

    Il limite superiore tollerabile (TUL) del boro è stato fissato a 20 mg al giorno per le persone di età superiore ai 18 anni. [35] Questo è leggermente superiore al limite superiore avverso non osservabile (NOAEL) di 17,5 mg basato su studi sui ratti. [36]

    [38] e quando i livelli sierici sono stati confermati a 499,2 ppb e concentrati nel liquido seminale non si sono verificati danni avversi sui parametri seminali [39] né sono stati accertati. osservato in una coorte con una media di 14,45 mg al giorno, con un intervallo di assunzione superiore a 30 mg. [36]

    [29] Questi effetti sono stati replicati nei ratti esposti a 1173 mg per 90 giorni. [40]

    Il danno testicolare derivante da livelli eccessivi di boro sembra essere almeno tre volte superiore rispetto alle dosi supplementari standard e probabilmente non costituisce un problema con un’adeguata integrazione

    Tossicità acuta del boro

    È stato riportato (nessun caso di studio citato) che dosi orali di 5-6 g di boro (5.000-6.000 mg) nei neonati o 15-20 g negli adulti (15.000-20.000 mg) causano morte acuta negli esseri umani. [29]

    Il boro, essendo utilizzato nei pesticidi, ha alcune informazioni tossicologiche negli animali che sono fortemente sovraesposti al boro.

    Riferimenti
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    21. La saga del boro negli alimenti: da conservante alimentare bandito a nutriente benefico per l’uomo(1991)
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    26. Nielsen FH, Hunt CD, Mullen LM, Hunt JR Effetto del boro alimentare sul metabolismo di minerali, estrogeni e testosterone nelle donne in postmenopausa FASEB J. (1987 novembre)
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    38. Biol Trace Elem Res. (2011 novembre)
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    40. Weir RJ Jr, Fisher RS ​​Studi tossicologici su borace e acido borico Toxicol Appl Pharmacol. (1972 novembre )




    Il collegamento tra Vitamina B 12 ed OSTEOPOROSI

    Foto di Gruppo Macro

    Libro di Sally Pacholok, Jeffrey Stuart

    Nel 2004, i giornali e i notiziari nazionali dedicarono vari servizi a cure e nuovi studi indicanti un forte collegamento fra i bassi livelli di B 12 ed osteoporosi, uno dei problemi più invalidanti per gli anziani, l’osteoporosi, che causa un assottigliamento ed indebolimento delle ossa, ed è spesso all’origine di fratture debilitanti o addirittura fatali.

    Il primo studio, che valutava la densità minerale del bacino in ottantatre donne anziane, riscontrava che quelle con i livelli più bassi di B 12 evidenziavano una perdita ossea nell’anca molto più rapida rispetto a chi aveva concentrazioni superiori di questa vitamina.

    La dottoressa Katie Stone, autrice principale dello studio, commentó così:
    “Sapevamo che la vitamina B 12 favorisce la salute del sistema nervoso, ma i dati emersi suggeriscono che potrebbe essere di beneficio anche per la salute ossea”.

    FONTE

    I bassi livelli sierici di vitamina B-12 sono associati all’aumento della perdita ossea dell’anca nelle donne anziane: uno studio prospettico

    Riassunto

    Lo scopo di questo studio era verificare se bassi livelli sierici di vitamina B-12 fossero associati a una più rapida perdita ossea nelle donne anziane.

    Abbiamo archiviato i sieri e misurato la densità minerale ossea calcaneale (BMD) in donne bianche che vivono in comunità, di età pari o superiore a 65 anni, che hanno partecipato allo studio delle fratture osteoporotiche. La BMD dell’anca e delle sottoregioni è stata misurata 2 anni dopo. Le misurazioni ripetute della BMD calcaneale e dell’anca sono state ottenute rispettivamente dopo 5,9 e 3,5 anni di follow-up.

