Quanti studi sulle vitamine
Studi in vitro, vantaggi e svantaggi

Gli studi sulle vitamine e su sostanze naturali sono relativamente tanti, ma spesso inconcludenti e superficiali, per tre motivi:

  1. soprattutto sono in vitro.
  2. La messa in produzione di sostanze naturali non brevettabili rende poco, quindi meglio il farmaco.

Gli studi presenti ad oggi sulla National Library of Medicine che riguardano le sostanze naturali vitaminiche sono:

  • Vitamina D: 103.967 studi    (dal 1922 al 2024)
  • Vitamina C:  75.909 studi     (dal 1921 al 2024)
  • Vitamina B12: 36.722 studi  (dal 1945 al 2024)
  • Vit. Gruppo B: 166.486 studi (dal 1921 al 2024)
  • Vitamina K: 31.909 studi     (dal 1936 al 2024)
  • Vitamina K2: 5.229 studi    (dal 1946 al 2024)
  • Vitamina A: 59.804 studi    (dal 1920 al 2024)
  • Vitamina E: 47.813 studi    (dal 1927 al 2024)

Fra le sostanze fitoterapiche è interessante notare le date di inizio studi:

  • Curcuma: 22.969 studi     (dal 1949 al 2024)
  • Aglio : 8.141 studi            (dal 1892 al 2024)
  • Ribes Nigrum: 2.303 studi (dal 1845 al 2024)
  • Melatonina: 32.692 studi (dal 1958 al 2024)
  • Cipolla: 9.135 studi          (dal 1854 al 2024)
  • Metylsulfonilmetano: 136 studi (dal 1986 al 2024)
  • Zenzero: 5.952 studi       (dal 1808 al 2024)
  • Salix Alba (salice): 3.294 studi (dal 1886 al 2024)

Il Magnesio lo studiano dal 1831 ed ha un totale di 121.349 studi fino ad oggi.

Vediamo ora da quanto tempo e quanti studi su alcuni noti farmaci:

  • Antibiotici: 1.070.464 studi    (dal 1942 al 2024)
  • Vaccini: 520.000 studi            (dal 1799 al 2024)
  • Cortisone 24.116 studi            (dal 1949 al 2024)
  • Gastroprotettori: 30.593 studi (dal 1971 al 2024)
  • Aspirina 75.077 studi              (dal 1902 al 2024)

Da Magazine X115 

Che cosa sono gli studi in vitro

Gli studi in vitro sono esperimenti scientifici condotti su microrganismi, cellule, porzioni di cellule o tessuti, sia animali che umani.

Le cellule vengono isolate, separate e purificate dal loro ambiente biologico abituale, quindi fatte crescere in mezzi idonei a riprodurre le dinamiche di un determinato organismo.

Inoltre, in molti casi le cellule isolate possono essere coltivate in laboratorio, amplificandole in coltura per generare nuovi stock per ulteriori ricerche.

Perché sono Importanti

Gli studi in vitro su colture cellulari possono fornire molte risposte preliminari agli studiosi.

Ad esempio, permettono di valutare gli effetti di un farmaco, un nutriente o una tossina su particolari linee cellulari sane o malate.

Prendendo il caso delle cellule tumorali, è possibile valutare se la loro esposizione a particolari sostanze ne arresta o favorisce la crescita.

Esistono naturalmente molti tipi di colture cellulari e in genere si sfruttano quelle provenienti dall’organo o dal tessuto bersaglio della molecola che si vuole studiare.

Ad esempio, le cellule Caco-2 permettono di stimare l’assorbimento di composti attraverso il tratto gastrointestinale 1.

Fecondazione in vitro

La fecondazione in vitro viene utilizzata per consentire agli spermatozoi di fecondare le cellule uovo in un piatto di coltura, prima di impiantare l’embrione o gli embrioni risultanti nell’utero della futura madre.

In vitro o in vivo?

Le origini etimologiche di in vivo e in vitro derivano dal latino:

  • in vitro descrive qualcosa “in vetro”, come una provetta o una capsula di Petri.

Studi ex vivo

In questo tipo di studi, i tessuti viventi non vengono isolati e coltivati dall’uomo, ma prelevati direttamente da un organismo vivente (ad es. follicoli piliferi, espianti di pelle).

L’esperimento viene quindi condotto immediatamente in un ambiente di laboratorio, con una minima alterazione delle condizioni naturali dell’organismo.

A Cosa Servono

La sperimentazione in vitro viene usata come primo passo nella ricerca scientifica, ad esempio per:

  • valutare la formulazione ottimale di un farmaco o di un prodotto cosmetico o nutraceutico, misurandone le capacità di assorbimento.

Studi preclinici

Superato questo primo banco di prova, la molecola può essere avviata alla sperimentazione in vivo su animali, che naturalmente è più lunga, complessa e costosa.

Queste prime fasi sono il preludio indispensabile per procedere alla sperimentazione sull’uomo (sperimentazione clinica). Per questo motivo, gli studi in vitro e su animali sono anche noti come test preclinici.

Prima che un farmaco sperimentale venga studiato in vivo, è importante che il suo meccanismo d’azione e la sua complessità siano valutati a fondo in studi preclinici, inclusi modelli in vitro.

* Ancor prima della sperimentazione in vitro, varie tecnologie permettono di individuare molecole che hanno le caratteristiche potenziali per produrre l’effetto ricercato.

Ad esempio, i cosiddetti studi in silico sfruttano il computer per simulare l’interazione tra l’organismo umano e la molecola in esame, e ottenere così informazioni sulle reazioni da essa prodotte.

Una volta che gli studi in vitro hanno dato risultati incoraggianti, si prosegue provando il farmaco in vivo sugli animali e poi eventualmente sull’uomo.

Nella Piramide delle prove gli studi in vitro sono studi di minore solidità scientifica

Vantaggi e Svantaggi degli studi in vitro

I risultati degli studi in vitro sono estremamente difficili da tradurre in un effetto clinico, dal momento che non vengono condotti in un organismo vivente.

In effetti, i modelli in vitro non riescono a riprodurre la complessità dei sistemi di organi di un organismo complesso.

Ad esempio, potrebbero non tenere conto delle interazioni tra le cellule o degli innumerevoli processi biochimici che si verificano durante il metabolismo della molecola.

Dato che un modello in vivo coinvolge l’ambiente interno di un essere vivente, i risultati degli studi in vivo sono considerati più affidabili o più rilevanti di quelli degli studi in vitro.

In sintesi, sebbene gli studi in vitro siano abbastanza utili per l’indagine preliminare, tendono a essere riduzionisti e semplificativi, mentre la situazione in vivo è spesso complessa e richiede analisi a livello di sistema e interpretazione contestuale.

Per queste ragioni, la maggior parte dei farmaci efficaci in vitro si rivela inefficace in vivo, a causa di problemi associati alla consegna del farmaco ai tessuti colpiti, alla tossicità o ad altri problemi 1.


Istruzioni in 10 punti per non farsi manipolare dalle notizie sulla salute

 

 

 

 

 

 

 

 



 




Le vitamine e integratori fanno bene: Vero o falso nell’informazione

 

Non restare impantanato da sciocche affermazioni che più vitamine uccidono o che gli antiossidanti fanno male. È giunto il momento di dare un’occhiata ai record e rivedere ciò che la ricerca medica pubblicata ha effettivamente affermato da otto decenni.
Andrew W. Saul.

Le vitamine ed i minerali fanno bene e funzionano secondo le nostre informazioni ed esperienze, ed è quindi per noi un dato di fatto.

Ma è sempre vero quello che troviamo su internet quando alcuni siti ci allertano sulla tossicità delle sostanze naturali?

Per correttezza vi riporto quanto si legge in proposito sulle vitamine ed analizziamo insieme se sono allarmi giustificati o presunti.

Ipervitaminosi | Troppe Vitamine Fanno Male? Effetti Collaterali

Questo è un articolo Tratto dal sito X115, un sito molto ben fatto e ricchissimo di tante informazioni giuste e fonti bibliografiche, è sempre stato un mio punto di riferimento per leggere ed informarmi, ma sulla tossicità delle vitamine si allinea purtroppo come tanti altri siti ufficiali indicando allert sulle vitamine che confondono le persone, tuttavia sono in regola con le RDA ufficiali che non abbiamo sempre contestato perché al ribasso e non sufficienti a garantire la salute. 

In quell’articolo riportano con tutta onestà la fonte delle loro affermazioni che è il 36esimo Rapporto annuale 2018 del National Poison Data System (NPDS) dell’American Association of Poison Control Centers, il quale riporta quanto segue:

coinvolti in tutte le esposizioni umane erano:

  • analgesici (10,8%),
  • sostanze per la pulizia della casa (7,28%),
  • cosmetici/prodotti per la cura personale (6,53%),
  • sedativi/ipnotici/antipsicotici (5,53%)
  • e antidepressivi (5,22%).

