Parlare della VITAMINA D in poche righe è molto difficile.
Anni di raccolta dati e revisione delle guide per rendere chiaro a cosa serve, come si assume, e perché è così osteggiata dalla classe medica (non tutta)
La presente Guida sulla VITAMINA D comprende i seguenti argomenti:
Argomenti generali sulla VITAMINA DChe cosa è, a che cosa serve, è un ormone o una VITAMINA, i sintomi da carenza e le malattie correlate, le controindicazioni ad assumerla, le obiezioni sulla tossicità presunta.
Cofattori della VITAMINA D, altre vitamine e minerali che concorrono ad una efficace integrazione e duraturo mantenimento della VITAMINA D lavorando in sinergia.
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È vero che integrare vitamina D per via orale non serve a nulla se non si fa attivare dal sole? ▶️ Falso. La vitamina D come Colecalciferolo assunta per via orale o prodotta attraverso il sole può essere attivata solo a livello del fegato e dei reni, ma anche delle cellule. L’esporsi al sole nel modo e tempi adeguati è uno dei due modi per produrre la Vitamina D. Se ti esponi poco al sole devi integrarla per restare in salute.
Quando c’è il sole e vuoi assicurarti la produzione di vitamina D attraverso l’esposizione della pelle ai raggi solari, ecco una tabella che può tornarti molto utile.
Tabella Orari e latitudini per l’esposizione al sole
APP – D Minder
Se invece si abile ad usare le APP dal tuo telefono ecco una soluzione per te che riguarda la vitamina D. la APP si chiama D Minder Pro
Misura il grado di esposizione solare, informa sui rischi per le nostre ossa e dà consigli utili su come mantenerle in salute.
È la nuova App che prende il nome di “Salute delle Ossa” e che è stata sviluppata da un board scientifico composto da qualificati esperti nel settore osteoarticolare.
Questa App si inserisce in un’iniziativa nazionale di informazione, la Settimana della Salute dell’Osso, che ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare sulle buone regole da mettere in pratica per mantenere in salute le nostre ossa perché, come ogni altra parte del corpo, anche le ossa si modificano con il tempo e necessitano di cure e attenzioni.
Sviluppata per tablet e smartphone, l’applicazione “Salute delle Ossa” è disponibile sia per sistema operativo iOs sia per Android ed è uno strumento interattivo e multimediale per approfondire le conoscenze sul ruolo della vitamina D, anche attraverso utili informazioni che possono essere approfondite sul sito internet www.salutedelleossa.it
L’App presenta un breve questionario che mette alla prova quanto conosciamo la vitamina D e il suo ruolo, fornendo in brevi pillole le informazioni essenziali sulla vitamina D e il suo rapporto con ossa e sole.
Il rapporto con il sole, indispensabile per sintetizzare la vitamina D, viene approfondito nel tool “La tua esposizione solare”, dove gli utenti potranno inserire quotidianamente che parti del loro corpo (viso, mani, gambe) sono state esposte ai raggi solari e per quanto tempo. Alla fine della settimana l’App indicherà se l’esposizione solare è stata sufficiente per sintetizzare la vitamina D necessaria al nostro corpo.
Il sole impatta sulla nostra pelle in modo differente fra estate e inverno e al passare delle stagioni l’App modifica il sistema di calcolo per determinare l’esposizione solare necessaria per sintetizzare i giusti livelli di vitamina D.
Sempre nella App, sono presenti anche 5 video informativi in cui gli esperti della “Settimana della salute dell’osso” illustrano brevemente cos’è l’osteoporosi e come prevenirla, quali sono i soggetti a rischio, il legame fra la carenza di vitamina D e l’osteoporosi e infine l’importanza dell’esposizione solare per sintetizzare la vitamina D.
Parliamo del sole e della possibilità di assorbire vitamina D dalla pelle quando i raggi UVB sono inclinati a 45 gradi. Questo meccanismo di creazione di vitamina D attraverso la pelle, scoperto da pochi anni grazie al dr Holik, dipende dall’incontro simultaneo di diverse condizioni. Oltre alla inclinazione dei raggi che c’è solo nelle ore centrali della giornata, la quantità di vitamina D capace di crearsi sarà maggiore se la pelle è chiara.