    I saggi sierici sulla vitamina B-12 sono stati eseguiti in 83 partecipanti selezionati a caso con misurazioni iniziali e ripetute della BMD che non stavano assumendo la terapia sostitutiva con estrogeni al basale.

    I livelli sierici di vitamina B-12 non sono stati significativamente associati alla perdita ossea calcaneale.

    Concludiamo che bassi livelli sierici di vitamina B-12 sono associati ad un aumento dei tassi di perdita ossea dell’anca, ma non calcaneale, nelle donne anziane.

    Studi più recenti confermano tale relazione

    Stress ossidativo e osteoporosi


    Onde evitare problemi di assorbimento si consiglia di usare sempre in ogni caso le forme di Vitamina B12 attiva, cioè Metilcobalamina, Adenosilcobalamina, Idrossicobalamina.

    ad Alta concentrazione di forme attive 

    500 μg Adenosilcobalamina e 500 μg Metilcobalamina

    1000 μg per ogni capsula

    (Il simbolo μg è uguale a mcg ovvero microgrammi)

    Principium B12 1000 Sublinguale

    60 compresse da 1000 mcg di metilcobalamina.

     

     

    Vitamina B12 (metilcobalamina) 500ug – 50 caps

    B12 TRIPLE ACTIVATED – COMPLESSO DI 3 FORME DI VITAMINA B12 – 59ml

    Global Healing
    • Metilcobalamina e adenosilcobalamina a rapido assorbimento
    • Più idrossicobalamina per il supporto continuo
    • Miscela esclusiva di Vitamina B12 forma metilata
    • 100% naturale, puro, vegano, Kosher e senza OGM

    B12 triple activated – complesso vitamina B1230ml (30 giorni di integrazione)

    B12 triple activated – complesso vitamina B12 – 59ml (60 giorni di integrazione)

    Vitamina B12 (come 60% metilcobalamina, 20% adenosilcobalamina, 20% idrossicobalamina)

    1 ml = 5.000 mcg

    Associa sempre un integratore di tutto il gruppo B quando integri una singola vitamina B

    ad esempio dallo stesso sito Vegamega :

    Ekolife Natura

    Complesso di vitamine B liposomiali– 150ml (30 giorni di integrazione)

    • nuova classe di vitamine B altamente biodisponibili
    • con tecnologia a nano-particelle (liposomi) per il miglior assorbimento
    • contribuisce a ridurre l’affaticamento
    • protezione contro lo stress ossidativo

    Leggi anche

    Collegamenti con OSTEOPOROSI


    Simona Vignali

    Lo sapevi che anche chi non è vegetariano o vegano può soffrire di una carenza di vitamina B12?

    La cattiva alimentazione, lo stress, le alterazioni del tratto digerente e di quello intestinale, più frequenti di quanto si creda, possono impedire o ridurre notevolmente l’assimilazione di questa vitamina, con gravi conseguenze. La carenza di vitamina B12 provoca una serie di sintomi che possono ripercuotersi sul sistema nervoso, il sistema motorio, la produzione di energia, il metabolismo, gli stati dell’umore, perfino il grado di fertilità. E può colpire a tutte le età, con danni irreversibili al feto, se presente durante la gravidanza.

    Depressione, ansia, fatica cronica, ritardo dello sviluppo, autismo, sindrome di Asperger, disturbo da deficit di attenzione, sterilità, neuropatia, gambe irrequiete, perdita di appetito. E se fosse carenza di vitamina B12? Niente paura.

    Questa condizione può essere facilmente curata, purché la diagnosi sia precoce.

    Simona Vignali, naturopata di grande esperienza, ci insegna a conoscere questa vitamina indispensabile per il nostro benessere, a riconoscerne i segni di carenza a tutte le età e a capire qual è il dosaggio corretto per ogni condizione. Spiega inoltre quale forma di integratore di B12 è più efficace e dove trovarla negli alimenti.


    References

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