Per i casi con esiti più gravi, le esposizioni a sedativi/ipnotici/antipsicotici sono state la classe che è aumentata più rapidamente, di 1.828 casi/anno (9,21%/anno) negli ultimi 18 anni. Solo negli ultimi 10 anni (per i casi con esiti più gravi) le esposizioni agli antidepressivi sono aumentate più rapidamente, di 1.887 casi/anno (7,02%/anno).

Le prime 5 esposizioni più comuni nei bambini di età pari o inferiore a 5 anni erano:

  • cosmetici/personali, prodotti per la cura (12,1%),
  • sostanze per la pulizia della casa (10,7%),
  • analgesici (9,04%),
  • corpi estranei/giocattoli/varie (6,87%)
  • e preparati topici (4,69%)

Come potete vedere non è citata alcuna vitamina o sostanza naturale fra le principali molecole responsabili di tossicità grave e morte.

I medici oggi stanno scendendo di stima da parte del pubblico e a volte ricorrono a corsi lampo fatti dalle case farmaceutiche per stare alla moda dei tempi e dandosi il tono di quelli che conoscono le vitamine e con la loro autorevolezza, aiutati da quella nostra sottomissione culturale medica o da quello che stiamo vivendo al momento in termini di paura per la nostra salute, ci poniamo con troppa riverenza ed accettiamo tutto quello che ci dice il luminare di turno.

I medici non sono tutti in malafede o dei mascalzoni, ma sono per lo più addestrati alla farmacologia, ed operano per il principio di precauzione, secondo cui se una sostanza non la conoscono, la temono, e ne danno poca o la sconsigliano.

E come possono conoscere le sostanze naturali se le loro esperienze durante il tirocinio sono solo date da uso di farmaci e chirurgia?

Letture inerenti:

LE VOSTRE RICERCHE SU GOOGLE

Se qui su Vitamineral cercate le malattie dalla A alla Zeta sicuramente non le troverete, ma ci sono solo le più comuni.
Quindi potreste optare per la ricerca su google e qui vorrei mettervi in guardia poiché su quel motore di ricerca esistono senza dubbio tutte le informazioni del mondo, meno quelle che hanno già censurato, ed in risposta al vostro quesito avrete in prima battuta i siti più indicizzati, ovvero sponsorizzati che a causa degli interessi avranno raramente informazioni a voi utili e veritiere perché devono indirizzare al farmaco.

Ad esempio, sul diabete troverete migliaia di informazioni tutte indicano che è incurabile, e voi ve ne convincerete, più o meno consciamente.
In prima battuta non troverete mai i siti che indicano le cure alternative al diabete, intendo sempre il Tipo 2.

Per il magnesio ci sono i calcoli e via di seguito per altre molecole naturali a basso costo e non interessanti per la casa farmaceutica, in quanto non brevettabili. (si guadagna bene solo con molecole nuove che hanno il brevetto)

Perché fanno così?
Il problema sta nel fatto che siete stati abituati a vedere un integratore come un farmaco, e se qualcuno vi parla di una molecola naturale siete portati a chiedere le controindicazioni, gli effetti collaterali al pari di un farmaco.
È qui che si sbaglia, purtroppo.

Nessun medico in medicina di base e nessuno specialista prescrive mai il magnesio insieme alla vitamina D.

Riporto dal Manifesto della Sociosofia

I medici tradizionali hanno i loro problemi con i pazienti governati dal principio dell’auto-salute, poiché questi sono autonomi e ragionano con la propria testa. Nel nuovo rapporto tra paziente e medico, i due sono partner nel processo terapeutico. Un nuovo codice etico e deontologico dei medici deve concedere un ruolo di primo piano alle idee e ai concetti del paziente e concedergli ampio spazio nelle consultazioni.

Il medico informa e consiglia il paziente e lo incoraggia a prendersi la responsabilità sulla propria salute.

Il medico diffonde l’insegnamento su come vivere sani e ascolta quello che hanno da dire i pazienti.

Soprattutto, l’arte medica consiste nel fare solo lo stretto necessario per l’autoguarigione del paziente. Difatti, un chirurgo impara in due anni a fare bene un’operazione, ma è dubbio che impari in vent’anni di pratica a riconoscere quando sia meglio non fare l’operazione.

Un medico specialista che lavora in uno dei moderni ospedali istituiti da Sai Baba, ha dichiarato:

«Qui i medici non danno solamente aiuto specialistico, ma ascoltano pazientemente anche tutte le narrazioni relative alle difficoltà di questa povera gente. La sola azione di ascoltare i loro problemi e le loro sofferenze cura il 90% della malattia».

Poiché la necessaria riforma del sistema sanitario richiede che essa sia razionale ed economica, ogni spreco dev’essere evitato. Il fattore più importante per il successo della guarigione è costituito dalla coscienziosità, dalla responsabilità e dall’impegno del medico nei confronti del paziente.

Il nuovo modo di vedere la medicina promette di ottenere finalmente, per la prima volta nella storia, uno stato di salute soddisfacente per tutti. Ma la premessa a questo è che i medici cambino le loro abitudini e inizino veramente a prestare attenzione a quello che dicono i pazienti.

«Purtroppo, l’amore incondizionato è assente nell’attività medica, tanto a livello tecnico quanto professionale, in ogni parte del mondo. Nelle facoltà di medicina di qualunque università non esistono programmi di studio che trattino le relazioni umane nella cura di un essere umano»,

ha detto un medico, discepolo di Sai Baba.

Quando le persone si fidano del proprio medico e capiscono la funzione dei trattamenti, la loro salute migliora.

Anche trattamenti semplici come un massaggio o un cambio di alimentazione possono manifestare risultati strabilianti, che fanno sentire nuovamente bene il paziente.
Gli “scienziati” e gli “esperti” del regime negano ogni validità ad ogni procedura non ortodossa, giustificando ogni successo della medicina alternativa con l’“effetto placebo”.

Ma anche se fosse solo effetto placebo, se ciò che il terapeuta fa suscita fiducia e funziona, si tratta di una cura valida.

Se il placebo risiede nelle capacità del guaritore di attivare le funzioni immunitarie e di ripristino funzionale del corpo del paziente, questo costituisce un fattore non misurabile, standardizzabile o commercializzabile.
(dal Manifesto della Sociosofia)

Una classe di Burocrati e buttafuori

Cosa sono diventati oggi i medici


Ma le circolari ministeriali non mandano mai gli effetti negativi di farmaci e vaccini?
Sono solo burocrati e buttafuori.

IL MARKETING olistico e chi c’è dietro

A seconda di chi vende, se erborista, farmacista o influencer, tenderà ad esaltare i poteri curativi del rimedio erboristico o vitaminico anche se il contenuto dell’integratore è scarso, perché in effetti c’è del vero a dire che le vitamine sono efficaci per la cura e prevenzione delle malattie, ma sarebbe compito dei ricercatori indipendenti esporre le proprietà dei nutrienti, non dei venditori che mirano al fatturato e magari vogliono venderti un integratore di Cardo Mariano che contiene solo il 40% del totale, senza poi considerare il dettaglio della qualità oltre che la quantità.

Nel marketing, un modo per influenzare l’opinione pubblica è quello di creare una reazione emotiva che porti le persone a schierarsi da un lato o dall’altro, quindi sull’onda emotiva acquistare qualcosa perché fa molto bene. Tuttavia con le raccomandazioni che si danno come fosse un farmaco, con elenco di effetti collaterali e la raccomandazione di chiedere al medico, fa pensare al consumatore che chi vende si preoccupi per noi ed è etico, quindi valuterà tutta la questione in modo positivo e fiducioso.
Questo è marketing, ovvero un modo accattivante di convincerti manipolando il tuo cervello, martellandolo di nozioni mediche ed incutendo paure spesso sopravvalutate talvolta minimizzando gli effetti ed i poteri di una sostanza naturale, proprio per il fatto che l’integratore in questione contiene poco principio attivo.
Noi sappiamo per esperienza diretta che le vitamine e la fitoterapia sono efficaci nelle quantità e per la durata delle cure.
Ovvero se ti hanno fatto credere che integrare solo 1 grammo di vitamina C sia curativo, stai assumendo un placebo.

Abram Hoffer diceva che:

  • l’unico effetto collaterale delle vitamine è di non prenderne abbastanza.
  • Una vitamina può avere l’effetto di un medicinale, ma un medicinale non potrà mai avere l’effetto vitaminico.

Linus Pauling scriveva su “Come vivere più a lungo e sentirsi meglio”, p. 274:

  • Non lasciatevi fuorviare né dalle autorità mediche né dai politici. Scopri quali sono i fatti e prendi le tue decisioni su come vivere una vita felice e come lavorare per un mondo migliore.