La pelle si classifica secondo i fototipi ovvero la capacità di assorbire raggi UVB e creare vitamina D in base al colore della pelle.
Generalmente più la pelle è scura e più è difficile creare vitamina D perché passano pochi raggi.
Questo è valido sia per le persone di colore alla nascita, sia per quelli che si abbronzano e di conseguenza diventano scuri. Quindi le persone dalla pelle chiara sono facilitate a creare vitamina D dalla pelle solo i primi giorni. Poi con l’abbronzatura ne assorbono di meno. Un’altra condizione necessaria è quella di avere abbastanza colesterolo perché è da questa molecola che si trasforma in deidrossicolesterolo che poi si crea la vitamina. E lo dico a quelli che vogliono tenerlo sotto i 200. Buona giornata invernale Pensando al sole d’estate 🙂
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Guida Vitamina D – Parte 7 Patologie correlate a carenza
La vitamina D è efficace per le Malattie Cardiache? Certo, essendo il cuore un muscolo e la vitamina D agisce sui muscoli sia lisci che striati, inoltre sono presenti numerosi recettori in tutto il corpo e non manco nemmeno al cuore. Leggi cosa può fare la vitamina D assieme ad altri integratori come vit K2 e Coenzima Q10, nonché Magnesio . ▶️Cardiologia Metabolica del dr Stephen Sinatra
▶️Ipertensione, come curarla senza farmaci
La vitamina D fa venire i calcoli renali? Ci sono rischi di incorrere in calcolosi renale con l’assunzione di vitamina D? No, secondo lo studio Garland fatto per 4 anni su 2012 pazienti che integravano la vitamina D, anche quelli con dosaggi superiori a 50.00 UI al giorno hanno avuto un ridottissimo rischio di calcolosi. Lo studio del 2013 molto accurato è piaciuto anche all’Istituto superiore di Sanità, tanto che lo troverete pubblicato sull’Osservatorio dell’ISS. ▶️ Vitamina D e calcoli renali – FALSO! Gli studi di C. Garland lo smentiscono ▶️ La vitamina D non fa venire i calcoli renali, leggi lo Studio di Cedric Garland
La Vitamina D è efficace contro le malattie virali? Assumere vitamina D, fa vivere più a lungo? ▶️ Ultimi studi sull’aumento della mortalità prematura per tutte le cause in persone con vitamina D 25(OH) sotto 16ng/ml.
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Guida Vitamina D – Parte 6 Problemi ed obiezioni intorno alla Vitamina D (prima e dopo)
3 Febbraio 2024
Come risolvere i problemi relativi
Prima
consulta la guida num. 4).
assumere integratori in genere, sia solo una moda. Niente di più sbagliato, e se proseguirai nel leggere queste guide integrerai la Vitamina D nel modo giusto e potrai confermare ai detrattori che non è tossica come insegnano alle università, anzi è molto utile in qualsiasi patologia.
integratori alimentari, per sopperire a ciò che manca negli alimenti, e sappiamo che oggi il cibo è meno nutriente, e per la vita che facciamo sono aumentati i fabbisogni, vogliamo portare a conoscenza tutte le persone che leggeranno come si può riuscire ad integrare ciò che manca all’organismo, e di conseguenza migliorare le condizioni psico-fisiche, senza ricorrere alle medicine, sempre piene di effetti collaterali.
La classe medica ha capito in ritardo di avere sbagliato a tralasciare la spetto nutrizionistico legato alla salute, basti vedere cosa danno da mangiare negli ospedali e case di cura.
Dopo
altri cofattori di vitamina D e per questo fallire nell’integrazione, ma è comunque possibile “correggere il tiro”.
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La Vitamina D e le sinergie con altre vitamine e minerali
SINERGIA è il rapporto tra elementi o forze operanti al conseguimento di uno stesso fine.
in farmacologia, sinergismo di più molecole atte ad uno scopo comune. Quindi sinonimo di Sinergia è COLLABORAZIONE.
L’integrazione con una singola vitamina rischia di metterla fuori equilibrio con i suoi partner sinergici, ovvero le integrazioni di un singolo nutriente per un lungo periodo tende a creare carenza di altri elementi suoi cofattori.
I benefici degli apporti nutrizionali delle vitamine liposolubili D, A e 2 con Magnesio e Zinco
Punti salienti
Le vitamine A, D e K cooperano sinergicamente non solo l’una con l’altra, ma anche con minerali essenziali come il magnesio e lo zinco, con grassi dietetici e con fattori metabolici chiave come il biossido di carbonio e l’ormone tiroideo. Questo livello di complessità ci ricorda che è meglio cooperare con la saggezza della natura ottenendo vitamine attraverso cibi ricchi di sostanze nutritive
Le vitamine A, D e K2 interagiscono sinergicamente per supportare la salute immunitaria, fornire una crescita adeguata, sostenere ossa e denti forti e proteggere i tessuti molli dalla calcificazione.
Il magnesio è richiesto per la produzione di tutte le proteine, comprese quelle che interagiscono con le vitamine A e D
Molte delle proteine coinvolte nel metabolismo della vitamina A e i recettori per entrambe le vitamine A e D funzionano correttamente solo in presenza di zinco.
Il grasso alimentare è necessario per l’assorbimento delle vitamine liposolubili.
La vit. D, il Magnesio e la Vit.K2 come lavorano insieme?
questo articolo lunghino, ma comprensibile anche ai non addetti, si avranno tutte le risposte su come incrementare calcio nelle ossa. Si, il tema è l’Osteoporosi, ma serve leggerlo se volete capire attraverso il “Paradosso del Calcio” in che modo lavorano Vitamina D3, K2 e Magnesio.
Video interessante sulla glicemia, scoprirete che la vit. D3 e la vit. K2 hanno un ruolo molto importante anche in questo campo.
Magnesio e Vitamina D
Il motivo essenziale per cui indichiamo di assumere Magnesio quando si integra la vitamina D è che
il minerale per evitare Aterosclerosi ed Ipertensione per eccesso di Calcio
È davvero importante integrare il MAGNESIO, perché la sua carenza porta a gravi problemi, nonché a una ulteriore difficoltà nel metabolismo della vitamina D, che lo usa nei suoi vari passaggi biochimici.
Per esempio, c’è chi a volte ha dei disturbi da carenza di MAGNESIO proprio dopo aver iniziato a integrare la vitamina D. Leggi lo studio
Il guaio più temuto è quello che, col passare degli anni portando con sé una carenza cronica di magnesio – ma anche di altri nutrienti – si arrivi ad avere problemi di Aterosclerosi, indurimento delle arterie con conseguente Ipertensione.
Ma la ricerca ci mostra delle prove che è possibile curarsi con la nutraceutica in molti casi.
Il boro migliora l’assorbimento del magnesio e può aiutare i no-responder alla vitamina D – agosto 2015
può aiutare a migliorare gli effetti avversi degli agenti chemioterapici tradizionali.
In nessuno dei numerosi studi condotti fino ad oggi, tuttavia, gli effetti benefici del boro si manifestano con assunzioni inferiori a 3 mg/die. Non sono stati stabiliti fabbisogni medi stimati (EAR) o quantità di riferimento dietetiche (DRI) per il boro solo un livello di assunzione superiore (UL) di 20 mg/die per individui di età = 18 anni. sta consumando una dieta priva di frutta e verdura ed è a rischio o potrebbe sviluppare:
cancro a Seno, prostata, o polmoni.
Questo ed altro in 22 articoli sul Boro che troverete sul più grande database VitaminD Wiki.
È nuovissima la nozione che la vitamina B2 può agire da antiinfiammatorio indiretto, condizionando il metabolismo della vitamina D.
Era già da tempo noto che la carenza di riboflavina negli animali, faceva abbassare anche i livelli plasmatici della 25-idrossi-D, ma non se ne conosceva la ragione. Nell’uomo, l’integrazione nella dieta di vitamina B2 innalza le concentrazioni di vitamina D, che ha un effetto antiinfiammatorio anche sul tessuto nervoso.
In questo modo, si potrebbe ipotizzare che coloro che soffrono di emicrania potrebbero in realtà avere una carenza di vitamina B2 o di vitamina D nel sangue. Sono ipotesi da vagliare, ma resta di fatto che due disturbi invalidanti come il Parkinson e l’emicrania possono ausiliare di una sostanza del tutto naturale. E che va a correggere un disturbo patogenetico di fondo, cosa che non tutti i farmaci sono in grado di fare.