 

 




“L’eccessiva medicalizzazione del disagio dei giovani mina e depotenzia le famiglie” (Studio tradotto)

“Una volta commentai in un gruppo su ansia in un caso di una bambina di 14 anni medicalizzata dopo essere stata vittima di bullismo. Naturalmente sviluppò sintomi ansiosi o depressivi e non voleva tornare a scuola, dato che non era un ambiente favorevole. Venne trattata con psicofarmaci ed ebbe effetti collaterali problematici (se non ricordo male anche caduta di capelli), senza contare poi eventuali interferenze endocrine che potrebbero perturbare gravemente lo sviluppo sessuale, anche in modo permanente. Feci notare che il problema era ambientale e contingente, nella fattispecie i bulli, non era la ragazza, e che non aveva senso medicalizzare un certo tipo di reazione di difesa a un ambiente estremamente problematico, considerando anche l’ampia gamma di effetti collaterali gravi degli SSRI, e anche la giovane età.
Nemmeno una risposta, bannato dal gruppo immediatamente. Un senso di disgusto per l’ignoranza in cui si imbattono le persone che chiedono aiuto.
Per caso ora trovo questo articolo su Nature Mental Health in cui c’è, tra gli altri, un caso che mi ricorda quello, e che denuncia il problema dell’overmedicalizzazione giovanile.

“L’eccessiva medicalizzazione del disagio dei giovani mina e depotenzia le famiglie

Pubblicato il: 08 giugno 2023
Nature Mental Health volume 1, pagine 381-382 (2023)

I casi di disagio lieve o transitorio nei giovani sono sempre più spesso considerati come problemi che richiedono un intervento medico. In qualità di clinici del CAMHS, riteniamo che questa eccessiva medicalizzazione comprometta il valore del supporto sociale all’interno della famiglia e della comunità e che i tagli ai finanziamenti per i servizi di supporto non medici abbiano solo aggravato il problema.

In altre parole, sosteniamo che le difficoltà emotive e comportamentali di alcuni giovani vengono ora considerate troppo facilmente come problemi che richiedono (e richiedono solo) un intervento medico, tipicamente sotto forma di valutazione e trattamento individuale da parte di un professionista della salute mentale.

Scriviamo in qualità di consulente psichiatra CAMHS (E.F.), terapista familiare CAMHS principale (S.R.P.) e psicologo accademico (L.F.).

Conseguenze dell’eccessiva medicalizzazione

1° CASO

Quando gli adulti e i sistemi medicalizzano eccessivamente il disagio, sono meno in grado di adottare un approccio più olistico e sistemico e ciò può risultare in definitiva inutile per il giovane e la sua famiglia.

2°CASO

Le campagne pubbliche di sensibilizzazione sulla salute mentale hanno avuto uno sfortunato effetto collaterale:
anche i casi lievi di ansia e umore basso sono ora considerati problemi che richiedono un intervento professionale.

Questo cambiamento culturale è stato definito “psichiatrizzazione “ (10) .

Nella società odierna, sembra che il disagio di un giovane sia valido solo se definito con un linguaggio psichiatrico e trattato come un problema medico. In qualità di clinici (E.F. e S.R.P.), abbiamo entrambi valutato giovani e famiglie delusi, turbati o arrabbiati quando non soddisfano i criteri per un disturbo mentale. Questo è comprensibile, in quanto tali diagnosi offrono un quadro di riferimento per comprendere le proprie difficoltà e spesso sono un requisito per accedere a determinati tipi di supporto (ad esempio, nelle scuole).

valorizzare e sostenere maggiormente i genitori.

Oggi il mestiere di crescere i figli è schiacciato, sottovalutato e poco riconosciuto.

I fondi per i servizi di supporto alla comunità in Inghilterra sono stati tagliati, nonostante il loro significativo impatto positivo (11), e i genitori spesso non hanno una rete estesa (come i nonni) per fornire supporto emotivo e pratico.

rendendo più difficile per i genitori fidarsi di se stessi e della loro conoscenza del bambino.

Per questo motivo chiediamo che vengano stanziati maggiori fondi per i servizi di intervento precoce e di supporto non medico nella comunità, dove le famiglie possano accedere a un sostegno pratico, acquisire fiducia e sviluppare relazioni tra pari.

Responsabilizzare le famiglie e le comunità

La maggiore consapevolezza dei problemi di salute mentale dei giovani è stata utile in molti modi e ci sono ancora molti giovani che hanno bisogno di un migliore accesso agli interventi medici.
Tuttavia, è anche fondamentale che gli individui e i sistemi non medicalizzino inutilmente tutti i casi di disagio.
Affidarsi solo ai servizi di salute mentale sottovaluta i genitori e mina la capacità di aiuto di tutti gli adulti.
Abbiamo bisogno di maggiori finanziamenti per servizi come gli operatori di supporto alla comunità, i centri per le famiglie, gli assistenti sanitari e gli infermieri scolastici.
Nella società in generale, oltre alla sensibilizzazione sui problemi di salute mentale, dobbiamo promuovere e valorizzare i genitori e le soluzioni sistemiche e non mediche al disagio dei giovani.

Fonte:
Fergusson, E., Reed-Purvis, S. & Foulkes, L. Overmedicalization of young people’s distress is undermining and disempowering families. Nat. Mental Health 1, 381–382 (2023). https://doi.org/10.1038/s44220-023-00071-7

Riferimenti

  1. NHS 75 Digital. https://go.nature.com/3BJSpy5 (NHS, 2022).
  2. Newlove-Delgado, T. et al. Lancet Psychiatry 8, 353–354 (2021). Article  PubMed  PubMed Central  Google Scholar 
  3. Conrad, P. & Slodden, C. in Handbook of the Sociology of Mental Health (eds Aneshensel, C. S. et al.) 61–73 (2013).
  4. Kiviruusu, O., Strandholm, T., Karlsson, L. & Marttunen, M. J. Affect. Disor. 266, 520–527 (2020).Article  Google Scholar 
  5. Whiteford, H. A. et al. Psychol. Med. 43, 1569–1585 (2013).Article  PubMed  Google Scholar 
  6. Dimitropoulos, G. et al. School Ment. Health 14, 402–415 (2022).Article  Google Scholar 
  7. Furedi, F. How Fear Works: Culture of Feature in the Twenty-First Century (Bloomsbury Continuum, 2018).
  8. Timimi, S. & Timimi, Z. J. Philos. Educ. 56, 12–21 (2022).Article  Google Scholar 
  9. Wigelsworth, M. et al. FRIENDS for Life: Evaluation Report and Executive Summary (Univ. Manchester Research, 2018).
  10. Haslam, N., Tse, J. S. Y. & De Deyne, S. Front. Sociol. 6, 806147 (2021).Article  PubMed  PubMed Central  Google Scholar 
  11. Cattan, S., Conti, G., Farquharson, C., Ginja, R. & Pecher, M. https://go.nature.com/44YZ6tn (Institute for Fiscal Studies, 2021);

 




La Medicina Ortomolecolare, il suo fondatore Linus Pauling ed altri medici

Vi riporto con traduzione google la definizione di Medicina Ortomolecolare tratta dal sito originale a cui Vitamineral si ispira. Purtroppo, tutti questi medici studiosi delle vitamine che l’hanno praticata a livello clinico non sono più con noi. Ci restano in letteratura molte di queste informazioni che io definisco un tesoro.

Tra i più noti ricercatori e medici giunti a noi, che stiamo oltre oceano, troviamo:

Linus Pauling, Irwin Stone, Carl Pfeiffer, Humphry Osmond, Max Gerson, Albert Szent-Györgyi, Cornelis Moerman, Frederick Klenner, Abram Hoffer, Ewan Cameron, Robert Cathcart, Andrew W. Saul, Thomas E. Levy, Michael F. Holick.

“La terapia ortomolecolare consiste nella prevenzione e nel trattamento delle malattie variando le concentrazioni nel corpo umano di sostanze normalmente presenti.” — Linus Pauling, 1968

  • Le seguenti modalità terapeutiche rientrano nella definizione di ortomolecolare:
    • vitamine
    • minerali
    • aminoacidi
    • acidi grassi essenziali
    • fibra
    • enzimi
    • anticorpi
    • antigeni
    • erapia cellulare
    • terapia chelante
    • dialisi
    • plasmaferesi
    • idroterapia
    • terapia termale
    • fototerapia
    • elettroterapia (compresa la terapia elettroconvulsivante)
    • terapia del fuoco
    • terapia solare
    • agopuntura
    • massaggio
    • esercizio
    • biofeedback
    • ipnoterapia e altre psicoterapie.

    Ecco un elenco di 15 principi che identificano “lo spirito” della Medicina Ortormolecolare:

    1.) Le ortomolecole vengono prima nella diagnosi e nel trattamento medico. La conoscenza dell’uso sicuro ed efficace di nutrienti, enzimi, ormoni, antigeni, anticorpi e altre molecole presenti in natura è essenziale per garantire uno standard ragionevole di cura nella pratica medica.