Sul sito Vitamina D Council il dr . John Cannel dal 2003 risponde alle domande dei pazienti e dei colleghi su molti casi di malattie e supplementazione di Vitamina D. Potete leggerli qui (ma necessita traduzione)
Sul sito Vitamin D Wiki troverete qualsiasi argomento riguardante la vitamina D. E’ un grande contenitore di dati solo sulla vit D, tutti gli argomenti e le malattie sono corredate di riferimenti scientifici a studi. (attivare il traduttore)
GrassrootsHealth GrassrootsHealth è un’organizzazione di ricerca sulla sanità pubblica senza fini di lucro dedicata a trasferire i messaggi di salute pubblica relativi alla vitamina D dalla ricerca alla pratica. Ha un panel di 48 ricercatori senior di vitamina D provenienti da tutto il mondo che contribuiscono alle sue operazioni. GrassrootsHealth sta attualmente conducendo la sperimentazione sul campo d’azione D * per risolvere l’epidemia di carenza di vitamina D in tutto il mondo. Sotto l’ombrello d’azione D *, ci sono anche programmi mirati per la prevenzione del cancro al seno e un programma “Proteggi i nostri bambini ADESSO!” Per fermare la carenza di vitamina D da dove inizia, in utero.
Guida Vitamina D – Parte 2 Le analisi del sangue
3 Febbraio 2024
Esami del sangue per capire i livelli della Vitamina D
Come si può convertire il valore da nmol/L ad ng/ml? ▶️ TABELLA DI conversione da un valore da NanoMol a Nanogrammi Per gli esami del sangue della Vitamina D – Ogni labororatorio potrebbe usare unità di misura differenti, con questi convertitori da siti di chimica si possono trovare le corrispondenze.
È necessario sospendere l’integrazione della vitamina D prima dell’esame del sangue? ▶️ Prima delle analisi osservare un digiuno di almeno 8 ore come indicato dal laboratorio analisi ed uno stop nella somministrazione di vit.D per almeno 24 ore, quindi se di solito la prendi al mattino, l’ultima somministrazione è quella del giorno prima dell’esame e non devi sospenderla perché sono giusto 24 ore e la prenderai dopo l’esame. Se solitamente assumi la vit D a pranzo, devi saltare la vitamina D solo il giorno prima dell’esame.
Quale valore ematico di vitamina D è preferibile avere? Sui referti la vitamina D è scritta così – 25(OH)D e si esprime con unità di misura ng/ml oppure nmol/L ▶️ Vitamina D – Qual è il giusto valore ematico?
Ho fatto le analisi ed ho la vitamina D molto bassa, che cosa devo fare? Risposta: Se il tuo medico dice che va bene così, cambia medico, ed informati anche sui rischi di vitamina D bassa, e puoi iniziare con integrarla ogni giorno per essere sicuro/a di farla salire e ricontrolla gli esami dopo tre mesi. ▶️ Leggi la Guida all’integrazione e mantenimento di vitamina D. ▶️ Fabbisogno giornaliero di Vitamina D
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Perché la vitamina k2-mk7 è la più efficace delle tre forme di vitamina K ?
3 Febbraio 2024
Le tre forme di vitamina K più applicabili per la salute umana sono:
Vitamina K1 Vitamina K2 (MK-4) La MK-4 si trova nella carne, uova e latticini. (91) E la forma più studiata di vitamina K per preservare la salute delle ossa ed è rapidamente assorbita e metabolizzata rapidamente dall organismo.
Vitamina K2 (MK-7) Questo è fondamentale quando la protezione contro la calcificazione da matrice Gla-proteina che si inattiva rapidamente in assenza della vitamina K2.La vitamina K2-MK7 rimane molto a lungo (anche per giorni) nel sangue rispetto alla K1. Quindi è evidente che per un giusto apporto di vitamina K2 bisogna assumere carne ed uova e assumere giornalmente anche un supplemento di MK-7.
Da allora questi animali sono allevati ordinatamente in imponenti edifici commerciali chiusi, incrementando cosi la produzione e il fatturato. Quando gli animali sono stati lasciati confinati in spazi bui, senza movimento, nutriti da miscele di cereali, è finita per sempre la possibilità di fornire preziosa vitamina K2 a questa carne e quindi conseguentemente a noi.
Pertanto, la vitamina K2 dovrebbe essere sempre se si assume vitamina D3. Queste due vitamine lavorano insieme sinergicamente e fanno sì che il calcio ingerito attraverso il cibo venga immagazzinato nelle ossa e non nelle arterie.
Tuttavia si consiglia di assumerle in due momenti diversi poiché al momento di essere assorbite condividono lo stesso recettore. Il recettore è la porta di entrata, solo dolo averla oltrepassata lavoreranno in sinergia, ma se assunte allo stesso pasto potrebbero ostacolarsi reciprocamente. Leggi di più in questo articolo Perché le vitamina D e K2 vanno assunte in due pasti diversi
Il dosaggio di queste due vitamine è indipendente l’uno dall’altro. Ciò significa che, indipendentemente dalla quantità di vitamina D3 assunta, la dose ottimale per beneficiare del pieno effetto della vitamina K2 rimane sempre la stessa ed è compresa tra 100 e 200 mcg al giorno.
La Vitamina K2 essendo liposolubile va assunta con un pasto generalmente condito di grassi (olio ev di oliva, ecc)
DOSAGGI di vitamina K2:
45 microgrammi di K2 al giorno se:
Stai assumendo anticoagulanti
Sei una persona sana, hai meno di 50 anni, non assumi vitamina D e vuoi essere prudente
bambini dai 7 anni e fino ai 12-13 anni
100 microgrammi di K2 al giorno se:
Sei sano, hai meno di 50 anni ed assumi vitamina D aggiuntiva
Assumi oltre 2.500 Unità Internazionali di vitamina D al giorno
200 microgrammi di K2 al giorno se:
Hai in famiglia casi di osteoporosi o malattie cardiovascolari
Mostri i primi segni di osteoporosi o malattie cardiovascolari
Assumi più di 5.000 Unità Internazionali di vitamina D al giorno
Per chi fa anticoagulanti viene consigliato il dosaggio più basso di 40-50 mcg.
Non sempre è facile trovare tale dosaggio, pertanto:
se avete la dose di una capsula da 100 mcg., assumerla a giorni alterni
se avete la compressa da 100 mcg può essere divisa in due e presa giornalmente
se avete la dose in capsula da 200 mcg. assumetela solo una volta alla settimana
Di solito si dice che la Vitamina K2 interferisce con gli anticoagulanti, ma come vi suona se vi dicessi che sono gli anticoagulanti antagonisti della vitamina K2 (coumadin, warfarin ecc) ad interferire creando carenza di K2 e conseguenti calcificazioni?
Esistono diversi fattori che possono influenzare la dose-risposta , uno dei quali è la digestione e se gli integratori vengono assunti durante un pasto.
Assunzione di vitamina D con i pasti
Numerosi studi hanno confermato che è importante assumere integratori di vitamina D durante i pasti.
aumento medio del 57% dei livelli sierici di 25 (OH) D rispetto a quando assunto a stomaco vuoto o con un piccolo pasto.
Ai partecipanti, che avevano preso tutti un integratore di vitamina D, è stato chiesto di continuare con il loro supplemento attuale ma di prenderlo con il loro pasto più grande della giornata, di solito la cena, piuttosto che a stomaco vuoto o con un pasto più piccolo come erano abituati a fare. Dopo 2-3 mesi, i loro livelli sierici di vitamina D sono stati misurati e confrontati con il basale.
presunta interazione tra l’assunzione di vitamina K nella dieta e le variazioni dell’INR con gli AVK. Le fonti dei dati sono MEDLINE tramite il database PubMed e Cochrane. Sono stati inclusi tutti gli studi clinici che hanno indagato la relazione tra la vitamina K nella dieta e le misure di anticoagulazione. Abbiamo escluso tutti gli studi sull’integrazione della sola vitamina K. Abbiamo eseguito una revisione sistematica della letteratura fino a ottobre 2015, cercando una combinazione di “cibo”, “dieta”, “vitamina K”, “fillochinone”, “warfarin”, “INR”, “coagulazione” e “anticoagulante”. Sono stati inclusi due studi interventistici dietetici e 9 studi osservazionali.