    2.) Le ortomolecole hanno un basso rischio di tossicità. I farmaci farmacologici comportano sempre un rischio maggiore e sono quindi di seconda scelta se esiste un trattamento alternativo ortomolecolare.

    5.) La dose giornaliera raccomandata (RDA) del Food and Nutrition Board degli Stati Uniti è destinata a persone normali e sane. Per definizione, i pazienti malati non sono normali o sani e probabilmente non saranno adeguatamente serviti dalla RDA.

    7.) La salute ottimale è una sfida che dura tutta la vita. Le esigenze biochimiche cambiano e le nostre prescrizioni ortomolecolari devono cambiare sulla base di follow-up, test ripetuti e prove terapeutiche per consentire la messa a punto di ciascuna prescrizione e fornire un grado di salute mai raggiunto prima.

    8.) I disturbi legati ai nutrienti sono sempre curabili e le carenze sono solitamente curabili. Ignorare la loro esistenza equivale a negligenza.

    9.) Non lasciare che il disfattismo medico impedisca una sperimentazione terapeutica. I disturbi ereditari e i cosiddetti “localizzabili” spesso rispondono al trattamento ortomolecolare.

    10.) Quando si sa che un trattamento è sicuro e possibilmente efficace, come nel caso di gran parte della terapia ortomolecolare, è obbligatorio un processo terapeutico.

    11.) I resoconti dei pazienti sono generalmente affidabili, il paziente deve ascoltare il suo corpo, il medico deve ascoltare il suo paziente.

    15.) La speranza è terapeutica e le terapie ortomolecolari sono sempre preziose come fonte di speranza. Questo è etico purché non vi siano false dichiarazioni o inganni.

    Dal 2004 al 2019 sono state accettate le seguenti candidature di medici esperti in medicina Ortomolecolare, termine coniato da Linus Pauling per due volte premio Nobel:

    • (2005) Max Gerson , Albert Szent-Györgyi , Cornelis Moerman , Frederick Klenner , Josef Issels , Emanuel Cheraskin , David Horrobin , Hugh Riordan
    • (2006) Bill Wilson, Ruth Flinn Harrell, Arthur Sackler, Max Vogel, Abram Hoffer, Lendon Smith, David Hawkins, Theresa Feist
    • (2007) Henry Turkel M.D., Masatoshi Kaneko Ph.D., Bernard Rimland Ph.D., Fannie H. Kahan, Ewan Cameron M.B. Ch.B., R. Glen Green, M.D.
    • (2008) Joseph Goldberger M.D., Michael Lesser M.D., Richard Kunin M.D., Adelle Davis M.Sc., Carlton Fredericks Ph.D., Robert Cathcart III M.D.
    • (2009) Ilya Metchnikov Ph.D., Hugh MacDonald Sinclair Ch.B., Archie Kalokerinos M.D., Jeffrey Bland Ph.D., Thomas L. Cleave M.R.C.P.
    • (2010) Casimir Funk PhD, Bruce Ames PhD, Harold D. Foster PhD
    • (2011) Erik T. Paterson, Tsuyoshi (Ken) Kitahara, Atsuo Yanagisawa, Gert Schuitemaker
    • (2012) Chris Reading, Jonathan V. Wright, Alan R. Gaby, Steven Carter
    • (2013) Hiroyuki Abe MD, Ronald E. Hunninghake MD, Andrew W. Saul, PhD
    • (2014) John T. A. Ely, Alexander G. Schauss, Patrick Holford
    • (2015) Irwin Kahan, Aileen Burford-Mason PhD, Hyla Cass MD, Leonard John Hoffer MD PhD
    • (2016) Thomas E. Levy MD JD, Michael G. Gonzalez, NMD DSc PhD, Jorge Miranda-Massari, PharmaD
    • (2017) Osamu Mizukami MD PhD, Stephen R. Lawson, James M. Greenblatt MD, Jonathan E. Prousky ND
    • (2018) Toru Mizoguchi MD, Ilyes Baghli MD
    • (2019) Burton Berkson MD, Michael F. Holick PhD MD, Mark A. Levine MD

    Linus Pauling

    American chemist Linus Pauling, winner of the 1954 Nobel Prize for Chemistry and the 1962 Nobel Peace Prize. (Photo by Keystone/Getty Images)

    Due volte Premio Nobel

    LINUS PAULING

    di Giorgio Nebbia
    Fonte: Educazionesostenibile.it
    Le scoperte della struttura a elica e a doppia elica delle proteine e del DNA aprirono le porte agli studi di genetica molecolare che hanno rivoluzionato la biologia. A Pauling fu assegnato il premio Nobel per la chimica nel 1954.
  • PeaceLink)

    Tutti gli articoli di Vitamineral ispirati alla Medicina Molecolare ed ai suoi fondatori

    Guarire il Cancro — Libro

    Terapie complementari a base di vitamine e farmaci naturali – Il ruolo degli antiossidanti – Rinforzare il sistema immunitario – Migliorare la qualità della vita – Centinaia di casi di guarigione. Edizione Economica

    Abram Hoffer, Linus Pauling

     

    “Tutti gli abitanti del pianeta possono vivere una vita più sana e più felice consumando quotidianamente dosi appropriate di vitamina C”.

    Nonostante l’enorme mole di ricerca che è stata fatta e continua a essere fatta, la vitamina C rimane una delle sostanze maggiormente ignorate in termini di applicazioni pratiche.

    Il prof. Levy ci dimostra, invece, che sono pochissime le malattie o condizioni patologiche che non traggano miglioramento dal regolare dosaggio di una dose ottimale di vitamina C: è raro che ci sia una ragione valida per non somministrare immediatamente a qualsiasi paziente grandi dosi di vitamina C prima di procedere con la diagnosi medica.

     

    Liberati dal dottoreAndrew Saul

    Conoscere e utilizzare la medicina naturale significa imparare a star bene e smettere di aver sempre bisogno di ricorrere al medico! Uno stile di vita sano previene e cura la maggior parte delle malattie, mentre una dieta naturale e un utilizzo attento dei supplementi alimentari sono tra le migliori strategie per vivere bene.
    Economiche, pratiche, sicure ed efficaci le terapie naturali aiutano a migliorare in modo autonomo e responsabile lo stato di salute, limitando o eliminando del tutto la necessità di ricorrere alle cure del medico e al cosiddetto mercato della salute, ovvero l’attuale sistema sanitario dominato dal business. Questo volume, un vero e proprio prontuario terapeutico per tutta la famiglia, mostra come trasformarsi da pazienti in preda a mille paure a persone sane, piene di fiducia e autostima, capaci di gestire in maniera indipendente il proprio benessere psicofisico.

     

    eBook –Migliora la Tua Salute con la Niacina (Vitamina B 3)

    Un Trattamento Promettente per la Schizofrenia e la sua elevata rilevanza nel campo dell’Alcolismo

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  • Integratori di vitamine e minerali
    Guida generale per iniziare

    15° Legge di Hoffer

    Gli integratori vitaminici e minerali sono classificati fra gli alimenti anche se, presi a dosi più alte di quelle raccomandate, hanno effetti curativi.
    Poiché molte malattie nascondono una carenza di elementi nutritivi, queste trovano giovamento dalla integrazione sostenuta e costante di vitamine e minerali.

    Integrazioni di vitamine e minerali, per sempre o a cicli e quanto?

    Questa una delle domande più richieste nel gruppo Vitamineral e considerato che non siamo esperti, ma solo persone che hanno deciso di informarsi per proprio conto e sperimentano su stessi, la risposta, o le risposte che si potrebbero dare sono molteplici, ma non facili e nemmeno ideali per tutti quelli che mi leggeranno.

    Dedicherò quindi del tempo a dare la mia versione di buon senso nella applicazione pratica delle integrazioni e leggendo anche fra le righe le esperienze e gli umori di questo gruppo molto vario, ma anche caratterizzato da una certa omogenea e genuina voglia di conoscere e sapere come aiutare il corpo ad essere più performante o risolvere qualche problemino.

    Premesso che per iniziare ad integrare in autonomia è consigliato prima farsi una piccola cultura di come funzionano le vitamine e minerali e perché sono importanti, se avete deciso che è la strada giusta per voi dovrete stabilire un vostro progetto per ognuna di queste sostanze. Cioè testare la carenza attraverso esami ematici e poi integrare, ed in seguito controllare di nuovo i valori dopo un tempo ragionevole da 3 a 6 mesi.

    Il consiglio è quello di iniziare a conoscere una vitamina alla volta, sperimentarla e passare alla successiva, e volendo anche in ordine alfabetico come fa la mia amica Alessandra.

    Testare le vitamine ed i minerali è sempre necessario?

    Per dirla giusta, sarebbe da fare una analisi di tutti i minerali e vitamine, cioè testare nel sangue quali di queste sono in carenza, ed integrare di conseguenza ciò di cui si è carenti.

    Ma è davvero così semplice ed attuabile nella pratica?

    Ostacoli creati dai medici

    Attendibilità degli esami

    Conclusioni 

    Si può integrare le vitamine in due modi.

    1. per soddisfare una nutrizione carente, con dosaggi medio-bassi
    2. per avere un effetto terapeutico, quindi dosaggi più alti

    INTEGRARE IN AUTONOMIA O RIVOLGERSI AL CONSULENTE (MEDICO, NATUROPATA, COACH)

    incentivando il “FAIDATE”. Un modo di procedere talvolta obbligato, intricato e non privo di errori, ma con pochissimi rischi in quanto di troppe vitamine non è mai morto nessuno.

    Ovviamente, in presenza di patologie importanti che richiedono per forza di cose uno specialista, mi esonero dal consigliare il FAIDATE.

    Tuttavia ci sono condizioni specifiche che i pazienti hanno imparato a gestire e sanno quali esami devono controllare di più. Personalmente credo che ci sono delle situazioni in cui una persona abbia davvero bisogno di essere guidata verso una gestione della propria salute, ma non fino al punto di renderla dipendente da un consulente a pagamento il cui scopo è spesso solo il lucro sulle problematiche patologiche.

    Il vero guaritore è colui o colei che indirizza verso una certa autonomia

    e non si fa stampella di nessuno, né per soldi né per gloria o ego. (Morena)

    date

    QUALI ESAMI E TEST SONO DISPONIBILI

    Le principali vitamine utili da testare sono:

    • Le liposolubili:
      • Vitamina A
      • solo in condizioni particolari decise dal medico (Non definisce l’utilità dell’integrazione)
    • Vitamina E
  • Le idrosolubili:
    • Vitamina B12 Totale (non fornisce una misurazione della vitamina B12 attiva che è disponibile per le cellule dell’organismo).
      • Vitamina B12 attiva (olotranscobalamina)
      • MMA sul siero
      • MMA sulle urine
      • Anticorpi Anti-Fattore intrinseco
    • Folati
    • Vitamina B1 (Tiamina)
    • Vitamina B2 (Riboflavina)
    • Vitamina B6 (Piridossina)
    • C (Esame inutile per definire la carenza)
  • MINERALI
    • Ferro
      • Ferritina + trasferrina
    • Magnesio sierico (Cerca magnesio nel plasma, quindi inutile per definire la carenza)

      • Zinco
      • Calcio
        • Calcio Ionizzato (Più preciso)
      • Fosforo
      • Sodio
      • Potassio
      • Cloro
      • Selenio

    Non tutti i laboratori propongono pacchetti interessanti e completi. Ognuno di loro ha un profilo di vitamine diverso e spesso bisogna fare richieste aggiuntive.

  • link a vari laboratori

    Tornando alla domanda iniziale prendiamo in considerazione solo 4 nutrienti che ritengo essenziali e giusti per iniziare da qualche parte. La vitamina D, il Magnesio, la vitamina K2 e la vitamina C.
    Gli altri nutrienti li tratterò in un altro capitolo.

    • Il Magnesio: non se ne può fare a meno e quindi è da prendere sempre, ma se capita un giorno o due di dimenticarlo vorrà dire che il corpo attingerà alle riserve che ha immagazzinato nelle cellule quando integravate.

    LE MIE GUIDE

    VITAMINA D:

    MAGNESIO:




    Cambiare il volto della salute con la vitamina D

    La storia di Mark A. Pegram Sopravvissuto alla Carenza di vitamina D

    Non ci sono stati effetti collaterali tranne che per la salute eccellente. A 66 anni, non prendo medicine. La vita è bella quando hai una salute eccellente.

    I suoi problemi di salute iniziati a 28 anni erano frequenti mal di schiena curati con Ibuprofene dal 1979 al 1986 senza miglioramenti e fino a che nel 1992 ebbe il primo cedimento della colonna alla regione lombare.
    Il medico di base si decise finalmente di mandarlo a fare dei Raggi X e quando vide i risultati si scusò con lui per avere creduto che in tutti quegli anni si stesse solo lamentando.
    Il Neurochirurgo fu molto prudente nel suo approccio e gli fece indossare solo un colletto morbido per mesi e fare trazione di notte. Questo ha funzionato abbastanza bene per evitare un intervento chirurgico.

    Dopo un altro cedimento della colonna vertebrale nel 1998 il radiologo che aveva letto la risonanza magnetica gli disse che si trattava della peggiore rottura del disco lombare L4-L5 che aveva visto, ed in cui il paziente poteva ancora camminare.
    Subì quindi un intervento di recissione del midollo spinale ed un secondo qualche anno dopo, mentre il dolore continuava a persistere ed iniziava ad avere la fusione delle vertebre lombari e cervicali.

    Meno sole=Meno vitamina D=Più malattie

    Chi sta raccontando questa storia è uno dei tanti che sopravvivono alla carenza di vitamina D perché cercano disperatamente di uscire da diagnosi che sentenziano una cronicità senza vie di uscita.
    Quando sulla strada di qualche malato cronico si inserisce la vitamina D e se ne scoprono le proprietà, la salute migliora e si buttano i farmaci sempre pieni di effetti collaterali che mai guariscono, anzi ti aggiungono malattie nuove.
    La vitamina D mi ha portato a questa comprensione. Di solito prendo circa sedici compresse e capsule al giorno. Questo include A, B, C, D ed E di vitamine e un multiminerale. Il costo è il prezzo di un caffè al giorno.

    Sito di Mark A. Pegram  
    https://pandemicsurvivor.com/about/

     

     

     

     

     

     

     

     


    https://www.vitamineral.it/integratori-di-vitamina-d-colecalciferolo-come-prodotto-biologico/

    Sintesi, assorbimento e metabolismo della Vitamina D I benefici sul Dolore

    Magnesio: quale scegliere?

    I dosaggi del Magnesio in milligrammi

    https://www.vitamineral.it/vitamina-c-quale-acquistare/

    Vitamina K2: il nutriente mancante per il cuore e le ossa




    Integratori di nutrienti: tra pubblicità e politiche sanitarie

     

    Ci sono tre modi di guardare agli integratori

    1. dal punto di vista della legislazione
    2. dal punto di vista commerciale
    3. dal punto di vista del consumatore per qualità e costi del prodotto

    Vediamo di sviluppare la questione in questi tre punti e perché spero di fare chiarezza con questo post.

    Parliamo degli integratori

    1. LA LEGGE
      Impariamo a leggere le etichette degli integratori e a capire come vengono considerati ed elencati gli ingredienti.
      A livello legislativo gli integratori sono classificati nella sfera alimentare con tutte le regole del caso e cioè secondo questa normativa vigente.

      Come si fa la lista ingredienti?


      Consiglio di cambiare integratore.



      Noi sappiamo per esperienza diretta che le vitamine e la fitoterapia sono efficaci nelle quantità e per la durata delle cure.

      Ovvero se ti hanno fatto credere che integrare  solo 1 grammo di vitamina C sia curativo, stai assumendo un placebo.

      Abram Hoffer diceva che:

      Una vitamina può avere l’effetto di un medicinale, ma un medicinale non potrà mai avere l’effetto vitaminico.

      Non lasciatevi fuorviare né dalle autorità mediche né dai politici. Scopri quali sono i fatti e prendi le tue decisioni su come vivere una vita felice e come lavorare per un mondo migliore.
      Abbiamo qualche dato?


      Se un organo statale fosse imparziale aprirebbe la possibilità a studi di ogni tipo e potrebbe confrontarne i risultati, per il bene unico della popolazione che governa.
      Ma se continua a fare accordi con aziende farmaceutiche non avrà mai la libertà di indicare altre cure, né di studiarne gli effetti positivi e/o eventualmente inutili.
      chi osa parlarne e renderle pubbliche rischia di essere oscurato dalla censura de web.

      Peccato che non mettano lo stesso impegno nel cercare di non nuocere attraverso le numerose dannose ed inutili prescrizioni.
      C’è qualcosa di sbagliato quando le agenzie di regolamentazione mentono sul fatto che le vitamine siano pericolose, ma ignorano le statistiche pubblicate che mostrano che la medicina approvata dal governo è il vero pericolo.

     

    Strategie comunicative giuste e sbagliate: gli errori della medicina olistica sopraffatta dal marketing

    NUnica Medicina, quella che cura, senza bisogno di creare spartiacque e differenze sociali di trattamento.

    Guardate quante nuove farmacie sono state aperte in questi ultimi due anni, è un mercato davvero redditizio.

    Settore olistico in competizione, gli errori nella strategia di vendita

    Se si vuole comunicare che un prodotto funziona facendo leva sui lati negativi della concorrenza, oltre ad essere un modo sleale, è controproducente per i propri interessi nel lungo periodo.
    Infatti evito a prescindere i prodotti che fanno pubblicità comparativa.
    Siamo in tanti a sostenere che i farmaci siano dannosi, ma la farmaceutica lo dichiara nel foglietto che ci sono effetti indesiderati e controindicazioni.