Le prove disponibili non supportano l’attuale consiglio di modificare le abitudini alimentari quando si inizia la terapia con VKA. La limitazione dell’assunzione dietetica di vitamina K non sembra essere una strategia valida per migliorare la qualità dell’anticoagulazione con gli AVK. Sarebbe, forse, più rilevante mantenere un’abitudine alimentare stabile, evitando ampi cambiamenti nell’assunzione di vitamina K.
Un altro dato importante è che il MGP è un inibitore molto forte di calcificazione. Se viene inattivato il MGP, si rischiano gravi calcificazioni arteriose e questo è il motivo per cui la vitamina K è così importante per la salute cardiovascolare. Gli studi indicano che la vitamina K può anche far regredire la calcificazione arteriosa indotta dalla carenza di vitamina K.
La vitamina K2, come si è detto non aiuta solo a prevenire l’aterosclerosi, ma offre molti altri benefici per la salute.
1️⃣ Combatte il cancro: la vitamina K2 è un valido aiuto nella lotta contro i linfomi non-Hodgkin, cancro al fegato, colon, stomaco, prostata, nasofaringe e bocca. Alcuni studi suggeriscono che la vitamina K2 può essere usata terapeuticamente anche nel trattamento del cancro ai polmoni e nella leucemia. 2️⃣ Migliora la densità dell’osso: la somministrazione di vitamina K2 è una delle soluzioni più valide per aumentare la densità ossea. Ha la funzione di “colla biologica” che aiuta ad inserire il calcio nella matrice ossea. Studi hanno dimostrato che la vitamina K2 ha azione equivalente a quella dei farmaci chimici, ma senza produrne gli effetti collaterali. 3️⃣ Riduce le vene varicose: inadeguati livelli di vitamina K2 possono ridurre l’attività della proteina GLA (MGP), che è stata identificata come basilare nello sviluppo delle vene varicose. 4️⃣ Abbassa il rischio di diabete: le persone che assumono vitamina K2 hanno un rischio di diabete minore del 20% rispetto alle persone che ne sono carenti. Studi anteriori avevano anche dimostrato che la vitamina K2 aiuta a ridurre la progressione dell’insulino resistenza.
Riporto una serie di articoli e video per capire l’importanza di effettuare l’esame del Paratormone quando integriamo Vitamina D insieme a calcemia (calcio nel sangue) ed eventuale calciuria (calcio nelle urine).
Anche per questo esame, come per quello della vitamina D, troverete il medico riluttante a prescriverlo poiché sottoposto a rigidi protocolli onde arginare le richieste eccessive di esami e contenere la spesa pubblica. Il Paratormone può essere richiesto dal medico se c’è sospetto di tumore benigno delle paratiroidi o per carenza di calcio nel sangue.
Con la carenza di Vitamina D si ha di solito un aumento del Paratormone che essendo attore fondamentale nella regolazione del metabolismo del calcio all’interno del nostro organismo, cerca di mettere piu calcio in circolo.
Integrando vitamina D a dosaggi giusti giornalmente (e non una volta al mese) i livelli di Paratormone e calcio dovrebbero tornare nella norma, ma questo va controllato ogni due-tre mesi anche per stabilire il dosaggio di mantenimento della vitamina D.
A volte servono parecchi mesi di integrazione di vitamina D affinché i livelli di Paratormone si stabiliscano più vicino al range minimo.
Per fare scendere il Paratormone bisogna continuare ad assumere vitamina D se i valori del calcio sono nei range. Un buon modo è anche assumere più magnesio ed anche il Boro aiuta molto a far scendere il Paratormone.
Se il calcio è più alto del normale chiedere al medico altri esami (calciuria e fosforo per escludere problemi alle paratiroidi) e comunque il magnesio è un antagonista del calcio quindi conviene assumerne di più, anche per attivare la vit D. Se troppo complicato rivolgetevi ad un medico di fiducia. Oppure continuate a leggere l’articolo seguendo il video del dr. Martelli qui sotto per saperne di più.
Il livello ematico del calcio viene rialzato attraverso 3 meccanismi diversi, agenti su altrettanti sistemi:
l’induzione del riassorbimento del calcio a livello del tubulo renale
la mobilizzazionedelleriserveossee per aumentata attività osteoclastica
l’attivazione dell’enzima 1-alfa-idrossilasi, responsabile della conversione del 25-idrossicolecalciferolo a calcitriolo, forma attiva della vitaminaD, che a sua volta facilita l’assorbimento intestinale del calcio. Tali processi vengono stimolati dal PTH, direttamente (i primi due) o indirettamente (l’ultimo).