    Nel mondo olistico ci sono tantissime cose che si possono fare per ottenere più salute, ma nessuna di queste ha degli effetti collaterali se presi in giuste modalità e quantità e se le pratiche sul corpo sono esguite da persone competenti.
    Il punto dolente è quando le varie branche olistiche entrano in concorrenza fra loro e come al solito noi pazienti e consumatori finali di un servizio, siamo nel mezzo a subirne gli effetti negativi sia sulla salute che sul portafoglio.




    E questi requisiti di qualità devono essere mantenuti nel tempo, non solo durante le promozioni.
    Ora, se hai un prodotto tuo o un servizio convincimi con una esposizione corretta di quello che fai e che il tuo è un prodotto buono.
    La gente è in grado di percepire se ami o no quello che fai e quello che proponi.
    È necessario creare le sinergie giuste fra operatori olistici senza generare conflitti.
    È sgradevole assistere ai teatrini del tipo:
    Dico tutto ciò perché in tanti anni che mi occupo di vitamina D e C e gestisco gruppi per la salute, ho visto tanti operatori olistici farsi la guerra e da questi ho subito preso le distanze.

    Foglietto illustrativo o “bugiardino”- La mia critica al farmaco

    Una delle cose più paradossali che capita leggendo le istruzioni ed indicazioni di un farmaco è quella di scoprire che tra gli effetti collaterali c’è un aggravamento della malattia stessa per cui il farmaco è stato creato e dovrebbe curare.
    Solo due esempi vi faccio tra i più noti:

    1. antidepressivi specie gli SSrI, ma anche altri tipi, hanno riportato sugli effetti negativi il più grave effetto che è il “pensiero suicida” proprio l’apice della depressione.
    2. direi che è bruttissimo pure l’effetto collaterale dei bifosfonati che dovrebbero aumentare la densità ossea e curare l’osteoporosi e invece potrebbero erodere l’osso mascellare.

    Questi effetti negativi si manifestano con cure lunghe e protratte nel tempo, e questi due farmaci citati sopra sono proprio quelli che non vengono quasi mai sospesi e quindi presi per lunghi periodi.
    Purtroppo la gente si è abituata a ritenere quasi tutto come rischio accettabile.

    Questi due non sono gli unici con queste caratteristiche, credete che siano davvero in grado di curare le malattie per le quali sono state progettati? Cioè sono alla fine efficaci ed i rischi sono tutto sommato accettabili?
    Vari studi a posteriori dopo anni di sperimentazioni indicano che non sono nemmeno tanto efficaci.
    Ma allora perché la scienza medica non si preoccupa di cercare altre soluzioni e continua a prescrivere cose inutili e dannose?

    A proposito di “bugiardino“
    Avete idea del perché sia stato soprannominato così?
    Io ho una mia teoria.

    Bugiardino da l’idea che dice falsità, ma in realtà tutto ciò che è scritto sul foglietto illustrativo, spesso lunghissimo e scritto fitto fitto, c’è la verità perché le case farmaceutiche sono obbligate per legge a riportare tutte le avversità note di un farmaco.
    Per convincere le persone che prendere questi farmaci sarebbe, tutto sommato, un rischio minimo, è stata fatta una operazione di contro informazione calcolata probabilmente nata da qualche farmacista o da qualche medico al momento di convincere un paziente a prendere una medicina.

    Screening di massa, la mia critica al concetto di prevenzione ufficiale

    Nulla, stanno solo controllando il loro cattivo operato.
    Non credi?

    Approfondimenti

    Dai giornali

    Piccolo notiziario sulla vicenda integratori.

    L’interesse dei mercati dei grandi colossi farmaceutici che da tempo si interessano anche di nutraceutica, mette un pò a tacere l’idea che gli integratori siano solo delle bufale e che siano addirittura pericolosi. Nei tavoli di discussione produttori farmaceutici e di nutraceutica sono in cerca di regolamentare il mercato con nuove leggi e normative.  Credo che i piccoli produttori di integratori alimentari avranno da sostenere battaglie molto dure per poter rimanere in gioco.

     




    I benefici del Cloruro di Magnesio
    Dalla corruzione dei medici al conformismo dei pazienti

    La maggior parte dei medici di base e di quelli ospedalieri non si lasciava condizionare dalle pressioni della case farmaceutiche, ma troppi sono diventati corrompibili e quando viene notato un atteggiamento troppo accondiscendente andrebbe segnalato. Il problema risiede ancora troppo nella condizione psicologica di inferiorità del paziente nei confronti della classe medica dominante e nel conformismo innato della maggior parte delle persone.

     

    I benefici del Cloruro di Magnesio

    Nonostante sia considerato uno scarto dalla estrazione nelle saline, il magnesio cloruro vanta molte proprietà ed perché è indispensabile per l’attività di oltre 300 enzimi e svolge un ruolo fondamentale praticamente su quasi tutti gli apparati del corpo umano.
    Non a caso, da chi ne conosce le potenzialità, è considerato la panacea di molti mali.
    È facilmente assimilabile ed economico.
    Ma soprattutto funziona.

    È l’unico fra i Sali di magnesio ad aver dimostrato la sua efficacia nella terapia delle malattie infettive, grazie all’effetto stimolante sui globuli bianchi e in generale su tutto il sistema immunitario.

    Il Cloruro di Magnesio aiuta a curare “epilessie, distrofie, sclerosi, poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell’apparato gastrointestinale, malattie cervicali, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatiche, dolori ai muscoli, calcificazioni, osteoporosi, depressioni, ansie, paure, mali di testa, febbri, fuoco di sant’Antonio, orticarie, tetano (anche quando il paziente è già rigido), morsi di vipera (lavare anche la ferita), rabbia, parotite, scarlattina, rosolia, morbillo e le altre malattie dell’infanzia”.

    Pierre Delbet scoprì inoltre come l’uso del cloruro di magnesio scongiurasse pericolose complicazioni, quali le sovra infezioni batteriche frequenti all’epoca, grazie all’azione di stimolo sull’attività dei globuli bianchi.

    Il successivo e importantissimo passo fu scoprire che l’azione di stimolo non era limitata ai globuli bianchi, bensì agisse su tutte le cellule dell’organismo, allargando lo spettro oltre i meccanismi di difesa.

    La sperimentazione proseguì somministrando la soluzione anche per via orale, riscontrando – nella maggior parte dei pazienti – il manifestarsi di una sensazione di benessere generale, energia, una maggiore resistenza alla fatica e una maggior stabilità emotiva.

    All’epoca, le molte persone che cominciarono ad assumere la soluzione di cloruro di magnesio in qualità di “tonico”, con conseguenze inaspettate sull’organismo, informarono prontamente il professore.

    In poco tempo, grazie alle testimonianze dei pazienti, Delbet si ritrovò tra le mani gli effetti della sua “scoperta”.

    Il cloruro di magnesio aveva fatto scomparire completamente disturbi dell’apparato digerente come coliti, colecistiti e angiocoliti, aveva migliorato in modo esponenziale affezioni del sistema nervoso quali il tremore senile, il morbo di Parkinson, i crampi muscolari.

    Ancora, effetti sorprendenti erano stati riscontrati nella cura della pelle: acne giovanile, eczema, psoriasi, verruche, geloni, prurito.

    Infine, Delbet fu in grado di dimostrare come il cloruro di magnesio potesse migliorare lo stato di unghie e capelli, di diverse patologie legate allo stato allergico come il raffreddore da fieno, l’orticaria, i pruriti di vario genere fino ad arrivare alle emorroidi e all’edema di Quincke.

    La sua sperimentazione si allargò a tal punto da testare il cloruro di magnesio localmente, sotto forma di pomata: l’effetto non raggiunse il 100% voluto, ma l’applicazione permise di far inscurire buona parte di capelli e barbe sbiancate da anni, o di scolorire le macchie cutanee della “vecchiaia”.

    Nelle sue ricerche, Pierre Delbet fu coadiuvato dal Dottor Neveu, ma i benefici del Cloruro di Magnesio hanno interessato parecchi medici e ricercatori, tra cui l’italiano Raul Vergini.

    Se gli alchimisti assegnavano la denominazione di Panacea Universale al chermes, minerale ritenuto capace, oltre che di guarire ogni male, anche di prolungare indefinitamente la vita, a questo punto anche il Cloruro di Magnesio potrebbe arrogarsi, senza tema di smentita, lo stesso titolo.

    La cosa incredibile è come la carenza di Magnesio sia sempre stata ignorata dai medici come possibile causa di almeno una buona parte dei disturbi che affliggono l’essere umano.

    Il Magnesio è un elemento essenziale presente in tutti gli organismi, indispensabile per lo svolgimento di numerose reazioni enzimatiche.
    L’organismo umano ne contiene circa 25 grammi, localizzati per lo più nelle ossa, nei muscoli, nel cervello e in altri organi come fegato, reni e testicoli.

    Il Magnesio ha la capacità di produrre l’equilibrio minerale necessario agli organi per l’espletamento delle loro funzioni, come per esempio i reni, alimenta l’acido urico nelle artrosi, ha potere decalcificante fino alle più sottili membrane nelle articolazioni, nelle sclerosi e nelle sclerosi calcificate, quindi è un valido aiuto per prevenire gli infarti poiché purifica il sangue. Rinvigorisce anche il cervello: diversi studi attestano la sua validità nel mantenerne la gioventù, fino alla vecchiaia.

    Malgrado tutto ciò, Il Magnesio è – tra tutti gli elementi – il meno somministrato.

    La sua importanza è stata, e ancora oggi continua a essere dai più, sottovalutata.

    Se è stato dimostrato come, con l’uso del Magnesio, aumenti anche la conta dei globuli bianchi perché questo effetto, che porta il nome di citofilassi, continua a essere ufficialmente trascurato?

    Come dire che per l’essere umano non sia importante avere la possibilità di aumentare il proprio tono immunitario.

    Secondo Padre Beno J. Schorr, professore di fisica, chimica e biologia al Collegio di Santa Caterina:

    “Il Magnesio elimina il calcio dai punti indebiti e lo fissa solidamente alle ossa. Dopo i 40 anni l’organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori perciò deve essere preso secondo l’età.

    • Dai 40 ai 55 anni: mezza dose (una dose = un cucchiaino da caffè).
    • Dai 55 anni ai 70: una dose al mattino. Dai 70 ai 100 anni: una dose al mattino ed una alla sera”. (1985)

    È del 1932 la ricerca di Schrunipf-Pierron: la dieta abituale delle popolazioni rurali dell’Egitto forniva quasi due grammi di Magnesio al giorno.

    Risultato? Tra i contadini egiziani l’incidenza del cancro era 10 volte inferiore a quella delle popolazioni di Europa e USA, mentre quella del cancro allo stomaco addirittura 50 volte minore. Non a caso, anche Delbet orientò la sua ricerca anche in quest’ambito.

    Nel quotidiano, Schrunipf-Pierron osservò come i contadini egiziani non soffrissero di raffreddori, influenze, polmoniti e pleuriti. Le loro donne partorivano con estrema facilità, mentre gli anziani conservavano un’ “andatura elegante e armoniosa anche in età molto avanzata”.

    Sia chiaro, il Cloruro di Magnesio non è una medicina, bensì un alimento che non ha controindicazioni ma soprattutto è compatibile con qualsiasi cura farmacologica in corso. Ha comunque una peculiarità non indifferente: prenderne una dose per un dolore soltanto fa sì che eventuali altri dolori guariscano comunque, perché il sale mette in ordine tutto il corpo.

    Dove trovare Il Magnesio?

    Presto detto: nei cereali integrali, la soia, i fagioli, i vegetali in genere (se coltivati con metodo biologico), i frutti di mare, cioccolata e cacao. Essendo un prodotto di scarto del sale, va da sé che anche il sale marino sia ricco di Magnesio.
    Peccato però che l’impiego di concimazioni minerali e il raffinamento dei cibi portino alla quasi totale perdita di magnesio.
    La stessa cottura può portare a un impoverimento dello stesso fino al 70%.

    Come scoprire se si è carenti di Magnesio?

    Molto spesso i sintomi passano per ansia, ipereccitabilità muscolare, cefalea, vertigini, insonnia, asma, alterazioni del ritmo cardiaco, stanchezza eccessiva, disturbi del ciclo mestruale.

    Dire che si sarà immuni da tutte le malattie è impossibile, ma sapere che c’è la possibilità di attenuare i dolori e il decadimento del corpo, è già una ragione importante per cominciare ad assumerlo.
    Anche perché il corpo, nella sua grande intelligenza fisiologica, elimina l’eventuale eccesso da solo. Al massimo, pulirete l’intestino. Che male non fa.

    Fonte: ilgiornaledellebuonenotizie.it (link ad articolo di qualche anno fa, purtroppo sottoposto a censura, è sparito)

    Il professor Delbet somministrava da 1,2 a 2,4 gr. di cloruro di magnesio al giorno per periodi prolungati, fino a venti o quaranta giorni e non rilevava effetti collaterali.

    Il dr Neveu suggeriva 2,4 gr di magnesio cloruro ogni 6 ore per periodi prolungati, fino a venti-quaranta giorni. Ciò conferma che anche dosaggi apparentemente elevati non causano effetti collaterali e vengono agevolmente smaltiti, perché il Magnesio in eccesso viene facilmente eliminato attraverso i reni e l’intestino. 


    Se vuoi iniziare da subito a sperimentare i benefici del magnesio potrebbero interessarti anche alcuni di questi suggerimenti:

    Magnesio Cloruro Prinfit  – in polvere da 1 kilo – Dosaggio 3 grammi di polvere al giorno in acqua con aggiunta di limone perché è amaro, oppure aggiunto alla soluzione di Ascorbaro di sodio, o ad un succo.

    Per questo sito usa il codice sconto Vitamineral (-10%) – spedizione gratis

     


    Il Cloruro di Magnesio nella Prevenzione e Cura delle Malattie Infettive e Degenerative — Libro

    Raul Vergini

    Un aiuto naturale per contrastare le malattie infettive e degenerative: il cloruro di magnesio.

    il profitto. Il “giro di denaro” sviluppato attorno a medicinali, apparecchi, vaccini, “ricerche” e “associazioni per la ricerca… (di soldi)” è impressionante.

    Da cinquant’anni i sistemi usati sono sempre gli stessi, come sempre gli stessi sono i risultati. La gente continua a morire malamente, ma (per il conforto degli operatori) questo costa sempre di più al morituro ed alla sua famiglia.

    l’impiego del Cloruro di Magnesio.


    Se vuoi continuare a leggere articoli sul Magnesio eccone alcuni da questo blog

    Il Dr Delbet ha fatto gli studi sul Magnesio utilizzando il M.Cloruro, ma paralleamente anche altri tipi di magnesio servono molto bene ad integrare.

    Se vuoi scegliere tra altri tipi di magnesio leggi questa guida Magnesio: quale scegliere?

    Consigli utili

    Se il magnesio Cloruro vi risultata troppo amaro aggiungevi un succo di metà limone o altri succhi. Lo trovo anche molto buono con il latte di mandorla, che anzi, secondo me ne esalta il sapore.

    I dosaggi del Magnesio in milligrammi e troverai altri consigli utili.

    Fra tutti i tipi di magnesio che ho provato sono ritornata al Magnesio Cloruro perché è molto efficace ed è il più economico, un aspetto da non sottovalutare perché di magnesio abbiamo bisogno in modo costante adesso e per tutta la vita, finché un giorno (forse) non rivedremo di nuovo le nostre colture ritornare sane e ricche di nutrienti.

    leggi anche questo articolo-raccolta dal blog Vitamineral È proprio necessario integrare vitamine e minerali alla nostra alimentazione?

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    Le Vitamine Funzionano?
    Non ci sono morti per integratori nei report annuali

    REPETITA IUVANT.
    Scusatemi se risulto monotematico.
    Ma voglio insistere ancora sull’argomento sperando di sensibilizzare chi di dovuto.
    Per quale motivo digitando la parola chiave VITAMIN C su pubmed, il motore di ricerca della National Library of Medicine degli stati uniti, ovvero; la più grande banca dati medico scientifica del mondo, si apre una finestra di 73.000 studi dal (udite, udite) 1921 in peer review, cioè pubblicati dopo revisione tra pari la quale procedura indica una certificazione di validità scientifica.
    Volete spiegarmi con quale ratio un numero così consistente di ricercatori, ha speso fondi e tempo per studiare questa molecola?
    MEDITATE GENTE MEDITATE.️
    Leonardo Fossi

     

    Vitamina D 99.631 Studi dal 1922

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Non ci sono morti per vitamine solo tante dimostrazioni di benefici.

    zero morti per nessuna delle vitamine del gruppo B; zero decessi dovuti alle vitamine A, C, D o E; e zero morti per qualsiasi altra vitamina.

    Inoltre, non si sono verificati decessi dovuti ad aminoacidi o prodotti a base di erbe. Ciò significa nessuna morte per cohosh blu, echinacea, ginkgo biloba, ginseng, kava kava, erba di San Giovanni, valeriana, yohimbe, medicine asiatiche, medicine ayurvediche o qualsiasi altra pianta. Non si sono verificati decessi causati da creatina, alghe blu-verdi, glucosamina, condroitina, melatonina o qualsiasi rimedio omeopatico.

    Inoltre, non si sono mai verificati decessi dovuti a qualsiasi integratore alimentare minerale. Ciò significa che non ci sono stati decessi dovuti a calcio, magnesio, cromo, zinco, argento colloidale, selenio, ferro o integratori multiminerali.