Il paratormone (PTH) è un ormone che viene sintetizzato dalle paratiroidi, quattro ghiandole endocrine situate nel collo, dietro la tiroide. Questo ormone, insieme alla calcitonina, svolge un ruolo fondamentale nel rimodellamento osseo.
Più nello specifico, il paratormone:
stimola l’attivazione della vitamina D a livello renale, cosa che a sua volta migliora l’assorbimento intestinale del calcio introdotto con la dieta.
In condizioni normali le paratiroidi secernono il paratormone nel sangue quando la calcemia è bassa, mentre quando la calcemia inizia ad aumentare il PTH tende normalmente a diminuire.
In genere la valutazione dei livelli di paratormone nel sangue viene eseguita per confermare il sospetto di iperparatiroidismo oppure in presenza di anomalie importanti della calcemia.
Paratormone e calcio: interpretazione dei valori
I valori del paratormone vanno sempre interpretati in associazione alla concentrazione di calcio presente nel sangue. Quindi:
se i livelli di paratormone sono normali e quelli di calcio sono bassi o alti, il problema potrebbe non avere niente a che fare con le ghiandole paratiroidi.
Infine se entrambi i valori di paratormone e calcio sono troppo alti o troppo bassi, sarà il medico a decidere se fare ulteriori accertamenti per stabilire la causa del problema.
PARATORMONE BASSO : le possibili cause
Più nello specifico, bassi livelli di paratormone potrebbero indicare:
una malattia autoimmune.
PARATORMONE ALTO : le possibili cause
Di solito alti livelli di paratormone possono essere causati da diversi fattori, quali ad esempio:
la gravidanza.
Intervista alla Dott.ssa Maria Rosaria Ambrosio, Università di Ferrara.
Il razionale del trattamento dell’ipoparatiroidismo consiste nella somministrazione di molecole analoghe dell’intero ormone (hPTH 1-84) o della porzione N-terminale biologicamente attiva del paratormone (PTH). Questo secondo peptide sintetico, ricombinante, denominato teriparatide, riprende i frammenti aminoacidici 1-34 (hPTH 1-34). Le due molecole, entrambe somministrabili per via sottocutanea, hanno la capacità di prolungare il legame al recettore e presentano emivita superiore. La ricerca attuale si sta concentrando sul perfezionamento del delivery dei farmaci.
La stessa terapia sostitutiva del PTH, che per definizione può essere somministrata in maniera intermittente e non continua (ormone endogeno), ha mostrato un effetto anabolizzante sul tessuto osseo.
Trattamento osteoporosi: il ruolo del PTH
Il teriparatide trova indicazione nel trattamento dell’osteoporosi: somministrato per via sottocutanea nella posologia di 20 μg / die, è in grado di abbassare il rischio fratturativo del 65% a livello vertebrale e del 53% a livello non vertebrale. La dose terapeutica si è dimostrata ugualmente protettiva, in questo senso, rispetto a quella duplice ma, nel contempo, più sicura rispetto al rischio di un’ipercalcemia come reazione avversa. La prospettiva futura è quella di validare una somministrazione a cadenza settimanale: al momento sono arrivate indicazioni incoraggianti dalla sperimentazione dei dosaggi di 30 e 60 μg, dunque equivalenti a minidosaggi quotidiani da 4.3 and 8.6 μg.
Letteratura di approfondimento sul PTH
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29049872
In questo studio si ipotizza l’effetto benefico di un farmaco simile al paratormone sulla cura dell’osteoporosi e dell’Ipoparatiroidismo. Direi che la vitamina D è meglio. (N.d.a.)
Dosaggio e consegna ottimali dell’ormone paratiroideo e dei suoi analoghi per l’osteoporosi e l’ipoparatiroidismo – traduzione della farmacologia Donovan Tay, Serge Cremers, John P Bilezikian
Quando somministrato in modo intermittente, il PTH aumenta la massa ossea, ma quando è presente continuamente e in eccesso (ad es. PHPT), ne consegue la perdita ossea.