    Nessun uomo, donna o bambino è morto a causa degli integratori alimentari.

    61 centri antiveleni forniscono dati da costa a costa per il National Poison Data System degli Stati Uniti, che vengono poi esaminati da 29 tossicologi medici e clinici.

    NPDS, scrivono gli autori, è

    “uno dei pochi sistemi di sorveglianza nazionale in tempo reale esistenti, fornendo un modello di sistema di sorveglianza della sanità pubblica per tutti i tipi di esposizioni, identificazione di eventi di sanità pubblica, risposta di resilienza e monitoraggio della consapevolezza situazionale”.

    Oltre la metà della popolazione statunitense assume integratori alimentari giornalieri. Anche se ciascuna di queste persone assumesse una sola compressa al giorno, ciò farebbe 154.000.000 di dosi individuali al giorno, per un totale di oltre 56 miliardi di dosi all’anno.

    Poiché molte persone assumono più di una compressa di vitamine o minerali, il consumo effettivo è considerevolmente più elevato e la sicurezza degli integratori alimentari è ancora più notevole.

    Se gli integratori alimentari sono presumibilmente così “pericolosi”, come spesso affermano la FDA e i mezzi di informazione, allora dove sono i corpi?

    Coloro che si chiedono se i media siano prevenuti contro le vitamine potrebbero considerare questo: quante stazioni televisive, giornali, riviste e riviste mediche hanno riferito che nessuno muore a causa degli integratori alimentari?

    Fonte di Riferimento: Orthomolecular.org

    Da un report dal sito DoctorYourself

    • vitamina E cura l’angina.
    • l’artrite con niacinamide (vitamina B3).
    • tiamina (B1) all’apprendimento.
    • La vitamina E è indicata per migliorare notevolmente la guarigione delle ferite, comprese le ulcere della pelle. È anche dimostrato che la vitamina E rafforza e regola il battito cardiaco ed è efficace nei casi di claudicatio, nefrite acuta, trombosi, cirrosi e flebiti;
      inoltre, William J. McCormick, MD, mostra come la vitamina C previene e cura anche i calcoli renali.
    • 41 casi di polmonite virale utilizzando dosi molto elevate di vitamina C.
    • vitamina E si dimostra un trattamento efficace per il lupus eritematoso, le vene varicose e gravi ustioni corporee.
    • la niacina (vitamina B3) può curare la schizofrenia; è pubblicato il manuale medico di Shutes Alpha Tocopherol in Cardiovascular Disease ; e il dottor McCormick riferisce che i pazienti oncologici testati per la vitamina C erano seriamente carenti, spesso fino a 4.500 milligrammi.
    • niacina da parte di Hoffer per abbassare il colesterolo e prevenire le malattie cardiovascolari;
      Il Dr. Harrell dimostra che l’integrazione della dieta delle madri in gravidanza e in allattamento con le vitamine aumenta i quozienti intellettivi della loro prole a tre e quattro anni di età.
    • 1957 Dr. McCormick pubblica su come la vitamina C combatte le malattie cardiovascolari.
    • La vitamina D è indicata per prevenire il cancro al seno.
    • in psichiatria in Scienze , e subito dopo definisce la medicina ortomolecolare come “il trattamento della malattia mediante la fornitura dell’ambiente ottimale molecolare, in particolare le concentrazioni ottimali di sostanze normalmente presenti nel corpo umano. ”
    • Vitamina C e il comune raffreddore e il dott. Williams pubblica Nutrition Against Disease .
    • arrestare e invertire la sclerosi multipla.
      Così fa il Dr. HT Mount, che riporta 27 anni di successi usando la tiamina.
      Inoltre: Ewan Cameron, MD e Linus Pauling pubblicano il loro primo documento comune sul controllo del cancro con vitamina C, due anni dopo che Cameron ha iniziato a usare la vitamina C ad alto dosaggio IV (Endovena).
    • la sospensione dai farmaci altamente tossicodipendenti.
    • vitamina C prolungava notevolmente la vita dei malati terminali di cancro.
    • How to Live Longer and Feel Better di Linus Pauling.
    • vitamina C per il trattamento del cancro del rene e, nel 1995 e nel 1996, altri tumori.
    • trattamento endovenoso della vitamina C del cancro.
    • vitamina C contro il cancro.
    • vitamina C per via endovenosa è efficace nel trattamento del cancro.
    • vitamina C per via endovenosa svolge un ruolo cruciale nella soppressione della proliferazione di diversi tipi di cancro, “in particolare il melanoma. E, la vitamina E naturale è dimostrata per ridurre sostanzialmente il rischio di cancro al polmone del 61%.
    • http://www.riordanclinic.org/education/symposium/s
    • http://www.riordanclinic.org/education/symposium/s
    • vitamina C plasmatica è associato ad una riduzione del 9% del decesso per scompenso cardiaco. Inoltre, le vitamine del complesso B sono associate a una diminuzione del 7 per cento della mortalità, la vitamina D con una diminuzione dell’8 per cento della mortalità. 
    • vitamina B per rallentare l’atrofia di specifiche regioni del cervello che sono una componente chiave del processo di malattia di Alzheimer e sono associate al declino cognitivo.
    • La Vitamina C diminuisce le complicanze, il tempo di intubazione e la durata delle degenze ospedaliere nei pazienti con Unità di Terapia Intensiva.
      E, un altro studio su larga scala ha trovato una riduzione del rischio del 26-55% per il cancro del pancreas in persone che consumano più vitamina C.
    • Per riferimenti specifici su questi argomenti, copia e incolla una qualsiasi delle brevi descrizioni sopra in un motore di ricerca e premi “invio”. Medici e giornalisti che dicono “non hanno visto nessuna prova valida che le vitamine curano le malattie” vi dicono la verità: sì, non l’hanno mai vista. Non è perché non è disponibile; è perché non hanno mai fatto nemmeno questo semplice passaggio.

      Copyright 2016, 2014 e anni precedenti di Andrew W. Saul. Revisioni copyright 2019.

      http://www.doctoryourself.com/review.html) e MEDICO TE STESSO: guarigione naturale che funziona. (recensito su http://www.doctoryourself.com/saulbooks.html)

      http://www.doctoryourself.com/timeline.html


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    Le pandemie passano alla storia per numero di vittime, non di contagi

    A seguito della manifestazione dei ristoratori in piazza Montecitorio tenutasi ieri, nella quale era prevedibile che volassero parole forti e qualche schiaffone, ho voluto rielaborare qualche dato come facevamo l’anno scorso – in lungimirante previsione – su LINEA.

    A più di un anno dalla prima chiusura si può esaminare l’andamento medio, tra picchi e cadute, della progressione “pandemica”, virgolette d’obbligo, sempre con rispetto per i morti e i loro parenti e alla ricerca delle reali motivazioni dei decessi.

    Possiamo vedere dai valori dei dati forniti dalla Protezione Civile ieri sera che l’incidenza sulla popolazione italiana non è affatto di tipo “pandemico”.
    Gli attuali positivi ammontano allo 0,93% della medesima, i guariti al 5,03% su un totale casi che si attesta sul 6,14%, mentre i casi di decesso riguardano “soltanto” (sempre con rispetto) lo 0,19%.

    E ancora, gli attuali positivi sono il 15,07% del totale dei casi, i guariti l’81,9% e i deceduti tra i contagiati finora sono il 3,03%.

    Stando alla citata progressione, al dato acquisito e all’andamento verificato, è ipotesi stimabile che tra gli attuali positivi ne moriranno (purtroppo e senza una cura acclarata e definitiva) circa ancora 17mila, ne guariranno oltre 450mila e i positivi si attesteranno su circa 100 mila casi, qualora le misure dovessero rivelarsi adeguate, ovviamente, ripeto: è un’ipotesi.

    Ma lascio la parola al grafico esplicativo e alle vostre conclusioni, ma prima ribadisco: un virus può causare decessi, una “cura” non può e non deve causarne, né diretti, né indotti da crisi economica grave.
    E chi vuole far partire l’inquisizione verso chi ha più che legittimi dubbi deve (DEVE) essere inquisito per primo.

    La Spagnola uccise tra i 500mila accertati e un milione stimato di italiani (allora era difficile un censimento affidabile).
    Ma la popolazione italiana, cento anni fa, contava circa la metà dei cittadini di oggi.

    Per affiancare le due epidemie come mortalità sulla popolazione e come letalità sui contagi, pertanto, i decessi dovrebbero attestarsi tra uno o due milioni di persone su sessanta milioni.
    Ovviamente auspichiamo che non avvenga, ma se cento anni fa, per scarsità di mezzi tecnologici, la stima era per difetto, oggi ci si chiede perché il dato disponibile non possa essere più affidabile.
    Domande

    • Perché continuare ad evocarla?
    • Forse perché non è ancora finita?
      No, in effetti non lo è.
    • A qualcuno serve che non finisca?

    Carlo Pompei